In occasione del Paddy’s Day, la festa di San Patrizio, andiamo a cercare la magia
Avete preparato le pinte di birra? Arriva il 17 marzo, festa nazionale d’Irlanda, con le allegre commemorazioni del vescovo San Patrizio che portò il cristianesimo sull’isola.
Il Paddy’s Day – o Saint Patrick’s Day – è una ricorrenza così profondamente sentita e anche così goliardica che si è finito per celebrarla un po’ ovunque nel mondo, soprattutto là dove l’immigrazione irlandese è stata forte. Grandi sfilate per le vie cittadine si tengono a Dublino, Montreal, New York, Chicago, Washington, Buenos Aires e persino a Tokyo.
Cosa si fa il giorno di San Patrizio? Si bevono pinte di birra, si festeggia con musica, danze e tamburi, si sparano fuochi d’artificio e si mangia il bollito accompagnato dal sidro e dalle patate arrosto. A conclusione c’è l’immancabile apple pie, la torta di mele, in una festa dove domina il verde del trifoglio, simbolo dell’Irlanda
Anche l’Italia non è immune dalla suggestione: chi può si mette in viaggio verso l’Irlanda (è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita). Chi non può, ascolterà musica irlandese raccontando ai bambini le antiche leggende, tra cui, vivacissima, quella dell’esistenza di folletti e leprecauni. E se volete cercarli, ne trovate tanti anche vicino casa.
Irlanda > Carlingford
La grotta dei leprecauni
A 90 chilometri da Dublino si trova una cittadina ricca di storia e di leggende, al punto da essere considerata il luogo ispiratore di C. S. Lewis per la sua saga “Le cronache di Narnia”.
Qui vive Kevin Woods, l’ultimo “leprechaun whisperer”, cioè l’ultima persona ritenuta in grado di entrare in contatto con i piccoli abitanti dei boschi che vivono in Irlanda da milioni di anni.
La Leprechaun Cavern, vicina allo spettacolare fiordo di Carlingford Lough, è il luogo dove vivono 230 di loro. Il signor Woods li ha conosciuti grazie alle indicazioni di Carraig, il leprecauno più anziano.
Visitate la grotta e le case dei folletti, ascoltate il racconto di fiabe e leggende e godete del magnifico panorama. L’attrazione è family friendly ed è perfetta per i giorni di pioggia, sempre probabili nella verde isola.
thelastleprechaunsofireland.com
Piemonte > Sant’Ambrogio
Il Bosco delle meraviglie
Boscodellemeraviglie è un parco emozionale nato dalla fantasia di una bottega di giocattoli. Bambini e adulti sono accompagnati in una passeggiata animata dove attori in carne e ossa interpretano personaggi fantastici. Prima della visita ci si traveste e si scelgono gli strumenti magici che serviranno al viaggio: che ne dite di un mantello dell’invisibilità, della pozione magica, di una spada e di uno scudo? Sulla strada per la splendida Val di Susa, in primavera come d’estate, programmate una sosta al Bosco delle Meraviglie. È un percorso fantastico, interattivo, all’interno di un vero bosco, dove incontrerete orchi, fate e cavalieri per affrontare insieme streghe, gnomi e lupi mannari.
È indispensabile prenotare; l’avventura si presta per bambini dai 3 – 4 anni, non è adatta al passeggino e richiede mezza giornata all’aria aperta. Rimane il tempo per un giro nel centro di Sant’Ambrogio, dove vi consigliamo di assaggiare le rinomate paste di meliga.
Abruzzo > Bucchianico (CH)
La Contea Gentile
Che l’Abruzzo fosse patria di Hobbit si è scoperto da poco, ma è ormai sicuro che il piccolo popolo descritto nei romanzi di J. R. R. Tolkien abbia trovato casa qui, nel verde delle colline di Chieti, a metà strada fra il mare e la montagna.
La nuova Contea degli Hobbit apre le porte sporadicamente, per questo il weekend dal 25 al 27 marzo 2022 è un’occasione ghiotta. Si festeggia il Tolkien Reading Day e tutti (umani, orchi, nani e naturalmente Hobbit) sono invitati a partecipare a una grande fiera ricca di canti, balli, spettacoli, mercatini, mostre e installazioni artistiche, oltre naturalmente a conferenze, letture, divertimento e tanto, tantissimo cibo!
Dalle 11 del mattino fino alle 20 la Contea Gentile vi aspetta. Prenotate la visita e il pranzo fiduciosi: la cucina dei mezzuomini prevede, tra le varie portate, la “puccia di pallotte cace e ove al sugo” e lo stinco di maiale con patate alla Samwise. È caldamente consigliato travestirsi.
Alto Adige/Südtirol > Sesto (BZ)
Parco Natura Olperl
Il Parco Natura dell’Olperl sorge sul Monte Elmo, in Alta Val Pusteria. Si raggiunge da Sesto in pochi minuti e con la nuovissima cabinovia Helmjet-Sexten si sale a 2050 metri, quindi vestitevi da montagna anche in piena estate.
Il parco offre una curiosissima passeggiata ad anello di poco più di un chilometro, percorribile anche con i passeggini.
Lungo il cammino si incontrano nascondigli di gnomi, gli animali della fattoria (capre, galline e pecore), una bellissima area giochi con materiali vivi (legno, sabbia e acqua che scorre nei mulini in miniatura), una mini-malga perfettamente riprodotta, pannelli informativi sulla fauna locale, un laghetto con sdraio e splendide vedute panoramiche sulle montagne del comprensorio delle Tre Cime.
Preparatevi a camminare a piedi nudi su un percorso tattile particolare: proverete sotto i piedi il tocco di ceppi di larice, pietra, trucioli di abete, sabbia di ardesia e altri elementi naturali. Per pranzo portatevi un picnic oppure fermatevi ad assaggiare i gustosi piatti sudtirolesi nelle baite e nei rifugi circostanti. Il Parco Natura Olperl è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 17.30 e l’ingresso è libero.
Emilia Romagna > Parma
Porticine magiche in città
Un fine settimana a Parma in primavera è una delizia, tanto più che ci permette di godere di un’iniziativa all’aria aperta davvero curiosa. Nei diversi parchi cittadini stanno comparendo tante Porticine magiche. Chi le ha installate? Non si sa. Un artista anonimo o forse dei veri folletti, desiderosi di rivedere i bambini e le famiglie dopo due anni di restrizioni. L’invito è di partire alla scoperta delle porte con l’obiettivo di aiutare la città a realizzare una mappa. Foto e segnalazioni delle porticine di legno di Parma possono essere spediti a Folletto Antea, cell. 348 0725255 ed email antea@controventotrekking.it.
Valle d’Aosta – Saint-Pierre (AO)
Rifugio Mont Fallère
Posto incantevole, quasi fiabesco, il Rifugio Mont Fallère, di proprietà della famiglia Viérin, si raggiunge dal parcheggio in centro paese. Seguite il sentiero n. 13, popolato da statue a grandezza naturale di animali grandi e piccoli, funghi, gnomi e giganti. Vi troverete in un vero museo a cielo aperto che rende lieve la pur impegnativa salita, consigliata dai 6 anni in su. Sbizzarritevi nella caccia al tesoro e andate alla scoperta degli oltre 400 abitanti del bosco: la camminata non permette di annoiarsi, così raggiungerete in un batter d’occhio il rifugio dove vi attendono una speciale attenzione per i bambini e un’ottima cucina.
A poca distanza troverete ruscelli e laghetti glaciali, suggeriamo di fermarsi un secondo giorno, approfittando delle 8 camere agibili anche ai disabili, con servizi privati e acqua calda. rifugiomontfallere.it