Babysitter minorenne: si può?

da | 16 Nov, 2020 | Lifestyle, Soldi e Diritti

È legale affidare la cura dei bambini a un/una babysitter minorenne?

Mai come ora il babysitting è al centro del dibattito. Con i nonni giustamente timorosi di ammalarsi e la difficoltà di organizzare l’ospitalità degli amichetti all’uscita da scuola, è più difficile trovare chi si prenda cura dei bambini quando c’è bisogno di soddisfare gli impegni di lavoro o il desiderio di rompere la routine con una serata di coppia.

Mai come ora ci sono studenti e giovani lavoratori che si offrono per guadagnare qualche soldo e arricchire il proprio curriculum senza impegnare una quantità eccessiva di ore. Nipoti e nipotine sono disponibili a guardare i bambini dopo la scuola. Ma è legalmente possibile affidare a un minorenne la cura dei propri figli?

Solo in alcuni casi

Il Codice Civile fissa, già all’articolo 2, un principio noto e fondamentale: la capacità di stipulare atti giuridici si acquista al compimento del diciottesimo anno. 

Per quanto riguarda i contratti di lavoro, tuttavia, l’età minima è più bassa: si può cominciare a lavorare già a quindici anni (art. 3, l. 17 ottobre 1967 n. 977), ma soltanto per svolgere attività di carattere culturale, artistico, pubblicitario, sportivo e nel mondo dello spettacolo, previo assenso scritto dei genitori e autorizzazione dell’ispettorato territoriale del lavoro. 

Al di sopra dei 15 anni, ragazze e ragazzi possono essere assunti per una più ampia gamma di lavori, a patto di avere assolto 10 anni di obbligo scolastico e dopo essersi sottoposti a una visita medica. 

Mai di notte o la domenica

Una volta assunto, il minorenne non può lavorare di notte: la Cassazione ha stabilito un periodo di riposo tra le 22 e le 6 o tra le 23 e le 7. È un aspetto da valutare se si vuole la babysitter per passare il weekend fuori casa, la notte in discoteca o tirare tardi in un ristorante elegante.

I lavoratori minorenni non possono lavorare per più di quattro ore e mezza consecutive. Trascorso questo periodo, spetta loro un’ora di pausa. Inoltre, il riposo settimanale deve essere di almeno due giorni su sette, di cui uno necessariamente di domenica. 

Il babysitting rientra a pieno titolo tra le attività praticabili anche prima del raggiungimento della maggiore età: non prevede contatto con sostanze tossiche o nocive, né con strumenti pericolosi, tutte mansioni precluse ai minorenni. 

La legge stabilisce un limite anche riguardo ai rumori: i lavoratori under 18 non devono essere esposti a più di 87 decibel. Potete però stare tranquilli: per quanto il pianto di un bambino possa incidere sui timpani, in media non supera i 70 decibel. 

La conclusione? Se il minorenne che si propone di sorvegliare i vostri bambini ha più di 15 anni, ha adempiuto agli obblighi scolastici e vi sembra fidato e disponibile, potete legalmente assumerlo per badare ai vostri figli, anche se non ha ancora l’età per votare o guidare. 

Leggi anche –> Mettere in regola la babysitter: i consigli dell’avvocato

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