Pedalare sicuri, conoscere il mezzo e diffondere la cultura del ciclismo urbano: è la filosofia di Ciclostili, associazione sportiva dilettantistica torinese
Che la bicicletta sia la soluzione per rendere più vivibile la città è ormai una tesi sostenuta da molti: semplice da realizzare a parole, la diffusione della cultura della mobilità sostenibile è un processo lungo su cui vale la pena investire.
A Torino da qualche anno c’è l’associazione Ciclostili, che nasce per diffondere la cultura del ciclismo urbano e del cicloturismo a grandi e piccini, che vede la bicicletta non solo come svago ma come vero e proprio mezzo di trasporto.
Tanti stili diversi del pedalare
Insegnare i bambini la conoscenza base che permette di muoversi in sicurezza in bicicletta e organizzare attività di aggregazione e sensibilizzazione sono alcune delle attività di Ciclostili a Torino.
L’idea che ha portato alla nascita dell’associazione però era un’altra.
“La nostra idea era quella di organizzare viaggi in bici per diffondere la cultura della bicicletta e proporre corsi di ciclo-meccanica. Ma pochi mesi dopo la nascita di Ciclostili le nostre attività si sono fermate a causa del lockdown” spiega Giuseppe Piras, presidente di Ciclostili.
“A maggio 2020 però, quando la vita fuori dalle proprie abitazioni ha ripreso lentamente, abbiamo avuto tantissime richieste da parte di genitori che chiedevano di organizzare attività all’aria aperta per i propri figli: la bicicletta era l’ideale, in quanto potevano stare all’aria aperta senza contatto fisico. Abbiamo portato avanti il progetto di fare un centro estivo in bicicletta: un boom di iscrizioni!”
Educare alla bicicletta
A settembre 2020, con la ripresa scolastica, una delle attività più innovative a Torino promossa da Ciclostili è stato il dopo-scuola su due ruote. Si parte dal Castello del Valentino e ci si sposta lungo la sponda del fiume. Un pomeriggio dedicato al movimento, in quanto dopo otto ore di scuola i ragazzi hanno bisogno di muoversi, e che ha come obiettivo un percorso di vera e propria educazione alla bicicletta.
“Iniziamo con giochi legati all’equilibrio, come il semplice stare in sella, per poi passare alle nozioni utili per la sicurezza in bici, come imparare la segnaletica o le basi della ciclofficina.
Inoltre impariamo a muoverci per strada insieme. L’attività dura due ore, e la bici è alternata da pause dedicate all’aggregazione, con giochi con la palla o relax sul prato.
La stessa impostazione viene data al centro estivo: qui abbiamo più tempo e quindi andiamo alla scoperta della città attraverso i percorsi ciclabili. I ragazzi riescono, a tappe, a raggiungere luoghi più periferici come il Mausoleo della Bela Rosin a Mirafiori senza rendersene neanche conto, percorrendo anche 40 chilometri in una giornata”.
Quante è importante conoscere le regole?
Saper andare in bicicletta non significa semplicemente pedalare tenendo l’equilibrio. E’ necessario, soprattutto in città, sapere come muoversi e anche conoscere il proprio mezzo di trasporto, oltre a essere abituati a usarlo.
“Una delle cose più importante che bambini e ragazzi devono apprendere è la differenza tra il “giocare” con bici – affrontando ad esempio percorsi e discese – , pedalare al parco e spostarsi nelle piste ciclabili o in qualsiasi tipo di strada urbana, dai controviali alle strade secondarie.
Durante il post-scuola o le settimane estive si va tutti insieme al Parco Crescenzo – un parco con i segnali stradali – per fare educazione stradale. Un’educazione base alla bicicletta è importante, permette loro di sentirsi sicuri, scegliere i percorsi giusti ed evitare i pericoli muovendosi liberamente su due ruote”.
Promuovere la cultura della bicicletta
Negli ultimi anni Torino ha fatto passi da gigante nella direzione della mobilità ciclabile. Le infrastrutture sono necessarie sicuramente, ma ciò che serve davvero è un cambiamento culturale.
“Per iniziare il mio consiglio è quello di ‘provare’ di andare in bicicletta per strada: è utile soprattutto per cambiare il proprio punto di vista e rivedere anche il proprio comportamento alla guida.
E poi ci sono altri tanti vantaggi che ben conosciamo: la salute, i parcheggi, il miglioramento della qualità dell’aria, ma in particolare il modo di vivere la città.
Scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto ti porta a vivere il territorio secondo un’ottica più partecipativa, senti i profumi, “vivi” i percorsi e il cambio delle stagioni.
E’ importante, per una conoscenza, anche meccanica, della bicicletta: limiti, rischi, benefici e percorsi più favorevoli.
Paradossalmente, trasmettere la passione per la bicicletta a bambini e ragazzi è più semplice: i più difficili da educare sono in realtà i genitori, che invece hanno perso l’abitudine.
La nostra strategia è quindi quella di educare i bambini che a loro volta portano i genitori ad andare in bicicletta”.
In giro per il Piemonte
I fondatori di Ciclostili sono accompagnatori cicloturistici professionisti, che pedalano alla ricerca degli itinerari più autentici in tutto il Piemonte, in aree di grande interesse culturale e paesaggistico come il Roero, la Val di Susa o il Monferrato, organizzando anche gite in giornata per famiglie mirate alla promozione del territorio, che prevedono percorsi di 45-50 km.
Quali sono i percorsi ideali per una gita domenicale su due ruote per una famiglia alla prima esperienza?
“Prima di tutto consiglio di iniziare scegliendo un tour urbano a Torino. Grazie alle nuove piste ciclabili è possibile compiere lunghi percorsi: oltre all’itinerario lungo il Po da Moncalieri a Settimo, consiglio anche la ciclabile del Sangone per raggiungere Mirafiori e per chi pedala di più, è possibile spingersi fino ad Avigliana.
Fuori dal contesto cittadino la corona-verde della Stura (da Borgaro a Lanzo) è un bel percorso da fare con i bambini, che si può abbinare al treno all’andata per pedalare al ritorno.
La Mandria e i suoi dintorni ha molto da offrire ai piccoli ciclisti, e chi vuole andare verso le montagne, un’esperienza da programmare assolutamente è la ciclabile che porta in Val Susa partendo da Avigliana, anche qui servendosi del treno per il ritorno”
Insomma, bicicletta significa tante cose: fare sport, sentirsi in vacanza, scoprire il territorio, imparare la meccanica, condividere l’esperienza e fare amicizia, rispettare la natura ed educare alla sostenibiltà.
Per informazioni
facebook: ciclostili
IG: @Ciclostili_asd