Si chiama “tira il piatto contro il muro” ed è un progetto (ideato da Michela Jesurum in collaborazione con Food and Colors) che si propone di mostrare quante strade può imboccare il processo di accoglienza e integrazione, anche attraverso lo street food. Si tratta di un’ape-car con friggitrice e piccola cucina mobile, ai cui fornelli lavora una coppia di siriani rifugiati politici, arrivati in Italia grazie ai corridoi umanitari, e poi tante ragazze e ragazzi a dare una mano, mentre una parte dei ricavi è devoluta ad associazioni dedite all’accoglienza. La cucina proposta è mediorentale, ottimi i falafel e l’hummus. Offre anche servizio di catering.
Contenuti digitali per bambini, impariamo a scegliere
Orientarsi tra l’offerta e non affidarsi alla scelta casuale di web e TV è una sfida alla quale i genitori non possono sottrarsi