Il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi. Le parole di Marcel Proust si adattano perfettamente alla visita dell’ecomuseo intitolato al rio Freidano, canale motore del territorio di Settimo Torinese sin dal Medioevo.
Il nucleo centrale è il Mulino Nuovo, un complesso ottocentesco dove si snoda il percorso espositivo dedicato all’etnografia e all’acqua. Qui sono ricreate le atmosfere di un tempo.Si raccontano i cicli di lavorazione dell’osso e della penna, il funzionamento delle fornaci, la pesca, la vita dei lavandai, la lavorazione della canapa. Nella collezione di oggetti si trovano due singolari acquari con pesci e gamberi di fiume, una raccolta ornitologica, pannelli espositivi e strumenti audio che spiegano la vita nei secoli scorsi. Il tutto è concepito come un insieme vivo, dove il visitatore è coinvolto grazie all’utilizzo di sistemi interattivi e multimediali. Una sala didattica è attrezzata per imparare giocando.
Qui si lavora l’argilla, si gioca con l’acqua, si prova l’esperienza di macinare il grano e sfornare il pane. Il sabato e la domenica, il museo organizza frequenti laboratori per bambini e genitori. Uscendo dall’ecomuseo si accede al Parco dell’Energia, un’area verde con macchine interattive che raccontano la storia e la tecnologia dell’ingegneria idraulica.