Destinazioni perfette, strane e curiose, per godersi al meglio, lontano dalle caotiche solite mete, i ponti di primavera insieme alla famiglia
Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, e poi ancora il 2 giugno… Arriva il tempo di viaggetti e weekend fuori porta grazie a questo 2025 certamente non avaro in termini di giorni rossi sul calendario.
Ecco sette spunti di gite primaverili per scoprire angoli autentici e insoliti, alcuni un po’ naïf, altri surreali, ideali per il relax e il divertimento di tutta la famiglia.
Il Museo en plein air della ceramica di Denice (AL)
Denice, piccolo borgo medievale tra le Langhe e l’alto Monferrato, ospita quella una vera e propria esposizione permanente a cielo aperto, divenuta un motivo d’orgoglio e un esempio di amorevole gestione del territorio da parte della collettività, il Museo della ceramica contemporanea.
Creata nel 2010, questa collezione d’arte en plein air annovera ben sessantatré opere realizzate esclusivamente in ceramica, collocate in maniera permanente lungo le vie del paesino, sulle facciate e i muri delle case.
Un percorso raccolto attraverso le delicate produzioni artistiche sviluppate da creativi di fama nazionale e internazionale, tra cui Ugo Nespolo o Enzo Esposito.
Aperto tutti i giorni, senza orari e gratuito, il museo è una visita originale da non perdere… E se dopo gli occhi ci si vuole riempire anche la pancia, una capatina al tipico ristorante del Belvedere è d’uopo.
Il villaggio artistico di Bussana Vecchia (IM)
Frazione collinare nel comune di Sanremo, Bussana Vecchia è un borgo molto affascinante del Ponente ligure.
Rinato grazie all’arte dalle rovine di quello che era divenuto un “paese fantasma”, si erge su una collina panoramica, offrendo ai visitatori scorci medievali, imponenti rovine e sorprendenti restauri, in un’atmosfera sospesa tra passato e creatività.
Nel 1887 Bussana fu colpita da un devastante terremoto che causò gravi danni e l’abbandono del paese. Per decenni rimase disabitato, immerso nel silenzio, finché una comunità di artisti provenienti da tutto il mondo, a partire dagli anni Sessanta, regalò al borgo una seconda vita trasformandolo in un centro di vibrante creatività, un po’ naïf, dove ancora oggi si respira arte in ogni angolo.
Passeggiando tra i numerosi laboratori e atelier d’opere d’arte e artigianato disseminati qui e là, ci si può fermare poi per una sosta nella storica locanda situata nella parte inferiore del paese, un luogo di ritrovo e convivialità.
L’abbazia di San Galgano a Chiusdino (SI)
Per chi cerca un pizzico di magia in stile cavalleresco, a una trentina di chilometri da Siena, nel circondario del comune di Chiusdino, in una delle location più spettacolari della Toscana si trova l’abbazia di San Galgano.
Questa imponente chiesa in stile gotico-cistercense, risalente al tredicesimo secolo, ha la curiosa peculiarità di avere il cielo al posto del tetto: le sono rimaste da ammirare, infatti, solo le mura e l’abside, che danno vita a un profilo tanto spettrale quanto affascinante.
Un vero simbolo della regione, immerso in un paesaggio da cartolina fatto di dolci colline, vigneti e maestosi filari di cipressi, che incarnano perfettamente l’essenza toscana.
Ma il mistero non finisce qui… Vicino all’abbazia c’è l’eremo di Montesiepi, raggiungibile con una breve passeggiata di circa un quarto d’ora.
Un luogo di culto suggestivo noto per custodire la leggendaria spada nella roccia che, secondo la tradizione cristiana, fu conficcata nella pietra da San Galgano, il quale riuscì a introdurla in un duro masso con un solo gesto.
Ancora oggi, dopo oltre 800 anni, la spada è visibile e avvolta da un’aura di mistero…
Civita di Bagnoregio (VT)
Pare abbia ispirato il genio dell’animazione Hayao Miyazaki nella creazione di uno dei suoi capolavori, “Laputa – Castello nel cielo”, Civita di Bagnoregio, la “città che muore”.
Nota con questo appellativo per via della costante erosione del suo territorio da parte di frane e terremoti, è una perla rara di antichità nel cuore della Tuscia, una visione incomparabile a qualsiasi altro luogo al mondo.
Magico e surreale, il borgo sorge in cima a un’imponente altura in tufo ed è accessibile unicamente tramite un lungo ponte pedonale di 300 metri, che sembra sospeso tra cielo e terra, con una vista mozzafiato sul paesaggio circostante.
Civita, con i suoi soli undici abitanti, è veramente tutta da ammirare. Dalla Porta San Maria all’ingresso appena superato il ponte, alla chiesa romanica di San Donato; senza dimenticare la grotta di San Bonaventura: un’antica tomba scavata a strapiombo sul muro di tufo dedicata a Frate Bonaventura da Bagnoregio che fu, nel Duecento, biografo di San Francesco di Assisi.
Per accedere al borgo è necessario un ticket da 5 euro, acquistabile on line o in biglietteria.
Lame Rosse di Fiastra (MC)
Quasi uno Utah a portata di mano, le Lame Rosse, situate nella frazione di San Lorenzo al Lago del comune maceratese di Fiastra, sono stratificazioni di roccia a forma di pinnacoli e torri, composte da ghiaia insieme ad argilla e limi, modellate nel tempo sotto l’azione erosiva degli agenti atmosferici.
Esistono diversi percorsi per raggiungere queste spettacolari formazioni, ma il più frequentato parte proprio dal sottostante lago di Fiastra.
L’itinerario (un percorso ad anello di 7 chilometri con un dislivello di circa 200 metri) è accessibile ad adulti e bambini. Si inizia su una strada sterrata per poi proseguire all’ombra piacevole di una lecceta, dove il sentiero diventa più stretto e immerso nella natura.
L’area, dopo un’alternanza di tratti di vegetazione rigogliosa a scorci panoramici sul lago, svela infine il paesaggio dal tipico colore rosso delle Lame, con le sue sfumature intense e surreali.
Il percorso si completa in circa tre ore tra andata e ritorno: si può partire dalla diga del lago, dove è possibile lasciare l’auto per poi proseguire a piedi.
Lago di Scanno (AQ)
Condiviso dai due comuni aquilani di Villalago e di Scanno, questo grazioso lago, il più grande naturale in Abruzzo, è celebre per la sua caratteristica forma di cuore.
Formatosi da una frana distaccatasi dal Monte Genzana e incastonato nello straordinario paesaggio offerto dai Monti Marsicani, il lago è ricco di fauna e di flora e, grazie alla qualità delle sue acque, è balneabile con tanto di Bandiera Blu e di spiaggia attrezzata per il relax estivo.
Per chi ama passeggiare c’è il Sentiero del Cuore, un percorso panoramico semplice e adatto a tutti, che in circa un’ora di cammino conduce a un magnifico belvedere.
Altri sentieri si snodano poi tutt’intorno al lago, da esplorare a piedi o in bicicletta, mentre lungo le sue sponde si trovano aree picnic, zone per grigliate e spazi gioco per bambini. Una meta ideale per una giornata family immersa nella natura.
Gole dell’Alcantara (CT – ME)
Le Gole dell’Alcantara (anche dette Gole di Larderia) sono una delle meraviglie naturali siciliane, uniche in Italia: un canyon caratterizzato da gole profonde fino a venticinque metri e larghe in alcuni punti appena due, modellate nel corso di 300.000 anni dall’azione erosiva del fiume Alcantara e dalle antiche colate di magma.
Le pareti presentano queste spettacolari formazioni geometriche per via del rapido raffreddamento della lava basaltica che le compone, risalente a circa 8.000 anni fa.
Ma non solo geologia… l’area infatti è super organizzata grazie a un parco che propone numerose attività per grandi e piccini: dai bike tour alle visite guidate a piedi o con mini bus elettrici, dal trekking fluviale al body (e baby) rafting.in famiglia.