Come prevenire e riconoscere la malattia dei marinai: a causa delle abitudini alimentari errate, i casi di scorbuto sono in aumento
Senza allarmismi: lo scorbuto è tornato! Pare che negli ultimi tempi si stia verificando un aumento, anche tra i bambini, dei casi di scorbuto, una patologia legata alla carenza di vitamina C. Quella che era conosciuta come la “malattia dei marinai” e nota fin dai tempi antichi oggi torna a farsi sentire a causa dei cambiamenti – evidentemente non migliorativi – nelle abitudini alimentari. Una dieta squilibrata è la causa principale di questa patologia: il ritorno dello scorbuto evidenzia come l’attenzione a una alimentazione sana rimanga fondamentale, favorendo sempre cibi freschi e nutrienti e pianificando i pasti e le portate con cura.
Cos’è lo scorbuto
Facciamo un po’ di chiarezza sulla natura di questa malattia che conosciamo pochissimo. Lo scorbuto è una patologia dovuta a una marcata carenza di vitamina C, nutriente indispensabile per la sintesi del collagene. Il collagene è fondamentale per mantenere in salute pelle, ossa, denti e vasi sanguigni. Sebbene oggi si tratti di un fenomeno raro e la malattia fosse considerata debellata, l’aumento di casi, anche tra i più piccoli, dimostra come la tendenza a un’alimentazione poco bilanciata possa avere conseguenze concrete sulla salute.
La nostra dieta è squilibrata
Purtroppo le abitudini moderne, spesso orientate verso cibi processati e confezionati, e il poco tempo a disposizione, anche a tavola e in cucina, hanno ridotto il consumo di prodotti freschi, compromettendo l’apporto nutrizionale. In alcuni casi, poi, fattori economici o scelte alimentari restrittive, come diete selettive e alimentazioni poco varie, possono aggravare ulteriormente la carenza.
Sintomi: cosa osservare
I sintomi iniziali dello scorbuto possono essere lievi e facilmente sottovalutati o fraintendibili. Tra i segnali più comuni ci sono affaticamento persistente, dolori muscolari e articolari, gengive gonfie o sanguinanti e una generale sensazione di debolezza. Anche se nei bambini è più raro, è importante riconoscere questi sintomi per intervenire tempestivamente con una dieta adeguata.
Le abitudini alimentari e la prevenzione
La riflessione è piuttosto scontata. Molte famiglie, per ragioni di tempo o praticità, tendono a scegliere soluzioni alimentari meno varie, diete restrittive e pasti pronti, aumentando il rischio di carenze nutrizionali. Tuttavia, prevenire lo scorbuto è semplice: basta garantire un regolare apporto di alimenti ricchi di vitamina C. Agrumi, kiwi, fragole, peperoni e broccoli ne sono tra le migliori fonti e possono essere facilmente inseriti nella dieta quotidiana con ricette semplici e non troppo elaborate.
Scegliere prodotti freschi, preferibilmente di stagione e di origine locale, non solo migliora la qualità dell’alimentazione ma assicura anche un corretto equilibrio nutrizionale per tutte le età e uno stato di benessere per l’individuo e l’organismo. Prestare attenzione alla varietà e alla qualità degli alimenti è la chiave per mantenere una buona salute e ridurre il rischio di carenze, perché sì, noi siamo quello che mangiamo.