Per il paesaggio dell’amicizia, l’estate rappresenta un terremoto. Ci si trova spesso in ambienti nuovi, con persone nuove, mentre si creano nuove relazioni che si disfano in tempi brevissimi.
Le due settimane al mare passano veloci e gli amici della spiaggia vanno via con loro.
Ma nemmeno gli amici di scuola sono sempre così saldi. Secondo la psicologa Eileen Kennedy Moore, il 25% delle amicizie dell’età scolare non sopravvive all’estate.
È un bene o un male? Per alcuni ragazzi è l’occasione per rinnovarsi, ma per altri questi cambiamenti comportano sensazioni negative, come la percezione di essere rifiutati dai vecchi amici, la convinzione di non essere capaci a creare nuove amicizie o ancora il sentirsi poco popolari. Un ostacolo emotivo pesante.
Sul quotidiano statunitense The Washington Post, la giornalista e counselor Phyllis Fagel offre alcuni consigli per aiutare i ragazzi ad avere la giusta popolarità.
1 – Qualità vs status: sposta l’attenzione lontano dall’aspetto
Il primo passo è osservare i nostri comportamenti come genitori. Se dici frasi del tipo: “Sono fiero di te, perché sei bellissimo” oppure se sei il genitore che tiene il conto dei “mi piace” raccolti dai post dei figli, fermati un attimo pensare.
Stai correndo il rischio di crescere ragazzi ossessionati dallo status e bravi solo a curare l’immagine, quando è importante proprio l’opposto: la vita non è fatta solo dalle impressioni che gli altri hanno su di noi.
Prova a complimentarti con i figli per quello che portano nella vita degli amici. “Sono fiero di te perché fai sentire bene gli altri” è un buon esempio.
2 – Affronta (e accetta) il loro bisogno di popolarità
Quando i figli si sentono impopolari, offri loro maggior amore, riconosci le loro emozioni negative e condividi i tuoi valori. Puoi sempre convincerli che non è importante essere popolare, ma che bisogna cercare di capire perché ritengono che sia così importante.
”Chiedi cosa significa la parola amicizia. E come la popolarità cambierebbe la loro vita”.
3 – Aiutali a considerare ciò che possono controllare
In ogni comunità (di grandi o di piccini) ci sono alcuni fattori che determinano la popolarità.
Qualche volta è la forza fisica, qualche altra la bellezza oppure lo status dei genitori. Concentrarsi sui fattori esterni non fa bene, porta solo tristezza e depressione.
I ragazzi vanno aiutati a spostare l’attenzione verso fattori controllabili, come per esempio la gentilezza, la disponibilità e la generosità.
4 – Fare la prima mossa
Tua figlia si lamenta che si sente ignorata dalle amiche o che a pranzo si trova spesso a mangiare da sola? Insegnale a fare la prima mossa. Incoraggiala a invitare una nuova arrivata in classe a pranzo. Spiegale che può individuare, anche lei, qualcuno che si sente solo. Spingila a stare vicino a qualcuno più piccolo.
Aiutare i bambini a trascendere da se stessi, non solo dà più fiducia, ma potenzia il carattere.
5 – Gira e gira: guardati intorno
Chi non trova amicizie a scuola, potrebbe trovarle a un corso di teatro o nella squadra sportiva, nel palazzo accanto o ai giardini. Incoraggiamo sempre i bambini a invitare i loro nuovi amici a casa e instauriamo anche noi un rapporto positivo con gli altri genitori.
6 – Amici per sempre? Anche no
Chi da piccolo è cresciuto in una famiglia che ha traslocato, magari cambiando città per motivi di lavoro, ha imparato una cosa: le amicizie non devono per forza durare all’infinito.
Ogni nuovo ambiente porta nuove amicizie.
E se tutto questo non basta a motivare un figlio che soffre per la poca popolarità, esplora un po’ la tua infanzia e racconta delle tue amicizie, delle loro bellezze e difficoltà. Non gli darà solo consolazione, gli darà fiducia e calore. Quello che cerca.