Ci vogliono coraggio e un pizzico di incoscienza per aprire una Partita IVA: per gestirla e farla rendere servono Autonomia, Padronanza e Scopo
Di Alessandro Martini
È appena iniziata l’estate quando al vivace bambino è stata regalata la sua prima bicicletta per il suo quinto compleanno. Si tratta di una Graziella color verde inglese, con una cerniera sul telaio per piegarla a metà, il sellino in cuoio, il manubrio cromato. Una vera bicicletta!
Anche se di dimensioni ridotte per il bambino la bici è tutt’altro che piccola, così si ingegna per salirci e si prodiga, dopo aver ricevuto una mano e due dritte dal padre, per cominciare a pedalare. La sua pista è un tratto di strada pianeggiante, ben asfaltata, di fronte ai garage di un gruppo di seconde case che guardano un’imponente montagna.
Dopo le prime pedalate mosse nel fine settimana, il bimbo si guadagna presto la fiducia dei genitori e nei giorni successivi va in bici nella strada davanti ai garage in compagnia esclusivamente di qualche altro bambino. Dopo guardia e ladri, la bicicletta è diventato il suo gioco preferito!
Paura di cadere
Dopo qualche settimana, la zia e il cugino vengono in visita. Il cugino, che ha 5 anni di più, per il bimbo è l’equivalente di un fratello maggiore da cui si può solo prendere esempio: un vero e proprio mito. “Guarda cosa so fare con la bici cugino!”, esclama mentre si impegna a pedalare fortissimo davanti ai soliti garage, a frenare al limite per fare un’inversione a U e tornare indietro più veloce. Dopo aver dato il meglio di sé chiede un giudizio al cugino il quale, dall’alto dei suoi quasi 10 anni, si limita a dire: “Tu non sai andare in bicicletta: hai ancora le rotelle!”. La bicicletta nei giorni successivi esce più dal garage.
Il papà lo sprona a tornare in sella dopo avergli piegato leggermente verso l’alto le rotelle. Il bimbo prova di nuovo, ma non è contento: la bici traballa, non si sente stabile e nelle inversioni a U ha paura di cadere. Sebbene non gli piaccia più come prima, continua a pedalare e il divertimento ora sta nel sentirsi sbalzare via nelle inversioni a U. Nel percorso posiziona alcuni mucchietti di pigne per fare una sorta di slalom tra loro e poter ballare maggiormente. A forza di curve e inversioni le rotelle si piegano progressivamente, a tal punto da risultare sollevate da terra di una buona spanna.
Coraggio e un pizzico di incoscienza
Ma un giorno avviene qualcosa di meraviglioso e, come per magia, nel passare da una rotella all’altra il bimbo si accorge che per diverse pedalate nessuna rotella appoggia sull’asfalto. Non ci può credere, urla di gioia! Racconta al padre dei suoi progressi e gli chiede di togliere le rotelle. L’indomani senza rotelle ha paura e per partire ci vuole una spinta del papà, ma dopo un po’ di tentativi il gioco è fatto! Sul finire di quella stessa estate, il cugino-fratello maggiore passa nuovamente a far visita e il bimbo lo invita a sedersi sulla coda della bicicletta per trasportarlo e dimostrargli la sua bravura. Ci riesce per un lungo pezzo, ma dopo aver preso eccessiva velocità in un tratto di leggera discesa la bici si scompone e cadono insieme ammucchiandosi uno sopra l’altro, tra sangue e sbucciature, e un sacco di risate: “ninoo, ninoo, ninoo!”. Quella Graziella venne sfruttata talmente tanto e in modi così variegati che alla fine cedettero i punti di saldatura della cerniera per piegarla.
Ci vuole coraggio e un pizzico di incoscienza per aprire una Partita IVA.
Per gestirla e soprattutto per farla rendere servono Autonomia, Padronanza e Scopo.
Maggiore libertà, con responsabilità
L’autonomia è l’essenza della Partita IVA: significa essere liberi di organizzare la propria impresa o la propria professione come meglio si crede, ma questa libertà comporta un livello di responsabilità superiore rispetto ad altri lavori inquadrati nell’ambito di organizzazioni o strutture più articolate.
La padronanza è riferita all’attività. Si dice lavoratore autonomo colui che esercita la propria attività con professionalità e abitualità seppur non in esclusiva. È necessario acquisire competenze e automatismi che dovranno continuamente essere aggiornati e migliorati per essere competitivi sul mercato e possibilmente riuscire a dominare il progresso sociale e tecnologico senza subirlo.
Lo scopo di una Partita IVA non può limitarsi all’aspettativa di conseguire un buon reddito perché è facile che questa aspettativa possa venire disattesa soprattutto nei primi anni di attività.