La danza, ovvero la musica scritta per spettacoli di danza, è il filo conduttore del festival MiTo SettembreMusica, che per il 12esimo anno unisce Torino e Milano nel segno della grande musica. Quello in programma dal 3 al 19 settembre sarà un calendario ricchissimo di 125 concerti, 63 a Torino e 62 a Milano, tutti con programmi ideati appositamente per il festival, ormai tra i più importanti a livello europeo, e proposti da alcuni dei maggiori musicisti del panorama internazionale.
MiTo è un festival diffuso su tutta l’area metropolitana di entrambe le città, dai centri storici alle periferie, dai quartieri ai comuni limitrofi. Gli spettacoli sono ospitati sia in sedi di punta come La Scala e il Regio, auditorium e conservatori, i maggiori teatri, le chiese.
I biglietti dei concerti restano contenuti: i concerti pomeridiani sono proposti gratuitamente o a 5 euro; 5 euro costano anche i biglietti degli spettacoli per bambini e ragazzi sotto i 14 anni. I concerti serali costano dai 10 fino a un massimo di 30 euro, mentre i concerti diffusi sul territorio metropolitano costano 3 euro. Sono disponibili abbonamenti e carnet, sia sul sito di MiTo che su Vivaticket.
Ci sono concerti al pomeriggio e alla sera, con vari orari soprattutto per gli spettacoli dedicati ai giovanissimi. In particolare, la programmazione destinata a bambini e ragazzi (che si tiene nei due weekend del festival) propone modi inconsueti di fare musica e teatro musicale con tre eventi, tutti con doppio spettacolo alle 16 e alle 18: si tengono tutti a Torino alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani in corso Galileo Ferraris 266 C; a Milano al Teatro Munari in via Giovanni Bovio 5.
Il primo è “Drumblebee”, uno spettacolo proveniente dal Lussemburgo con quattro esploratori-percussionisti esploratori-percussionisti che tentano di staccare la luna dal cielo con musiche che vanno da Steve Reich a Goran Bregovic passando dal Bolero e dal Volo del Calabrone. È consigliato dai 6 anni in su e si tiene a Torino sabato 8 e a Milano domenica 9 settembre.
Secondo è “Un viaggio a piedi nudi” lavoro commissionato da MITO con musiche che vanno da Johann Sebastian Bach a Béla Bartok a Chick Corea, che racconta il percorso che parte dal coraggio dei piccoli per allenarsi alla vita di adulti. È consigliato dai 4 anni in su e a Milano va in scena sabato 15 e a Torino domenica 16 settembre.
Terzo evento è il debutto italiano di “I love you Tosca”, l’opera di Puccini riletta per bambini e ragazzi: tutti spettacoli scelti con lo scopo di far vivere l’esperienza musicale in modo appassionante e non didascalico. Consigliato dai 7 anni in su, a Torino si tiene sabato 15 settembre, a Milano domenica 16 settembre alle 16 e alle 18.
“Spingiamo sugli spettacoli per i bambini – ha detto il direttore artistico di MiTo Nicola Campogrande – continuo a pensare che il giovane pubblico non debba imparare delle nozioni attraverso la musica, debba semmai imparare a godersi la vita, a sviluppare la propria sensibilità, a essere oggetto delle emozioni, degli sforzi e delle suggestioni che arrivano dagli spettacoli”.
“Quando alla Scala si vedono i banchi pieni di nonne, zie e nipoti, di coppie, di persone che godono dell’emozione di essere in posti straordinari e ascoltare musica di altissima qualità, questa è una delle grandi ragioni della festa della musica di MiTo, è per questo che lavoriamo ed è l’ideale che ci spinge a continuare”, ha aggiunto la presidente del festival Anna Gastel.
Il pubblico ha solo l’imbarazzo della scelta: il programma del festival copre un arco temporale vastissimo che va dal Duecento fino alla musica contemporanea, passando, tra i tanti, per Bach, Beethoven, Brahms, Gershwin e Bernstein; così come è vasta la varietà geografica e stilistica, dal folk irlandese, al flamenco, al valzer e alla musica gitana.
L’inaugurazione di lunedì 3 settembre al Regio di Torino e di martedì 4 settembre alla Scala di Milano sarà affidata alla Royal Philharmonic Orchestra guidata dalla direttrice d’orchestra americana Marin Alsop, con la partecipazione di una star del violinismo internazionale come Julia Fischer, con un concerto intitolato “Balletti russi” che introduce il tema del festival proponendo le pagine di compositori russi di tre generazioni differenti: da Čajkovskij a Stravinskij con il suo “L’oiseau de feu” fino a Victoria Borisova-Ollas.
Il Festival si chiuderà a Torino (Auditorium Rai) il 18 e a Milano (Teatro Dal Verme) il 19 settembre con il concerto intitolato “Altre danze”, protagonisti l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Stanislav Kochanovsky ed Enrico Dindo al violoncello.