Non tutti i giocattoli sono sicuri: assenza di normativa CE, rischio di soffocamento, luci Led troppo intense e altre anomalie
Poco prima dello scorso Natale, la DGCCRF – ente governativo che si occupa della tutela del consumatore – ha pubblicato i risultati dell’analisi di controllo qualità dei giocattoli commercializzati in Francia nel 2019.
I risultati non sono confortanti: su 760 giocattoli analizzati in laboratorio infatti, il 16% si è rivelato pericoloso.
Giocattoli di ogni genere che sono a rischio di ritiro dal mercato per diversi motivi: piccole parti che si staccano e possono essere ingerite, o l’accessibilità delle temute “pile-bottone”, monopattini o tricicli a rischio di caduta.
Invisibili ma ugualmente pericolosi sono giochi che contengono sostanze chimiche (come coloranti, plastiche ecc) e costumi per il travestimento che possono essere in tessuti altamente infiammabili.
Una problematica “minore” riguarda i prodotti che non hanno richiesto la certificazione CE, che è obbligatoria, quelli che non hanno istruzioni per l’uso adeguate o che segnalano il limite d’età 0-3 per giochi evidentemente destinati bambini più grandi.
Il report europeo 2019
Secondo il report Safety Products 2019 della Commissione Europea, nel 2019 in Europa ci sono state 4.477 segnalazioni di prodotti non-alimentari effettuate dai cittadini.
Tali prodotti vengono quindi sottoposti a test appositi per verificarne l’effettiva pericolosità o la trasgressione delle norme comunitarie.
Al primo posto tra le categorie più segnalate ci sono proprio i giocattoli (29%), seguiti dai veicoli a motore (23%) e dall’abbigliamento (8%). Seguono i cosmetici, gli articoli di puericultura, le attrezzature, i dispositivi elettrici, i gioielli e le sostanze chimiche (al primo posto in Italia).
Danni alle persone o all’ambiente
Ferite, lesioni o fratture sono i danni più frequenti che possono essere causati dagli oggetti in commercio non a norma.
Numerosi anche gli effetti nocivi derivanti dal contatto con componenti chimici; seguono i rischi di soffocamento, ustione o scossa elettrica.
Il report non considera solo i danni alle persone ma anche all’ambiente: per questo motivo vengono messi “in causa” anche i prodotti che producono emissioni o sono fabbricati in materiali nocivi.
Nel campo dei giocattoli i cattivoni sono quelli morbidi o “gommosi” tipo slime-toys.
I prodotti che hanno ricevuto più segnalazioni in Europa sono elencati sul catalogo Virtuale del portale Safety Products.
Tra questi troviamo giochi amati dai nostri bambini come i ragnetti di plastica, i palloncini LED, e pure le paperelle per i bagnetto ad alto contenuto di DEHP.
“Denunciare” le anomalie
Il portale Safety Gates – Alert System for dangerous non food products, è un portale creato dalla Commissione Europea a servizio dei consumatori.
Al suo interno c’è il Rapid Alert System con cui tutti i cittadini europei possono segnalare giocattoli o altri prodotti che ritengono pericolosi, non a norma o non adatti all’età indicata.
Le segnalazioni vengono fatte direttamente all’ufficio di competenza del proprio paese di residenza.
Le autorità competenti valutano per ogni caso se effettuare o meno eventuali follow up della segnalazione.
In Francia, il risultato di tali controlli ha portato alla distruzione di 117.000 giocattoli. Altri 86.000 sono stati “messi a norma” e recuperati grazie alla creazione di un’etichetta corretta, istruzioni adeguate o sostituzione di alcune parti.
Tra i giocattoli che sono stati più spesso mandati al macero: la pittura con le dita, gli slime, i peluches, i travestimenti, i trucchi e le bambole.