Al Castello di Miradolo va ad inaugurare il 6 aprile “Informale. Da Burri a Dubuffet, da Jorn a Fontana” il nuovo progetto espositivo della Fondazione Cosso dedicato al tema dell’informale nell’arte internazionale.
Immaginate un castello ottocentesco immerso in un poetico parco all’inglese, con più di 1700 alberi e un grande prato centrale.
La meta perfetta per le prime giornate fuori porta di primavera, in un’atmosfera spensierata di bellezza e incanto che piace a grandi e piccini.
Siamo a San Secondo di Pinerolo e il castello è quello, davvero bellissimo, di Miradolo.
La mostra al Castello di Miradolo
Per questa importante mostra, curata da Francesco Poli, il progetto artistico Avant-dernière pensée di Roberto Galimberti dedica una inedita installazione sonora.
E poi c’è il preferito dai bambini, lo speciale percorso didattico Da un metro in giù che si conferma come novità nel panorama espositivo.
I visitatori di ogni età trovano, nelle sale, spunti di approfondimento e di gioco, in continuità con lo spirito che anima le opere. Sono poi invitati ad adottare lo “sguardo di un bambino”: mettere alla prova i cinque sensi e liberare la curiosità.
Integrano l’esperienza di scoperta una sala didattica e un piccolo libro. Ha giochi e approfondimenti e dialoga con l’allestimento – disponibile presso la biglietteria.
Dal 6 aprile al 14 luglio, sono oltre 60 le opere in mostra dei grandi protagonisti dell’informale, che accompagnano il visitatore tra dipinti, disegni e sculture.
Un percorso suggestivo attraverso le riflessioni artistiche nate dopo il secondo conflitto mondiale. Tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta gesto e materia divengono protagonisti di una nuova visione del mondo.
Meraviglie da un metro in giù
Lo speciale percorso didattico Da un metro in giù si conferma come novità nel panorama espositivo: nato per suggerire al pubblico differenti prospettive di fruizione dell’opera d’arte e degli spazi museali, rivoluziona la relazione con l’oggetto esposto e con il suo contesto.
Integrano l’esperienza di scoperta una sala didattica e un piccolo libro con ulteriori giochi e approfondimenti che dialoga con l’allestimento ed è disponibile presso la biglietteria.
In occasione della mostra “Informale. Da Burri a Dubuffet, da Jorn a Fontana” è stato realizzato un catalogo, a cura di Francesco Poli e Paola Gribaudo, edito da Gliori Editori.
Il visitatore può richiedere il servizio di audio guida per la visita della mostra, realizzato con i contributi del curatore Francesco Poli.
Primavera al parco tra picnic e cacce al tesoro
Dal 21 marzo si rinnova il programma primaverile delle attività proposte dalla Fondazione Cosso, nell’ambito del progetto “Invito al Parco”.
Nuove visite guidate a tema, incontri di approfondimento e presentazioni di libri, cinema nel Parco, picnic e tanto altro, per sperimentare nuove occasioni di scoperta della natura e vicinanza ad essa.
Il parco del castello è meraviglioso per l’esplorazione dei piccini, tra alberi secolari.
“Informale. Da Burri a Dubuffet, da Jorn a Fontana”
Il percorso espositivo si sviluppa attraverso 12 sale, in cui sono esposte opere che documentano le ricerche informali in Europa, quelle dell’espressionismo astratto americano e quelle in Giappone.
Per ciò che riguarda il contesto europeo si va dai protagonisti attivi a Parigi, come Dubuffet, Fautrier, Mathieu, De Staël, Hartung, Van Velde, Tàpies, Vieira da Silva, agli esponenti del Gruppo Cobra, come Jorn, Appel e Alechinsky, fino ai principali esponenti italiani, tra cui Fontana, Burri, Capogrossi, Vedova, Turcato, Moreni, Morlotti, Tancredi e Novelli.
Un focus speciale è dedicato alla vitale scena artistica torinese degli anni Cinquanta e Sessanta attraverso la presentazione di opere di Spazzapan, Gribaudo, Gallizio, Merz, Garelli, Ruggeri, Galvano e Carol Rama.
L’espressionismo astratto americano è ben rappresentato da notevoli dipinti di Gorky, Hofmann, Tobey, Bluhm e Sam Francis.
E infine, di particolare interesse, sono gli artisti informali giapponesi, dal Maestro del Gutai Motonaga ad altri esponenti informali come Onishi, Imai, Domoto e Teshigahara, che il critico Michel Tapié aveva presentato in mostra a Torino.
Dal 6 aprile al 14 luglio. Apertura al pubblico: 6 aprile, ore 15. Orari: venerdì, sabato, domenica, lunedì: ore 10 – 18.30.
Tutti i giorni possibilità di visita su prenotazione allo 0121 502761, prenotazioni@fondazionecosso.it.
Costo: intero 12 euro, ridotto gruppi e convenzionati 10 euro, ridotto 6/14 anni 5 euro, gratuito bambini fino a 6 anni e possessori Carta Abbonamento Musei. Speciali tariffe per i visitatori della mostra + parco.
Installazione sonora tra armonie, suoni e linee vocali
In occasione della mostra, Avant-dernière pensée propone al pubblico una propria riflessione musicale sul tema dell’informale attraverso un’inedita installazione sonora che accompagna la visita.
Le opere esposte trovano un ideale controcanto nelle armonie, nei suoni, nei rumori, nelle linee vocali e strumentali di tre autori che, tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, hanno sperimentato, ciascuno con il proprio linguaggio, la materia sonora.
Dialogano tra loro le esperienze musicali di Dubuffet, un’esplorazione curiosa delle possibilità della registrazione, Miles Davis, in Kind of blue, uno dei dischi capitali nell’evoluzione del linguaggio del jazz, e la voce di Cathy Berberian nelle Folk Songs di Luciano Berio, tra melodie antiche da ogni parte del mondo e sonorità nuove.
Per l’ingresso al parco: fino al 6 aprile aperto ogni giorno, su prenotazione, allo 0121 502761, prenotazioni@fondazionecosso.it. Dal 6 aprile al 14 luglio, in occasione della mostra: venerdì, sabato, domenica, lunedì: ore 10 – 18.30.
Costo comprensivo dell’audio racconto stagionale in cuffia e della mappa: intero 10 euro, ridotto gruppi e convenzionati 8 euro, ridotto 6/14 anni 5 euro, gratuito bambini fino a 6 anni. Speciali tariffe per i visitatori della mostra + parco.
Articolo in collaborazione con Fondazione Cosso