La Circle line ciclistica di Torino che va alla scoperta delle periferie della città in bici esiste, si chiama AbbracciaTO
Ottobre è un mese ideale per le gite in bici: temperatura perfetta e alberi gialli e rossi colorano la collina, i parchi e i viali.
Ma non ci sono solo le gite fuori porta o il giro nel parco più vicino: una pedalata per esplorare i confini di Torino può trasformarsi in una bella avventura in modalità slow, per guardare i quartieri da un altro punto di vista e scoprirne gli angoli meno noti.
Pochi conoscono AbbracciaTO, il percorso ciclabile ad anello che unisce nuove e vecchie infrastrutture e permette di girare intorno alla città attraversando spazi o quartieri delle sue periferie.
Il progetto nasce da Andrea Rolando, appassionato di ciclismo e professore di Architettura, che proprio durante il lockdown ha portato avanti l’idea che conoscere meglio i luoghi a noi più vicini fosse un modo efficiente e bello di impegnare il tempo libero.
La Circle line nasce anche per promuovere un modello sostenibile di conoscenza dello spazio urbano e per cambiare il modo di usare le città, riappropriandoci di spazi dimenticati.
60 km e 4 fiumi
ll percorso AbbracciaTO è un anello di 60 km che non esce dai confini comunali e per una buona fetta del suo percorso segue la geografia dei quattro fiumi della città: il Po, la Dora, la Stura e il Sangone.
L’itinerario corre su una linea sottile che separa fabbriche, città e campagna; una specie di single track in equilibrio tra sponde, orti urbani, fabbriche abbandonate, nuove strade e grandi quartieri, dove si osserva come la natura poco alla volta riconquista il proprio spazio.
Difficile da percorrere tutto in una giornata con i bambini, si può scegliere di esplorarne un tratto diverso ogni sabato e completare la propria mappa a fine mese.
Il punto di partenza? Quello preferito. Le possibilità di esplorazione oltre la linea? infinite.
Dal Valentino alla Tesoriera, passando per Mirafiori
Per chi parte dal centro della città, ovvero dal ponte di piazza Vittorio: seguire un itinerario anti-orario che costeggia il fiume Po e il parco del Valentino, attraversando il laghetti di Italia ’61 per arrivare al nuovo capolinea della metropolitana in piazza Bengasi.
Dopo una breve sosta al Parco Colonnetti, ci si può rifocillare, poco più avanti, in un originale ‘bicigrill’: è la Locanda nel Parco, ovvero il bar della Casa del Quartiere di Mirafiori, in via Panetti.
A Mirafiori sono tanti i luoghi da scoprire, come il progetto Orti Generali, la Cascina la Grangia o il Mausoleo Bela Rosin, punto di servizio bibliotecario oggi anche sede di mostre ed esposizioni.
Anche da Orti Generali è possibile fare una pausa mangereccia a base di panini bio seguiti da un buon caffè con le paste di meliga.
Proseguire costeggiando la città industriale della FIAT, i campi del Gerbido e attraversando il Parco Ruffini. E siamo finalmente giunti a metà percorso: è ora di fare una bella sosta all’ombra del Platano Monumentale della Tesoriera, iscritto nel registro nazionale degli alberi più belli d’Italia.
Dalla Pellerina al Michelotti
Dalla Tesoriera proseguire su corso Monte Grappa e prepararsi ad affrontare la discesa sulla rampa di ingresso della Pellerina, il più grande parco cittadino.
Seguendo la Dora, si arriva a uno dei luoghi più interessanti dell’anno: è il Parco Dora, la nuova area realizzata al posto delle acciaierie, un bellissimo esempio di spazio verde post-industriale. Superato il parco, anche qui non mancano i luoghi di innovazione, come le fonderie Ozanam o le ciclofficine del riciclo in via Cecchi.
Arrivati a questo punto è possibile puntare la collina oppure fare una deviazione verso il nuovo parco dei laghetti della Falchera. L’area è anche raggiungibile con la modalità treno+bici partendo da Porta Susa o Rebaudengo per scendere alla stazione Stura.
Da qui si prosegue verso il Parco Dell’Arrivore, dove la Stura incontra il Po e, attraversando il fiume, raggiungere la Riserva Naturale del Meisino.
Nel percorrere l’ultimo tratto saranno le rive del Po a guidare i ciclisti verso il centro della città, tra il fiume e la collina, attraversando parchi gioco ed edifici di interesse storico per raggiungere infine il Parco Michelotti.
Per pianificare tappa per tappa e non perdere nessun luogo di interesse lungo il tragitto è possibile seguire il percorso con la mappa interattiva che riporta aggiornamenti sullo stato del percorso:
http://umap.openstreetmap.fr/it/map/abbracciato-la-circle-line-di-torino