Creature mitiche, talora definite fantastiche, vivono in mezzo alla natura, nei boschi e nei laghi. Possiamo raccontare ai bambini le loro storie bellissime degli animali leggendari, e andare a cercarli, armati di binocolo, lente di ingrandimento, picnic e giacca e vento
Bennie
Il mostro del Lago di Garda appare ai turisti da 20 anni
Il mistero di Bennie continua ad appassionare, perché si sono susseguiti ben quindici avvistamenti del mostro del Lago di Garda, a partire dal Duemila. La storia racconta che un mostro viva nelle acque del lago da secoli. Ha le forme di serpente, la testa di balena ed è lungo 15 metri (ma continua a crescere). È timido e riservato, appare ogni tanto ai turisti.
Qualcuno ha pensato che Bennie fosse stato catturato, quando nel 2019 è stato pescato nel Lago di Garda un pesce siluro che pesava più di 100 chilogrammi. Ma noi sappiamo che non è vero e tifiamo perché nessuno lo prenda mai!
Il Dahu
Lo stranissimo abitante delle Valli Valdesi del Piemonte
Il dahu è un animale leggendario che vive in montagna, dalle Alpi ai Pirenei. Assomiglia a uno stambecco, ma ha le gambe asimmetriche: quelle di destra sono più lunghe di quelle di sinistra (o viceversa) per muoversi meglio sui ripidi pendii. Si nutre di bacche di ginepro, depone le uova e tiene i cuccioli nel marsupio fino a 15 anni.
A seconda della lunghezza delle gambe, il Dahu è levogiro o destrogiro, motivo per cui è costretto a camminare sempre dritto, girando intorno alla montagna nello stesso verso. La tradizione illustra un sistema facile per catturare un Dahu: è sufficiente sorprenderlo alle spalle, meglio se di notte e in compagnia di una ragazza. Urlando ad alta voce il suo nome, l’animale, curioso di natura, si girerà a guardare e – trovandosi improvvisamente con le zampe più corte sul lato della valle – cadrà senza riuscire a rialzarsi.
Il Dahu si sta estinguendo a causa del turismo di massa: si è girato troppe volte a guardare l’uomo, per curiosità o paura. Gli ultimi avvistamenti sono stati nelle Valli Valdesi, in Piemonte.
Pegaso e gli unicorni
Avvistati sui Monti Sibillini, nelle Marche
Il più bello degli animali leggendari si trova in Grecia, dove vive libero e selvaggio. Il magnifico cavallo alato, Pegaso, è stato avvicinato da un solo uomo, l’eroe Bellerofonte, che lo addomesticò usando le briglie d’oro donategli dalla dea Atena. Alcuni rarissimi esemplari vivono nelle foreste vicino ai corsi d’acqua, perché quando colpiscono il terreno con gli zoccoli, fanno sgorgare nuove fonti. Fino al mese di gennaio lo possiamo intravedere nel cielo, nella costellazione che porta il suo nome.
Più facile è incontrare un unicorno. Come Pegaso, questo magico cavallo bianco dal corno dritto e avvolto a spirale, vive nei boschi vicino ai corsi d’acqua. Molto docile e sensibile, si fa toccare solo da persone pure e dai bambini. Gli ultimi avvistamenti sono avvenuti sui Monti Sibillini, nelle Marche, dove una fototrappola li ha anche ripresi.
Il mirmicoleone
Vive nei prati, in tutta Italia
Attenti quando camminate! Potreste inciampare in un mirmicoleone, un animale leggendario stranissimo, che nella parte anteriore è un leone e nella parte posteriore una formica. Può essere gigante o molto piccolo, ma fa sempre una cosa: si nasconde e tende l’agguato alla sua preda, proprio come fa il leone. A volte va a caccia di minuscole formiche che sollevano con le pinze i chicchi di grano, a volte punta ad animaletti più grandi, come i bambini cattivi che distruggono i formicai. Se vedete una fila di formiche, controllate con la lente di ingrandimento, potreste vederne uno piccino.
Lupi Mannari
Qualche innocuo esemplare si trova sull’Appennino Tosco-Emiliano
Non confondete il Lupo Mannaro con il Licantropo. Il primo si trasforma contro la propria volontà, mentre il licantropo può farlo ogni volta che lo desidera e senza perdere la ragione.
La tradizione dell’uomo lupo è vecchia come la storia del mondo: ne parlavano già gli Antichi Egizi. Il grande condottiere Gengis Khan discendeva da un lupo grigio e gli indiani d’America della tribù dei Pawnee erano imparentati con i lupi.
Non c’è da avere paura, sono affamati ma abbastanza innocui. Ed è una fortuna, perché i lupi mannari, come i vampiri, sono dappertutto. Per non essere sbranati basta dar loro da mangiare: la tradizione dice quattro etti di carne.
Nel 1437 se ne vide uno a Forlì, in Emilia-Romagna, dove la presenza del lupo è storicamente attestata. Vive anche sulle colline riminesi, oppure sull’altro versante dell’Appennino, tra la Lunigiana e la Garfagnana.
L’Orso M49
Rinchiuso al Centro Casteller di Trento, in attesa di una nuova destinazione
M49 è la sigla con cui viene identificato il mitico orso del Trentino, purtroppo nuovamente in gabbia. Catturato, per la seconda volta, dagli uomini della Guardia Forestale agli inizi di settembre, era fuggito una volta scavalcando la rete di contenimento e una seconda buttando giù la recinzione, incurante dell’elettrificazione.
Ha vissuto nascosto nella foresta, liberandosi del radiocollare per far perdere le sue tracce. Schivo e silenzioso, è stato riportato in gabbia quando pesava solo 182 chilogrammi, quaranta in meno di quando era scappato.
M49 è un simbolo di libertà che oggi vive tristemente rinchiuso nel Centro Casteller di Trento, in attesa di un parco europeo disposto ad accoglierlo. Non mangia e dà segni di stress. Ricordiamo che non ha mai aggredito gli esseri umani. Ha fatto però qualche danno, visitando alpeggi, baite e rifugi e mangiando ciò che trovava all’interno. Si è scolato anche un litretto di olio.
La fanciulla cigno
Migra dalle terre fredde a quelle più miti.
Ultimi avvistamenti in Puglia
Se credete che il Lago dei Cigni sia solo un balletto, sbagliate! La fanciulla cigno esiste davvero, è coperta di piume candide e ha ali che arrivano a misurare 2,5 metri. Come i cigni è erbivora e inoffensiva per l’uomo; può diventare aggressiva soltanto se deve difendere se stessa o il suo territorio, oppure se percepisce intenzioni ostili.
Originaria dei paesi freddi (dalla Francia alla Svezia, passando per Danimarca e Russia) è arrivata in Italia migrando alla ricerca di un clima più mite dove svernare. Proprio come il cigno reale selvatico, vive nelle zone umide, ricche di vegetazione, con baie tranquille e canneti. Rarissima è la versione nera.
Una fanciulla cigno è stata fotografata sul litorale di Ugento, in Puglia, ma l’avvistamento è dubbio.