Alla scoperta di Montecristo e dell’arcipelago toscano

da | 22 Mag, 2024 | Lifestyle, Viaggi

Itinerari originali (via dalla pazza folla) per escursioni di una giornata adatte a tutta la famiglia, alla scoperta dello splendido Arcipelago toscano e in particolare dell’isola di Montecristo

È il parco marino protetto più grande d’Europa L’Arcipelago toscano, che comprende le famose isole d’Elba e Giglio ma anche Gorgona, Giannutri, Pianosa, Capraia e Montecristo, che ispirò il nome del celeberrimo conte letterario, Montecristo appunto.

Ogni luogo magico che si rispetti, in Italia, vuole la sua leggenda e, in questo caso, si narra che la dea Venere, uscendo dalle acque, avesse inavvertitamente rotto la sua collana di perle: sette di queste caddero in mare (Tirreno) dando origine ad altrettante meravigliose isole.

Quali sono le più family-friendly?

Di queste sette, è bene sapere subito prima di ogni pianificazione, che Montecristo, Gorgona e Giannutri non si prestano nella pratica a visite in famiglia. Questo per via delle stringenti regolamentazioni a protezione delle aree naturali che ne limitano fortemente gli accessi, oltre alla morfologia rocciosa e scoscesa e alla quasi totale assenza di servizi.

Tutt’altro discorso invece per l’Elba, Pianosa e il Giglio, che offrono molteplici opportunità di visita a misura di bambine e bambini, e sono ideali anche per programmare un’escursione di un giorno o un fine settimana, alla scoperta di magnifiche località immerse nel turchese del Tirreno. Capraia invece è una via di mezzo, vedremo perché…

Alla maniera di Magellano: circumnavigare l’Elba

Notoriamente raggiungibile via traghetto e aliscafo dal porto di Piombino, l’Elba propone nel periodo estivo un’originale opzione di approdo, che ai più piccoli piacerà tantissimo: la circumnavigazione a tappe dell’isola. Perfetta per vedere posti diversi dove magari tornare, l’anno successivo, per una villeggiatura più lunga.

Se si sta trascorrendo una vacanza sulla Costa degli Etruschi, un’idea per passare una giornata diversa dalla solita spiaggia, è imbarcarsi la mattina su una motonave in partenza da San Vincenzo (i biglietti si acquistano nella zona del porto) in direzione, come prima tappa di un itinerario di tre, Porto Azzurro, sul versante centro-orientale dell’Elba.

Questo tour è previsto in estate una volta alla settimana il sabato e, ad agosto, si aggiunge il lunedì. Il primo tratto di traversata dura due ore e mezza, ma voleranno: un po’ perché navigare è un’esperienza sempre esaltante (soprattutto per i bimbi che si sentono piccoli capitani coraggiosi, provare per credere…), e poi per lo splendido paesaggio marino intorno che riempie gli occhi di gioia.

Da ricordarsi prima di partire una bella scorta d’acqua, crema solare e cappellino, perché il sole della Toscana picchia duro.

montecristo

Porto Azzurro… davvero

Si tocca terra elbana a Porto Azzurro, il salotto dell’isola con il suo porto turistico. Appena sbarcati, si può ammirare sulla sommità del promontorio che domina il paese, l’imponente fortezza di San Giacomo (costruita nel Seicento dagli Spagnoli); invece, nell’immediato centro storico, l’ariosa piazza Matteotti è ideale per prendersi un caffè o un gelato e fare una passeggiatina.

Percorrendo poi il lungomare, ricco di locali, si arriva in poco tempo alla Pianotta, una spiaggetta di ciottoli bianchi molto nota e comoda, facilmente accessibile e perfetta per un primo tuffo. L’acqua è davvero azzurra e limpida con un bel fondale, lascerà un ottimo ricordo.

Poco più in là, a un chilometro dal centro, c’è la spiaggia più grande di Barbarossa, racchiusa in un piccolo golfo e formata da ghiaia scura e sabbia. È dotata di un’area attrezzata per il noleggio degli ombrelloni e di una zona libera, ed è frequentata sia da giovani che famiglie.

Marciana Marina, come in un film

Marciana Marina, nel nord-ovest dell’isola,  è carinissima: ha un nucleo antico, il Cotone, tutto da visitare, fatto di case storiche color pastello, cespugli di bouganville, profumo di salsedine e pittoresche barchette tirate in secca. E un panorama affascinante incorniciato dalle pendici del Monte Capanne. Per un momento di relax si nella spiaggia della Fenicia, al fondo della passeggiata e di fianco alla cinquecentesca Torre Pisana. Un lido lungo quasi 100 metri dotato di due stabilimenti balneari con lettini e ombrelloni, per chi vuole, e una zona libera al centro. Il fondale è cristallino e ricco di vita, ideale per lo snorkelling.

Portoferraio, ricco di storia

Portoferraio è il capoluogo dell’isola: approcciandosi alla Marina, è possibile ammirare l’incantevole Darsena Medicea con i bastioni del Forte Falcone e Forte Stella che si affacciano sul mare.

La cittadina è disseminata di vestigia storiche, anche perché fu residenza di Napoleone quando venne esiliato (i “cento giorni”) tra il 1814 e il 1815, per cui i luoghi da visitare sarebbero molti. Il consiglio è dirigersi direttamente alla scalinata che collega il centro a Villa dei Mulini, una delle due dimore napoleoniche (l’altra è Villa San Martino ma si trova fuori città).

La residenza, costruita da Gian Gastone de’ Medici nel 1724, è un museo nazionale che conserva cimeli, arredi e mobili dell’epoca e parte della biblioteca donata dall’imperatore.

Pirati (non) dei Caraibi: Pianosa

Isoletta di 10 chilometri quadrati, piatta da sembrare un fondale appena emerso, Pianosa ha un certo non so che simil-caraibico, oltre a essere stata (come altre località dell’Arcipelago toscano) sede di un inespugnabile penitenziario.

È raggiungibile con dei tour in motonave da Piombino e da Marina di Campo dell’Elba (con ritorno alla sera), per i quali è consigliabile acquistare i biglietti in anticipo. In aggiunta, è necessario il ticket per l’isola (gratuito fino a 12 anni) che consente l’accesso a non più di 250 persone al giorno.

Prima cosa da fare è il giro dell’antico borgo, unica zona di Pianosa visitabile senza guida autorizzata. Costruito dal 1870 in stile neogotico e disabitato dal 1968, il paese è oggi un luogo suggestivo dove la vegetazione ha preso il sopravvento.

Da non perdere il labirinto di catacombe lungo oltre un chilometro e realizzato (forse) da una comunità cristiana rifugiatasi lì per sfuggire alle persecuzioni di Diocleziano; e il Museo dell’Associazione per la Difesa dell’Isola di Pianosa che, nel fu ufficio postale, ha allestito una mostra permanente sulla vita isolana dai primi del Novecento.

Uno sfizio kids friendly? La visita guidata in carrozza (da prenotare su www.parcoarcipelago.info) per scoprire la natura e le bellezze dell’isola ad andamento lento.

Circondati da un mare limpido, non può mancare il momento del bagno a Cala Giovanna, sottile striscia di sabbia bianca, unica zona dove è consentita la balneazione. La spiaggia è adatta anche ai bimbi che non sanno ancora nuotare ed è ideale per chi ama fare snorkeling.

Buono a sapersi: Pianosa ha un unico punto di ristoro, ottimo ma, nel caso, meglio avere nello zaino una scortina di snack e bevande.

arcipelago toscano

Giglio, un giorno e… poi di più

Quella del Giglio è la seconda isola per dimensione dell’arcipelago toscano, dopo l’Elba. È una perla di 21 chilometri quadrati, fornita di servizi e strutture che la rendono una meta ideale per trascorrere delle rilassanti vacanze estive, ma si adatta perfettamente anche a minicrociere di una giornata. Ci sono infatti tour in motonave in partenza una volta alla settimana da San Vincenzo e dall’elbano Porto Azzurro, con una sosta di cinque ore.

Si sbarca a Giglio Porto, coloratissimo borgo di origine romana con le casette dei pescatori tutt’intorno, che ospita negozi, bar e ristoranti e può essere girato a piedi.

Da visitare è anche il caratteristico Giglio Castello che si trova però in altura. Chi non volesse percorrere a piedi i 5 chilometri che lo separano dal Porto, può prendere l’autobus di linea.

Per godere qualche ora dello splendido mare del Giglio, la spiaggia più comoda è quella delle Cannelle. È uno spettacolo: formata da una sottile lingua di sabbia finissima e bianca, si raggiunge a piedi, è dotata di uno stabilimento con noleggio di lettini e ombrellone e ha un fondale basso fino a diversi metri da riva, rendendola adatta anche ai più piccini. Unica pecca, può essere affollata.

Perciò chi preferisce un lido meno frequentato, la più piccola spiaggia delle Caldane è una stupenda baia con una zona libera e una parte attrezzata.

Capraia: wild per molti ma non per tutti

Paradiso selvaggio a nord dell’Elba, l’isola è facilmente raggiungibile nel periodo estivo con un tour in motonave con partenze fino a tre volte alla settimana da San Vincenzo, ma non è adatta a famiglie con bimbi piccoli. Va bene invece per ragazzine e ragazzini capaci a nuotare bene e allenati alle scarpinate.

Questo perché l’isola si visita sostanzialmente a piedi salendo per stradine in pietra e sentieri che portano a punti panoramici ideali per ammirare le aspre scogliere a picco sul Tirreno.

Anche fare il bagno non è immediato: non ci sono spiagge; è necessario prenotare al porto locale una gita in gommone per esplorare le smeraldine acque intorno all’isola, raggiungibili solo via mare. Ma il fascino dei luoghi ripaga le fatiche e regala gioia!

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