Si avvicina il Natale e il tempo della corsa frenetica alla ricerca di qualcosa da regalare. La modalità degli acquisti, però, è molto cambiata negli ultimi anni e aumenta sempre più il numero degli italiani che preferisce evitare il traffico del centro e ordinare comodamente seduto sul divano di casa con un semplice click. Bene, anzi benissimo: ma se poi l’oggetto preso non mi piace? Se non corrisponde alla descrizione fatta sul sito? Se è difettoso? Come si può fare per sostituire l’oggetto dal rivenditore virtuale?
Il primo consiglio, fondamentale, è scegliere bene il sito su cui si effettuano gli acquisti: meglio non farsi attrarre da quelli che promettono forti sconti o comunque condizioni molto vantaggiose, perché potrebbero “giocare” con i costi di spedizione o con l’Iva, oppure commercializzare merce di dubbia provenienza. Per sapere se un sito è sicuro è sufficiente verificare se nella barra dell’indirizzo, in alto a sinistra, c’è un piccolo lucchetto: questo disegno attesta che il sito è protetto da sistemi di sicurezza internazionali. Quindi bisogna controllare la data di consegna: dal giorno in cui viene recapitato il pacco, infatti, decorrono i due anni per far valere la garanzia entro cui chiedere la riparazione / sostituzione del prodotto se difettoso o, se impossibile, la restituzione del denaro (ecco di conseguenza un’altra regola d’oro: conservare sempre la bolla di consegna).
Ricordate bene: la garanzia vale due anni ma si può far valere entro due mesi dalla scoperta del vizio! Quando poi si apre il collo, è bene verificare se l’imballaggio è integro e, quindi, aprirlo evitando di distruggere la confezione: se il prodotto è difettoso o non corrisponde all’ordine e lo si vuole restituire, bisogna dare indietro anche quella – il mio personale consiglio è di fare qualche foto del difetto, da cui risulti in evidenza la data che deve essere la stessa risultante dalla bolla, per evitare la classica obiezione “il prodotto era perfetto, l’ha rovinato lei”.
Ultimo, ma non minore dei dubbi: come pagare? Il bonifico bancario e il contrassegno sono certamente i meno pericolosi, ma hanno le loro pecche: se il primo ritarda certamente l’evasione dell’ordine (perché dall’altra parte si attende giustamente l’accredito), il secondo può comportare costi aggiuntivi (il corriere, infatti, di solito fa pagare un sovrapprezzo). La carta di credito è il sistema più tradizionale, ma sappiamo bene che il rischio di frodi e/o clonazioni è sempre dietro l’angolo. La carta prepagata o ricaricabile da questo punto di vista è più sicura: si carica il plafond con la somma necessaria per effettuare l’acquisto ma, a differenza della carta di credito che prevede l’addebito posticipato della transazione, l’addebito è immediato. Il metodo PayPal, infine, offre le migliori garanzie di sicurezza: è sufficiente avere un indirizzo email, registrarsi gratuitamente e aprire un account per inviare e ricevere pagamenti senza dover indicare i dati della propria carta, di credito o prepagata che sia.
E buon shopping online a tutti!
[Francesca Galdini]