Scocca alle 19, tra l’arrivo a casa e l’ora di cena. E’ l’ora avvelentata in cui volentieri prendereste (o somministrereste) arsenico. Ecco quattro consigli per sopravvivere all’arrivo dell’Arsenic Hour
Il telefono e Whatsapp suonano contemporaneamente. Mollate gli zucchini per zittirne uno, mentre il primo dei bambini si para davanti strillando che non trova il costume da tartaruga ninja e l’altro vi dice che non ha più fogli da disegno. Il cane uggiola perché deve fare pipí e nel frattempo gli zucchini sono bruciati.
Ore 19. Quel momento della giornata in cui si torna dal lavoro, si è stanchi, si deve preparare la cena e i bambini sono affamati e nervosi.
Prima dell’ora di cena
In Inghilterra la chiamano “arsenic hour”, l’ora avvelenata in cui volentieri prendereste (o somministrereste) arsenico. Cosa succede in questo delicato periodo di transizione fra l’arrivo a casa e il momento in cui è pronta la cena?
Innanzitutto i livelli dello zucchero nel sangue sono al minimo. In secondo luogo i bambini sono stanchissimi e nervosi. E non sono i soli. Dopo un’intera giornata all’asilo o a scuola, il piccolo – che si è impegnato a imparare e crescere tutto il giorno – si rilassa, alla ricerca di conforto e coccole. Vorrebbe genitori disposti ad ascoltarlo e a esserci. E avrebbe pure ragione, peccato però che anche noi siamo stanchi e stressati e desideriamo sprofondare nel divano aspettando l’allegra scampanellata che annuncia l’arrivo del sushi. Come fare? Ecco quattro consigli pratici per sopravvivere all’arsenic hour.
Quattro consigli per uscirne vivi
- SEMPLIFICARE. Varcata la porta di casa preparate uno snack veloce e sano che proponga olive, spicchi di mela, uvetta, bastoncini di formaggio, carote, pomodorini o noci. Magari organizzate una aperimerenda, una via di mezzo tra una merenda e una cena semplice, da preparare in massimo 20 minuti! Chiudere il capitolo cena prima possibile vi farà felicemente scivolare verso l’ora in cui i bambini vanno a nanna. Che è il prossimo capitolo del “e-vissero-felici-e-contenti”.
- VICINANZA. Regalatevi qualche momento senza cellulare e mail. Chiedete ai bambini di raccontarvi la loro giornata e ascoltateli. State insieme in cucina mentre preparate la cena e proponete loro di disegnare quello che hanno fatto o di preparare tavola. Troppo piccoli per concentrarsi su un disegno? Giocate con loro: tre minuti di solletico, canzoncine o inseguimenti a quattro zampe possono regalarvi bambini più collaborativi e che hanno smaltito le tensioni della giornata con una risata liberatoria!
- RIDURRE GLI STIMOLI. Un bagno caldo, luci soffuse e musica rilassante. Cinque minuti di bacetti abbracciati sul divano. Dopo una lunga giornata la televisione – davanti alla quale saremmo tentati di parcheggiarli – tampona le tensioni, ma non aiuta la connessione e la comunicazione fra i membri della famiglia.
- SODDISFAZIONE. Respirate profondo. Ripetete tra voi il mantra: “sono un bravo genitore”. E credeteci: l’ora di cena è quasi passata e voi state facendo un ottimo lavoro!