È emozionante come un giro in giostra e istruttiva come una visita guidata nel centro della città. La gita sulla mongolfiera panoramica di Torino, il Turin Eye, è una delle attrattive più divertenti per trascorrere una mattinata insieme, grandi e piccini.
Il pallone frenato di Torino
La mongolfiera che si alza da Borgo Dora (al giardino Cardinale Pellegrino), nell’antica piazza dentro al mercato del Balon, ripercorre una storia di antiche fabbriche e produzioni militari.
Qui, a fine Ottocento, si costruivano i primi aerostati destinati all’uso bellico e i palloni gonfiati a elio che venivano provati dove oggi si alza la nuova mongolfiera.
Grazie a una bella iniziativa pensata per i turisti ma apprezzata anche dai cittadini, il pallone è tornato a volare. E raccoglie record di tutto rispetto: il cavo d’acciaio che lo tiene ancorato a terra sale fino a 150 metri e ne fa il punto di osservazione più alto della città. Con i suoi imponenti 23 metri di larghezza e 30 di altezza e un motore elettrico che pesa 10 tonnellate, risulta essere il pallone frenato più grande al mondo.
Torino dall’alto con Turin Eye
La salita è semplice: dopo aver acquistato il biglietto (anche online) si prende posto sulla navicella, una struttura in metallo con pavimento e pareti trasparenti. La navicella è completamente protetta, può ospitare fino a 30 passeggeri ed è accessibile sulla sedia a rotelle.
Una guida accompagna i viaggiatori e avvisa di tenersi saldamente al corrimano fino al superamento della cinta di alberi che circonda la piazzetta. Si balla un poco, si va su veloci e in pochi minuti lo sguardo spazia ben oltre le normali prospettive.
La visuale della città da questa angolazione è tutta nuova: sotto di noi il fiume Dora e il Borgo del Pallone, al sabato animatissimo di persone e bancarelle. In lontananza i nuovi grattacieli, il centro di Torino con la cupola del Guarini ristrutturata, gli scenografici tetti bianchi del Campus Einaudi. E ancora la nuova antenna che pubblicizza un grande outlet e anche la Mole, da guardare, per una volta, con lo sguardo rivolto verso il basso.
Al tramonto il momento più bello
Nelle belle giornate la visuale arriva fino a 20 chilometri di distanza, dalla Pianura Padana alla corona delle Alpi. La mongolfiera ondeggia, i passeggeri si muovono in punta di piedi girando per la navicella, i bambini si divertono.
Dopo venti minuti in quota comincia la discesa: si torna alle altezze di tutti i giorni e a qualcuno tremeranno un po’ le gambe, come quando si scende dall’ottovolante.
Emozionante e romantica è anche la gita in notturna, un momento inusuale per ammirare le luci della città. “Ma l’ora migliore – dice Daniela, la nostra guida della giornata – è sempre al tramonto. Da qui si vede un panorama che a tutti gli effetti è indimenticabile. Non mi stanco mai”.
Per salire sulla mongolfiera non è necessaria la prenotazione. I bambini sotto i 6 anni non pagano, fino a 14 anni c’è il biglietto ridotto. Per i gruppi di almeno 5 persone e per le classi in gita scolastica ci sono riduzioni.