Il cielo stellato sopra di noi, il verde o il blu intorno: idee meravigliose per dormire in mezzo alla natura
Quando si vuole fare una vacanza in famiglia e dormire in mezzo alla natura, la formula tenda e campeggio rimane una delle soluzioni più divertenti, ma non è l’unico modo per gustarsi un po’ di avventura.
Se il desiderio è quello di avere un cielo stellato sopra la testa da ammirare prima di dormire e circondarsi da suoni diversi dal traffico cittadino, può essere altrettanto divertente esplorare altre possibilità: come il glamping, le houseboat o le case sugli alberi, per citarne solo alcune.
In Italia ci sono diverse proposte, scopriamo insieme quali e dove.
Un rifugio tutto tuo in montagna
Una cosa bella delle camminate in montagna è il rifugio: arrivare alla meta, mangiare cibi appetitosi e dormire in camerata, magari conoscendo persone nuove.
Ma è altrettanto bello vivere la montagna in silenzio e con raccoglimento, per avere il tempo di apprezzarne i colori, i profumi e la vista. È con questo spirito che è stata progettata la Starsbox Oasi Zegna, una casetta di legno con il tetto apribile, dove addormentarsi sotto il piumone guardando le stelle e risvegliarsi con i colori dell’alba nel cuore dell’Oasi Zegna, nell’Alta Valsessera, in Piemonte.
All’interno di un circuito turistico di fruizione consapevole dei luoghi, denominato Costellazione StarsBox, la casetta è montata sul Monte Cerchio, a 1.500 metri di altitudine, vicino all’agriturismo e al pascolo Moncerchio, di fianco alla Baita Cesira che funge da appoggio logistico per i servizi e i pasti. La Box, infatti, è interamente occupata da un comodo lettone da cui godersi il panorama.
Comodi comodi in una bolla
Ormai abbiamo imparato cos’è il glamping, quella forma di turismo che prende a prestito l’idea della tenda trasformandola in qualcosa di più confortevole e originale. L’effetto casetta in mezzo alla natura rimane ma, grazie a innovazioni tecnologiche e a un’evoluzione nelle strutture di ospitalità, il glamping offre sistemazioni che possono essere anche molto particolari.
Per esempio, come quella che offre il Villaggio La pescaccia. Situato nella frazione di Sant’Andrea in Casale, a 15 km da Rimini, dispone di stanze, bungalow e tende. Tutto intorno c’è la natura incontaminata fra mare azzurro e colline romagnole. Qui è possibile pernottare nella tenda junior con bolla panoramica, ovvero una tenda attrezzata con ogni confort che poco distante è dotata di una bolla panoramica di 9 metri quadrati da cui è possibile guardare le stelle comodamente sdraiati e ben protetti.
Concetto simile per il Cerchio del Desiderio Glamping Retreat, in Abruzzo, che mette a disposizione degli ospiti cupole dislocate tra le piante secolari di un uliveto. Collocata a confine tra i comuni di Pianella e Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, la struttura occupa una delle aree collinari più belle della regione. Le cupole sembrano dei diamanti scintillanti e sono dotate di tutto quello che serve, dall’aria condizionata a, persino, una jacuzzi nella sistemazione più grande.
Come il barone rampante
Il personaggio di Calvino ne aveva fatto una formula di vita, ma anche senza arrivare a una scelta così radicale, per chi desidera sperimentare un contatto con la natura più immersivo, la casa sull’albero è un’esperienza da fare. Sono numerose le strutture di ospitalità che hanno allestito almeno un appartamento fra i rami di alberi secolari, trasformando il sogno di tanti bambini in realtà.
Per esempio, il Tree Village a Clout, in provincia di Pordenone, nella Val Settimana in Friuli Venezia Giulia, ne ha ben 11 di casette sugli alberi, da 2 fino a 9 posti ciascuna. Sistemazione spartana – non c’è elettricità, illuminazione o acqua calda e si dorme in sacco a pelo – ma l’esperienza è unica il panorama intorno vale davvero l’assenza di comodità.
Onda su onda
Se a una notte fra i rami degli alberi si preferisce addormentarsi cullati dal dondolio delle onde, sappiate che è possibile. Non si tratta di una barca ma di una vera e propria casa galleggiante.
Le house boat sono infatti finalmente arrivate anche in Italia, prendendo ispirazione da modelli ricettivi diffusi nel Nord Europa. L’idea è quella di avere una casa completa di tutte le comodità sul pelo dell’acqua, per fare vita da marinai (anche) stando comodi sul divano.
È una novità, ancora poco conosciuta e soprattutto poco sperimentata da noi italiani: chi volesse provare l’avventura può prenotare una delle case galleggianti arrivate da pochissimo a Marina del Gargano, il Porto turistico di Manfredonia, in Puglia, attrezzatissime e nuove di zecca. Ne segnaliamo altre anche nel porto di Rimini, a Lignano Sabbiadoro in Friuli, presso la Marina degli Estensi a Ferrara e a Giulianova in Abruzzo.
Per sentirsi nomadi
Passare una notte in yurta trasmette tutto il fascino della vita itinerante. Con questo nome, infatti, si indica un’abitazione mobile adottata dalle popolazioni nomadi dell’Asia, costruite seguendo criteri particolari perché, oltre alla funzione di casa, per loro riveste anche un valore simbolico, legato alle loro radici e tradizioni.
Non è necessario fare un viaggio così lungo se si è curiosi di provare questa esperienza, in Italia ci sono molte strutture attrezzate con yurte da sogno. Per esempio, in provincia di Pisa, poco distante dalla costa toscana, l’agriturismo fattoria La Prugnola offre ai suoi ospiti una yurta con 5 posti all’interno. Completamente arredata, è sistemata nell’agri-campeggio, un’area dove pernottare a contatto con la natura e respirare la salutare aria di mare.
Un assaggio di vita a impatto zero
La sostenibilità è uno dei temi più attuali di questi anni, un obiettivo che anche e soprattutto nel quotidiano tutti noi stiamo cercando di perseguire, ognuno secondo le proprie possibilità.
Ma c’è chi si spinge oltre le buone pratiche quotidiane come la raccolta differenziata o gli acquisti consapevoli, optando per una scelta ben più radicale. Sono le persone che vivono negli ecovillaggi, comunità che mettono in pratica uno stile di vita alternativo, sostenibile a livello ecologico, sociale, spirituale ed economico.
Per la loro ispirazione comunitaria alcuni sono nati già negli anni Settanta, ma molti si stanno organizzando in questo ultimo decennio, anche grazie al diffondersi di una maggiore coscienza ambientale. In Italia se ne contano circa un centinaio, una sessantina delle quali iscritte a RIVE, la Rete Italiana Ecovillaggi Ecologici, attualmente il punto di riferimento più importante di queste realtà. Solitamente queste comunità sono aperte alle visite, ma spesso non sono attrezzate per offrire dei soggiorni. Noi segnaliamo una realtà che condivide con gli ecovillaggi lo spirito sostenibile, ma si caratterizza in particolare per essere una comune libertaria.
Fondata nel 1995, Urupia si trova in Salento, nelle campagne di Francavilla Fontana, a metà strada tra Brindisi e Taranto e autoproduce olio, vino e prodotti da forno. Qui l’ospitalità è concepita e vissuta come condivisione del quotidiano, tramite la partecipazione a tutte le attività della comune. Gli ospiti possono alloggiare nelle stanze messe loro a disposizione oppure, in primavera ed estate, sistemarsi in tenda in un’area dedicata al campeggio. Tocca prenotarsi per tempo perché, soprattutto nei mesi caldi, l’esperienza in questo ecovillaggio è molto richiesta: che sia una visita di un pomeriggio o un soggiorno di una settimana, il bello di Urupia è che si respira aria di campagna, solidarietà e condivisione.
Articolo realizzato in collaborazione con Primigi