Baby monitor: una guida alla scelta

da | 16 Nov, 2019 | Lifestyle

Diventare genitore è un impegno stressante. Un baby monitor aiuta a ridurre l’ansia e rende la vita più facile. Cinque consigli per scegliere bene

Un baby monitor è una telecamera che si mette nella cameretta dei bambini per tenerli sotto controllo mentre dormono o giocano. Quando c’è un neonato o un bimbo molto piccolo, questo strumento è prezioso perché dà serenità ai genitori e permette di ritagliarsi un po’ di tempo da dedicare agli impegni quotidiani.

Il baby monitor è composto da due parti: una telecamera che va piazzata nella camera dei bambini e un ricevitore che sta vicino al genitore. 

La spesa oscilla fra i 75 e i 170 euro, a seconda del modello. Se avete deciso di comprare un baby monitor, ecco i consigli per scegliere quello giusto.

Baby Monitor quale scegliere

Telecamera e visione notturna

La telecamera va posizionata nella stanza del bambino ed è normalmente attaccata alla corrente elettrica. Esistono anche modelli a batteria, ma vanno ricaricati spesso.

Finché il bimbo è piccolo e sta nella culla non serve spostare la telecamera. Quando il bimbo cresce e si addormenta sul passeggino o sul divano, può essere utile cambiarle posizione o angolazione.

La telecamera si appoggia a un mobile o si appende al muro, anche se una buona soluzione per sorreggerla e orientarla meglio è acquistare separatamente un braccio direzionabile di quelli che si usano per sostenere cellulari e tablet.

Le telecamere migliori sono motorizzate e hanno la funzione auto-follow, cioè la capacità di seguire automaticamente i movimenti del bambino, ruotando orizzontalmente e (almeno in parte) verticalmente. I modelli senza auto-follow spesso fanno scattare un allarme quando il bimbo esce dalla portata della telecamera.

Per la visione notturna ormai è standard la telecamera a infrarossi, che si deve attivare automaticamente quando la stanza è al buio.

Ricevitore e schermo 

Più è grande è il monitor del ricevitore, meno si diventa ciechi a guardarlo. Meglio scegliere un display LCD a colori da 3 o 3,5 pollici, con una buona risoluzione.

Alcuni modelli di baby monitor non hanno il ricevitore e si collegano direttamente allo smartphone o al tablet: è una buona scelta, ma il ricevitore dedicato rende più facile il controllo.

Il ricevitore si sposta e cade facilmente, quindi deve essere fatto con materiali robusti. Se si rompe è difficile trovare il ricambio e bisogna cambiare tutto il sistema di baby monitor.

Portata e batteria

La portata indica la distanza massima a cui possono trovarsi la telecamera e il ricevitore. Un valore di 300 metri permette di coprire un appartamento e le vicinanze (per esempio il giardino), anche se i muri spessi riducono la portata. I due strumenti comunicano direttamente tra loro e non è necessaria la connettività wi-fi, a meno di non acquistare un modello senza ricevitore, con controllo da smartphone.

La maggior parte degli apparecchi lavora sulla banda dei 2.4 GHz, la stessa del router wi-fi. Se trovate la sigla FHSS significa che viene usata anche una tecnica di trasmissione radio che aumenta la larghezza di banda del segnale.

Un problema abbastanza diffuso sono le interferenze: router, ricevitori e amplificatori del wi-fi possono interferire con il segnale del baby monitor. Ogni abitazione è un caso unico e l’unica verifica possibile è quella empirica, cioè portare a casa il baby monitor e trovare i luoghi dove riceve meglio, spostando eventuali ostacoli. 

L’autonomia indica la durata della batteria del ricevitore, che rimane acceso solo quando il bambino dorme o è in camera sua. Una durata di 7 – 10 ore permette di usare l’apparecchio per buona parte del giorno prima di doverlo ricaricare. 

Audio, voce e ninna nanna

Oltre alla trasmissione delle immagini, è importante che il baby monitor trasmetta bene i suoni, per ascoltare i piccoli rumori emessi dal bambino. Tuttavia una sensibilità eccessiva può provocare un continuo stato di allarme e, per evitare di saltare in piedi al più piccolo vagito, è meglio scegliere un modello che permetta di regolare la sensibilità del microfono.

La maggior parte degli apparecchi permette una comunicazione bidirezionale (la funzione interfono o “comunicazione a due vie”) così da parlare al bambino a distanza per rasserenarlo con il suono della voce. Tenete presente che la vostra voce nell’interfono può risultare yujh

Alcuni sistemi hanno anche altre funzioni “ninna nanna” che riproduce le melodie preferite per conciliare il sonno del bimbo.

Alcuni sistemi hanno anche un termometro che rileva la temperatura nella stanza del bambino. 

Il baby monitor è pericoloso?

La risposta breve è: no, non è pericoloso, anche se emette radiazioni elettromagnetiche persino quando è spento (fonte:  Istituto Superiore di Sanità). Tanti apparati, come la Tv o lo smartphone, emettono le stesse radiazioni e al momento non ci sono evidenze scientifiche che siano dannose.

L’argomento è tuttavia controverso. Alcuni studi obiettano che le radiazioni potrebbero fare male al cervello dei bambini perché questo è più sensibile, le ossa del cranio sono più sottili e la dimensione relativa è più piccola.

Nel dubbio, è consigliato posizionare la telecamera non troppo vicina alla culla, almeno a un metro di distanza dalla testolina del bambino. 

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