Il Múses è un museo che apre i sensi: è in un palazzo storico conservato alla perfezione, circondato da arte e impregnato di essenze e profumi
Purtroppo non lo sanno in tanti, ma Savigliano ospita un bellissimo centro e museo: il Múses, l’Accademia europea delle essenze, che più che un luogo è un viaggio, da intraprendere anche in famiglia! Qui, grazie ad una visita guidata dallo staff preparatissimo, è possibile ripercorrere le principali tappe della storia del profumo, sbirciare nei primi ricettari, immergersi nelle essenze delle nostre terre, toccare, annusare, e – perché no- creare la propria miscela profumata a piacere.
Una visita davvero piacevole, soprattutto per quei bimbi che vivono in città e che hanno meno occasioni per spegnere le luci e seguire l’olfatto.
Il Giardino dei Sensi
Subito oltre il portone di Palazzo Taffini, che si apre da una delle vie del centro di Savigliano, ci si ritrova immensi in un mondo di colori e profumi. È il Giardino dei Sensi e da qui inizia la visita. Il giardino si trova nella corte del palazzo e ospita piante aromatiche, officinali ed essenze floreali di diversa natura, con particolare attenzione alle specie locali, come ad esempio la famosa menta di Pancalieri. Ci sono almeno due tipi di lavanda, tre di menta e poi fiori e piante di cui quasi sicuramente si ignorava l’esistenza.
Passeggiare nel ciottolato, toccare (con delicatezza, mi raccomando!) le piante per sentirsi il profumo tra le dita è divertentissimo per i più piccoli. Ogni elemento è studiato e curanto in ogni dettaglio. Il giardino ovviamente vive e si trasforma a seconda della stagione, quindi da vedere e rivedere in ogni sua fase. Nel centro, l’installazione artistica “La palette del pittore”, opera di Franz Stähler, e una favolosa fontana odorosa che nebulizza getti profumati, con essenze selezionate artificialmente. Un giardino in cui immergersi, prima tappa per prepararsi a dovere al grande viaggio.
Il Palazzo e l’arte
Uno sguardo d’insieme è dovuto, per capire dove ci si trova. Palazzo Taffini d’Acceglio ospita nei suoi prestigiosi spazi il Múses dal 2015. Il Palazzo era nel Seicento sede di rappresentanza della corte sabauda e luogo deputato all’accoglienza dei Duchi di Savoia Carlo Emanuele I, Vittorio Amedeo I e della sua sposa Madama Reale Maria Cristina di Francia, e di Carlo Emanuele II e della sua consorte Maria Giovanna Battista di Nemours.
Tutto negli interni e in esterno fa intendere la maestosità dell’epoca. Proprio per valorizzare questa ricchezza il Múses si è inserito con garbo e eleganza, con i suoi profumi e le sue opere. Già, perché il museo è anche centro di arte contemporanea. Artisti di fama internazionale hanno creato appositamente opere site-specific singolari, che sollecitano tutti i sensi dei visitatori, accompagnando grandi e piccini con coerenza e coinvolgimento.
Il percorso
Sono 13 le sale espositive multimediali, distribuite tra il piano terreno e il primo piano nobile. Al piano terra è allestita l’Aula Sensoriale, una sala-laboratorio sede dei vari laboratori didattici. Per salire al piano superiore si passa da una sala semi buia, che ospita un tesoro di erbe e piante essiccate raccolte in grandi sacchi. Qui si può toccare, annusare: la stanza non è illuminata per dare spazio all’olfatto, senza essere distratti dalla vista.
Al piano di sopra, nella Sala degli Dei, con affreschi ispirati al volume “Flora seu De florum cultura” di Giovan Battista Ferrari, sui temi della coltivazione dei fiori e dell’arte del giardinaggio, sono esposti 24 olfattori. In vetro di Murano, questi delicatissimi olfattori raccolgono le principali essenze delle diverse famiglie olfattive. Avvicinarsi con gli occhi chiusi e provare a immergersi in queste essenze è meraviglioso. I bambini vanno alzati in braccio per poterli avvicinare con una certa cautela, ma ne saranno entusiasti.
Una doccia di profumo
È nella sala successiva la vera meraviglia del museo. Rigorosamente al buio, sono state create cinque grandi campane. Ci si infila nel centro (per i bambini ci sono a disposizione delle alzatine) e con una pompetta si comanda il rilascio di vapore profumato. Sulla base c’è il disegno della pianta di cui viene rilasciata l’essenza, ma non il nome, da indovinare lasciandosi guidare dal naso e dalla memoria emotiva che quei profumi richiamano.
Le stanze successive sono più divulgative, per scoprire la storia della profumeria, il laboratorio dell’imperatrice bizantina Zoe Porfirogenita, le rotte delle mude veneziane. Si può assaporare l’ambra grigia, un profumo di origine animale, creato con sostenze prodotte dall’intestino dei capodogli; o scoprire la leggendaria acqua della Regina d’Ungheria e la vera storia dell’Acqua di Colonia. Ci sono video, libri, modellini, tutto accessibile anche ai più piccoli. Le essenze di cui si parla? Le possiamo conoscere con una sventolata di ventaglio aromatizzato al momento!
I laboratori
Sono tante le attività didattiche proposte dal Múses oltre alla visita guidata. “L’atelier del profumiere” è il workshop che introduce i partecipanti al magico mondo della profumeria. Si può seguire in autonomia dai 12 anni o anche da più piccoli se accompagnati. Una guida esperta presenta le famiglie olfattive e l’organo del profumiere, con i suoi 4 accordi di fondo e 44 olii essenziali, suddivisi in note di testa, di cuore e di fondo. La guida rivelerà i segreti e il linguaggio della scienza della profumeria, accompagnando i partecipanti a comporre, goccia dopo goccia, la loro personale fragranza. Saltuariamente sono organizzati laboratori e attività specifici per i bambini, sempre in modo interattivo e coinvolgente, con l’obiettivo di far conoscere il mondo delle piante e delle essenze, sperimentando in prima persona. Per la visita al museo esiste un libretto didattico dedicato ai più piccoli.
Sul sito web tutte le info per visite e laboratori.