Toscana, la fabbrica della bellezza: alla scoperta dell’architettura industriale

da | 20 Set, 2024 | Lifestyle, Viaggi

Suggestioni originali ispirate all’archeologia e all’architettura industriale in Toscana, alla scoperta di uno dei mille volti di una regione capace di sorprendere sempre chi la visita

Non solo arte, borghi storici, delizie enogastronomiche, natura e spiagge – la Toscana grazie alla varietà del territorio e alla ricchezza del patrimonio culturale, offre infinite proposte per una vacanza sempre diversa.

Tutti da scoprire sono gli itinerari legati al turismo industriale, esperienze originali e a misura di famiglia, dove andare alla scoperta delle eccellenze produttive, passate e contemporanee, riconvertite sotto una nuova luce a misura di visitatori grandi e piccini.

Un viaggio nell’ordinario che si trasforma in straordinario, in una regione dinamica che sa distinguersi nel celebrare il proprio passato, senza dimenticare di rinnovare il presente, con un occhio al futuro.

TIPO – Turismo Industriale Prato: intessere storie

Il TIPO è un percorso nato nel 2022 per raccontare al pubblico la storia e il territorio del distretto tessile pratese, tra tradizione e innovazione.

Un’esperienza unica e immersiva, in cui lo scenario è anche la narrazione, per scoprire le manifatture locali, un punto di riferimento internazionale per la qualità dei tessuti.

Ai visitatori, guidati anche da un’App scaricabile dal sito www.pratoturismo.it, vengono proposti diversi itinerari fruibili in autonomia a piedi o in bicicletta, per avventurarsi nel patrimonio industriale fuori e dentro le mura di Prato.

Ci sono ad esempio gli edifici dell’Ex Lanificio Lucchesi e l’azienda Marco Lucchesi “Vivere in Tessuto”, con mostre d’arte contemporanea e un archivio storico. Oppure, nel centro città, il Polo Campolmi che è la sede del Museo del Tessuto (con la più ampia collezione tessile nazionale), allestito nell’omonima ex cimatoria, un modello di archeologia industriale.

La rete museale si estende anche nella provincia pistoiese con il MUMAT – Museo delle Macchine Tessili a Mercatale Vernio, e il Museo Materia a Usella Cantagallo che presenta due attrazioni esperienziali: il Confessionale, per sensibilizzare sul tema dell’inquinamento ambientale, e la Realtà Aumentata per un viaggio nel tempo dal Medioevo al futuro.

turismo toscana

Musei della Geotermia: ammirare l’energia della terra

In Val di Cecina, Larderello, con il suo suggestivo panorama caratterizzato da bianche colonne di vapore sprigionate da fessure nel terreno (per questo anche detto “Valle del Diavolo”), ha dalla fine degli anni ’50 un museo dedicato alla peculiarità della zona: l’attività geotermica.

Recentemente ristrutturata, l’esposizione a ingresso gratuito si trova al piano terra del Palazzo de’ Larderel ed è un percorso multimediale su dieci sale per meglio comprendere il fenomeno geotermico e i suoi sviluppi industriali.

Partendo dal termalismo locale (risorsa già utilizzata dagli Etruschi) si arriva alla prima fabbrica chimica per l’acido borico e poi alla sperimentazione per la produzione d’energia, da meccanica a termica ed elettrica, fino alle moderne centrali e la sfida delle rinnovabili a basso impatto ambientale.

Sempre sul tema però più a sud a Monterotondo Marittimo, in Maremma, c’è il MUBIA – il Geomuseo delle Biancane compreso nel Parco delle Colline Metallifere grossetane.

Il museo, con un percorso interattivo che illustra la formazione dei minerali e delle rocce e spiega il perché lì la terra è calda e bianca, celebra la geotermia e lo sviluppo del territorio ad essa legato, dalla scoperta dell’acido borico alla produzione di energia elettrica.

Per i piccoli esploratori c’è poi un’esperienza speciale: accompagnati da una guida, possono avventurarsi in “Un viaggio al centro della terra” a caccia di fumacchi e fumarole nel Parco delle Biancane.

toscana architettura industriale

MAGMA – Museo delle Arti in Ghisa della Maremma: forgiare la realtà

Ancora nel Grossetano ma a Follonica, c’è il MAGMA, è un museo con un allestimento suggestivo e accattivante, ricavato negli spazi restaurati del Forno San Ferdinando, l’edificio più antico della città.

Il percorso espositivo si articola su tre piani corrispondenti ad altrettante sezioni: L’Arte (ospitata in quello che era l’altoforno), La Storia e La Produzione: racconta in maniera interattiva e contemporanea il passato tecnologico, artistico e umano dello stabilimento siderurgico di Follonica.

Non mancano poi laboratori didattici ed eventi a tema organizzati per i visitatori più piccoli e per le Scuole, e gli spazi accolgono anche mostre e spettacoli.

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