Bar Papà: i papà blogger si mettono “in cammino”

da | 14 Mar, 2021 | Lifestyle, Persone

La prima community italiana di papà blogger ci racconta cosa vuol dire fare cultura della paternità. Tra le tante iniziative, c’è un bellissimo progetto per la primavera

Scambiare quattro chiacchiere tra una birra e un biberon, al bancone della rete, per confrontarsi e provare a declinare in modo diverso il proprio essere genitori. È quello che fanno i papà di Bar Papà, la prima community italiana di papà blogger. Nata un anno e mezzo fa, ha raccolto intorno a sé una cinquantina di papà che usano Internet e i social per raccontare la propria esperienza di paternità. 

Bar Papà è nato dall’esigenza di fare rete, scambiare idee e racconti e chiedere aiuto”, spiega il fondatore della community, Patrizio Cossa, attore teatrale, scrittore e papà di Selina. “Abbiamo voluto creare un luogo nel quale incontrarci. E quale poteva essere se non un bar, anche se virtuale? Un posto nel quale puoi passare, bere qualcosa e fare quattro chiacchiere”. 

Ma chi sono questi papà social? “Ci sono i papà single, i papà di gemelli, i papà con bimbi con disabilità e molti altri, ognuno con la propria storia: semplicemente papà”. L’obiettivo, sottolinea Patrizio, è fare cultura della paternità. “Per la prima volta nella storia noi papà possiamo essere tali anche a livello sociale, senza più rimanere fuori dalla crescita dei figli“. 

Non chiamateli, però, “mammi”: “È svilente, per le donne prima di tutto, perché ribadisce l’idea che siano loro a doversi occupare dei figli. Ma è svilente anche per noi, che vogliamo esserci. Non siamo certamente dei supereroi solamente perché cambiamo i pannolini – sottolinea Patrizio – facciamo solo il nostro: i papà.

Il Bar serve anche a questo, a non sentirci soli nella genitorialità, dove le emozioni fanno da padrone. Noi uomini siamo penalizzati, cresciuti con il messaggio che un maschietto non piange. Ecco, il nostro obiettivo è trasmettere ai nostri figli un cambiamento”.

Papà in cammino 

Tra le numerose iniziative promosse dai papà blogger c’è la Fiera dei papà, lo Sportello legale e psicologico di orientamento per i papà separati, c’è “Il cammino dei papà”, un viaggio sulla via Francigena che, Covid permettendo, prenderà il via il prossimo 8 maggio a Milano per concludersi un mese dopo, con una grande festa, a Roma. 

Si potrà partecipare a una o più tappe, con o senza figli di tutte le età: “L’obiettivo è creare ricordi ed esperienze e nessun ricordo è più forte di quello di un viaggio con papà – spiega il fondatore della community -. È un cammino spirituale, ma anche fisico, lungo l’Italia, dopo un anno di chiusura, attraverso posti bellissimi e poco battuti”. 

Il percorso è studiato per permettere una partecipazione flessibile: si possono fare una o più tappe o aggregarsi anche solamente per pochi chilometri. Le tappe dei week end saranno più semplici per permettere la partecipazione dei papà con bambini piccoli. 

I papà blogger racconteranno il viaggio sui social, a ogni tappa sarà dedicata la storia di un papà e piantato un albero simbolo del cambiamento: “Siamo l’ultima generazione che può permettersi di scegliere e fare qualcosa, se non lo facciamo rischiamo davvero di non lasciare niente ai nostri figli. Vogliamo dire che noi papà ci siamo e vogliamo cambiare le cose in positivo”. 

Responsabilizzazione ai tempi del Covid 

Il cammino arriverà dopo un anno difficile che, tra lockdown e smart working, ha rivoluzionato gli equilibri familiari. E se a pagare il prezzo della conciliazione famiglia-lavoro sono state, ancora una volta, soprattutto le mamme, molte cose sono cambiate anche per i papà. 

“In questi mesi abbiamo raccolto storie di crisi perché certamente trovarsi tutti in casa 24 ore al giorno ha creato delle difficoltà, ma da parte di noi papà c’è stata anche una grande responsabilizzazione. Stare molto più tempo insieme ai bambini ci ha permesso spesso di riscoprire il nostro rapporto con i figli e il nostro ruolo”. 

Certamente, la strada per una genitorialità pienamente condivisa è ancora lunga. “Servono più congedi parentali, asili nido, strutture extrascolastiche, la conoscenza delle figure di supporto ai genitori, una vera parità sul lavoro tra donne e uomini che permetta di riequilibrare davvero i pesi in famiglia. Da parte nostra, quello che diciamo anche nel nostro manifesto – conclude Patrizio – è che, se anche noi papà non l’abbiamo mai fatto prima, ora ci siamo”.

Se volete saperne di più, molte delle storie dei papà blogger sono raccolte nei libri pubblicati dalla community, come “Bar papà. Storie maschie corrette al latte“, “Papà per scelta” e “Papà Travel Experience“, oppure sul sito www.barpapa.it.

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