Andare in montagna, col bello e col cattivo tempo, per visitare incredibili e bellissimi musei
Ossigeno, sicuramente. Ma non per forza accompagnato da acido lattico, freddo e fatica. La montagna è fatta anche di cultura, storia e persone e ci sono tantissimi ecomusei, mostre e installazioni che valorizzano il territorio, offrendo divertimento per le famiglie e i più piccini.
In Piemonte
Alla scoperta della lana
L’Oasi Zegna, in provincia di Biella, è una riserva naturale di incredibile bellezza. Ci trovate sentieri per camminare dolcemente come, imperdibile, la passeggiata al Bosco del Sorriso.
Ma l’Oasi ha anche una storia profondamente legata allo sviluppo economico della zona fin dal 1910, quando l’imprenditore Ermenegildo Zegna trasformò la valle in un polo di produzione della lana, occupandosi anche dei servizi per i cittadini e della cura del meraviglioso parco naturale.
Ancora oggi si lavorano, nel lanificio, i preziosi tessuti. Casa Zegna è diventata il polo culturale per conoscere la storia e le tradizioni della regione: un luogo che ospita un’esposizione permanente sulla produzione della lana, con mostre temporanee e attività didattiche per bambini.
L’abbecedario di Miradolo
Sulla strada per raggiungere la Val Pellice, una tappa d’obbligo è al Castello di Miradolo. Qui la Fondazione Cosso ospita numerose mostre di grande interesse con speciali attenzioni per i bambini. Fino a maggio 2022 c’è “Oltre il giardino”, un’esposizione a cura di Paola Eynard e Roberto Galimberti, tutta pensata intorno al concetto di abbecedario. Un cammino ideale, in rigoroso dis-ordine alfabetico, di pensieri, riferimenti, dubbi e speranze, per imparare a leggere anche i grandi temi della contemporaneità. Imperdibile, a fine visita, la sosta al bar caffetteria pieno di delizie.
In Valle D’Aosta
Dante a fumetti
Nella splendida location del Forte di Bard, una delle fortezze meglio conservate della regione, si celebrano i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. Una bellissima mostra illustrata, “Nel segno di Dante tra illustrazione e fumetto” ci fa viaggiare nella Divina Commedia con una galleria di oltre cento opere di illustratori e fumettisti famosi (fino al 6 gennaio 2022).
Mentre siete al Forte non dimenticate di visitare la mostra permanente del Museo delle Alpi, un percorso multimediale e interattivo per scoprire e capire la montagna.
A studiare le stelle
Alte cime e cielo stellato sono spesso parte di uno stesso paesaggio. Nella valle di Saint-Barthélemy, a 1600 metri di altitudine, c’è l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta (OAVdA), il cui parco degli strumenti è tra i più ampi d’Europa.
Nel Laboratorio Eliofisico si osserva il Sole in sicurezza, nella Terrazza Didattica sono a disposizione sette telescopi Cassegrain da 25 cm di apertura e nel Teatro delle Stelle si scopre il cielo a occhio nudo con l’utilizzo di speciali puntatori laser.
Il Planetario permette anche di compiere viaggi virtuali nel cosmo, attraverso pianeti, costellazioni, nebulose e galassie in computer grafica.
In Trentino – Alto Adige
MUSE per i piccoli
Tappa obbligata per tutti i bambini che visitano il Trentino, il MUSE è sempre pieno di novità. Finalmente visitabile al 100% della capienza, a novembre e dicembre organizza, il “MUSE per i piccoli”: incontri e momenti di gioco alla scoperta dei sensi per bambini e bambine dai 3 ai 6 anni e per le loro famiglie, organizzati nello spazio Maxi Ooh! (sabato e domenica, su prenotazione).
Tra le novità della stagione invernale c’è Demostration, una serie di racconti per immedesimarsi nella storia attraverso la lettura del libro e la riproduzione dei suoni degli animali; il “MUSEo nel cassetto”, una perlustrazione dei carrellini tematici presenti nelle diverse aree del museo; una visita guidata nella visione di documentari 3D nella nuova area multimediale del museo – intitolata alla scienziata Margherita Hack – su tematiche che spaziano dal cosmo alla robotica.
C’è infine MUSE Adventures, un viaggio nello spazio, in realtà virtuale, dove i visitatori vestono i panni di uno scienziato alla ricerca di nuovi pianeti al di là del Sistema Solare, in un’esperienza avvincente di gaming.
Cibo per la mente
A Rovereto i musei sono cibo per la mente e chi vuole unire cultura, arte, scienza e natura deve proprio fare un salto qui. Nei torrioni del castello c’è il Museo Storico Italiano della Guerra. La sorprendente cupola in vetro e acciaio del Mart, diventata simbolo della città, ospita grandi mostre tematiche sull’arte del Novecento.
Questo inverno ci saranno “Depero new Depero”, “Canova” e nuove attività di didattica e mediazione culturale. Da non perdere i musei minori, come come il Museo del pianoforte Antico e il Museo della Città, che racconta Rovereto attraverso le voci e i volti dei protagonisti del passato con percorsi tematici e interattivi.
Il mondo di Messner in alta quota
Tra i sei musei realizzati da Messner, il più affascinante è certamente il MMM – Messner Mountain Museum: si tratta di un edificio disegnato dall’architetto irachena Zaha Hadid e costruito a 2.300 metri di altitudine, proprio sulla cima al Plan de Corones, nei pressi della città di Brunico.
La struttura è integrata nella montagna come un cannocchiale nella roccia. Dalle sue vetrate la vista è a 360 gradi. Una volta entrati, i visitatori scendono all’interno della montagna attraverso un sistema di scalinate che li porta alla scoperta dell’alpinismo tradizionale. A cento metri dal museo di Messner c’è il Lumen, il museo dedicato alla fotografia di montagna, realizzato all’interno dell’edificio della vecchia funivia in disuso. La visita è un’esperienza culturale unica e innovativa.
In Lombardia
L’antica cultura della Brianza
Non lontano dal Lago di Como sorge il MEAB, museo etnografico dell’Alta Brianza, un museo delle culture che racconta le storie e le idee di donne e uomini che hanno vissuto e che vivono ancora oggi nella regione. Oltre all’allestimento permanente, il museo propone mostre temporanee: dalla storia della bicicletta ai giochi che non tramontano, dal mestiere del calzolaio a quello dei pescatori sul lago. La strada del museo è attualmente chiusa ai veicoli ma raggiungibile attraverso un percorso pedonale.
In giro per la Valtellina
A Tirano, tappa del trenino rosso del Bernina, c’è il Palazzo Salis – Museo senza frontiere, un incredibile edificio che custodisce 500 anni di storia e ospita prendere visione di una significativa documentazione sulla storia locale. http://www.palazzosalis.com
Sempre in Valtellina, i bambini adoreranno una tappa nella Galleria Storica dei Vigili del Fuoco a Chiavenna e la Storica Rimessa dei Treni a Tirano, dove si può provare l’ebbrezza di stare ai comando di una vecchia locomotiva a vapore e toccare con mano il carbone.
A Teglio invece, il Mulino Menaglio è l’esempio meglio conservato dei tipici mulini ad acqua un tempo presenti su tutto il territorio: è possibile vedere alcuni piccoli produttori locali macinare qui i propri grani e visitare un piccolo museo dove sono conservati gli attrezzi che documentano il lavoro agricolo e la storia della coltivazione dei cereali.
In Veneto
Il museo nelle nuvole
Nel cuore delle Dolomiti venete, tra Cortina d’Ampezzo e Pieve di Cadore, il “Dolomites” è probabilmente il più suggestivo dei cinque musei dedicati alla montagna nell’area dolomitica.
Il museo è stato realizzato all’interno di una spettacolare fortezza militare della prima guerra mondiale e l’elemento caratterizzante è la roccia. Oltre alla impareggiabile vista sulle cime circostanti, ospita dipinti e opere che rappresentano le Dolomiti, ma anche fossili e pannelli sulla storia dell’esplorazione della montagna.
Alla scoperta degli antichi mestieri
La valle del Cadore è ricca di interessanti musei dedicati ai prodotti locali e del territorio. Tra i più interessanti per i bambini c’è il Museo della Latteria, un itinerario alla scoperta della storia e delle tecniche di uno dei mestieri più antichi, quello della lavorazione del latte.
Non troppo lontano, si celebra una delle maggiori fonti di ricchezza di questo territorio: il Museo del ferro e del chiodo, che presenta al visitatore storia e strumenti dell’attività di fusione e lavorazione del ferro. A dirlo così sembra poco allettante, ma a visitarlo ci si appassiona!