Come rendere una visita al museo curiosa e divertente ai piccoli visitatori, senza stress per gli adulti
Ci sono tante cose a cui gli adulti decidono di rinunciare con l’arrivo di un bambino. Pure troppe, perché a volte è sufficiente qualche piccolo accorgimento per riuscire a vivere le stesse esperienze di prima, anzi per fare in modo che siano pure più arricchenti!
Liberiamoci allora dall’idea che i musei siano templi sacri, non adatti alla visita coi bambini. Abbiamo chiesto qualche consiglio a Suzanne Piana, alias Mammamuseo, operatrice culturale laureata in Storia dell’arte e appassionata di didattica, nonché madre di due bambini super curiosi.
Consiglio 0: il rito prima di entrare
Al museo alcune cose non si possono proprio fare, come correre, urlare, toccare. Sfoghiamoci prima. “Io solitamente prima di entrare in un museo con i miei figli, Emilio e Carlotta di 6 e 4 anni, faccio un gioco simbolico. Prendo una delle mie sporte di stoffa, fingo di togliermi di dosso la voglia di correre e la ripongo; e prima facciamo una velocissima corsa sul posto.
Poi tocco alcune cose intorno e ripongo in borsa la mia voglia di toccare. Emetto un piccolo urlo nel sacchetto e ripongo i suoni forti della mia voce; passo la sporta anche a loro che mi imitano. Faccio un nodo ben saldo e ripongo la borsa di stoffa nello zaino: quando usciamo tiriamo fuori tutto e poi andiamo al parco o in qualche luogo dove possiamo scatenarci”.
Consiglio 1: regole chiare
Stabilite alcune regole prima di entrare al museo per lasciare fuori dalla porta l’ansia (degli adulti). Senza usare imperativi: non si corre, non si urla, non si tocca. Meglio spiegare che nei musei sono conservate cose bellissime e uniche che hanno tantissimi anni e che non possono essere sostituite, quindi si possono solo guardare. Si cammina e non si corre perché è molto difficile vedere le cose in movimento. Non si urla ma si può e si deve parlare con un tono di voce normale.
Consiglio 2: scegliere il museo
L’ideale è scegliere musei coinvolgenti e interattivi per le prime visite. Quelli di scienze naturali sono particolarmente interessanti per i bambini, magari con animali, video, foto. Altri musei hanno sezioni con oggetti da toccare o percorsi sensoriali. Poi ci sono musei, per esempio, che hanno zone all’aperto dove senz’altro i bambini possono sentirsi meno costretti.
Consiglio 3: essere realistici
Bisogna essere realistici con le aspettative e non pretendere l’impossibile dai piccoli visitatori: con i bambini non riuscirete mai a visitare un museo molto grande e a mantenere viva la loro curiosità a lungo. Meglio scegliere un museo piccolo, oppure una sezione o alcune opere di un museo più grande, così che l’esperienza resti stimolante.
Consiglio 4: l’occorrente
Al museo coi bambini bisogna essere preparati. Nello zainetto mettete l’acqua e prevedete una tappa pipì all’entrata. Abbigliamento comodo, a cipolla perché nei musei fa caldo anche in inverno. Ma soprattutto: portate sempre in borsa un quaderno e dei pastelli e provate insieme a copiare ciò che si vede.
Consiglio 5: cerca trova
Un bel gioco per i bambini, che ne stimola l’attenzione e l’osservazione, è il cerca-trova. Prima di andare al museo provate a stampare un quadro, un’opera, un’immagine in mostra. Oppure se non lo avete fatto prima, in entrata potete passare al Bookshop e acquistare qualche cartolina. Con l’immagine in mano, chiedete ai bambini di andare alla ricerca delle opere.
Consiglio 6: fantasia
Il museo non è una visita frontale, da ricevere e basta. Provate a interpretare, a lasciare liberi i bambini di vedere oltre quello che voi vedete. Provate a sedervi davanti a un quadro figurativo e a inventare una o più storie. Mettete via le guide e le didascalie, e lasciate che i bambini siano le vostre guide. Invertite i ruoli e ponete loro domande, le loro risposte saranno fantastiche e vi regaleranno un nuovo punto di vista su immagini, opere e autori che pensavate di conoscere alla perfezione!
Consiglio 7: riprodurre
Dopo aver visitato una sala, prendetevi cinque minuti per disegnare un particolare che vi ha colpito. Fatelo tutti, adulti inclusi. Poi scambiatevi i fogli e ritornate sui vostri passi cercando quel determinato particolare che l’altro ha disegnato.
Consiglio 8: imitazione
Un buon modo per rendere le opere “vicine” è quella di creare una connessione tra ciò che si vede e ciò che si è abituati a fare nella vita reale. Provate anche a imitare le pose dei quadri, le espressioni, le posizioni di statue e monumenti. Ricordatevi di scattare una foto; a casa potete riproporre la composizione con i vostri giocattoli.
Consiglio 9: per approfondire c’è tempo
Non concentratevi troppo sui contenuti o su ciò che non conoscete. Segnatevi le domande a cui non sapete rispondere e fotografate le targhette dei quadri che vi hanno incuriosito. Quando sarete a casa rielaborerete l’esperienza e cercherete le risposte.
Consiglio 10: vivere il museo
Andare al museo deve essere una esperienza che apre i sensi e stimola curiosità. I libri e le informazioni possono essere reperiti in un secondo momento e in un altro luogo. L’esperienza museale serve a stimolare la ricerca di sé attraverso l’arte ed è un bellissimo momento per condividere pensieri ed emozioni anche coi bambini. Lasciate andare tutto e godetevelo!