Barcellona o Barça per gli intimi. La città catalana è da qualche anno una calamita che attira i giovani, un flusso ininterrotto che ha trasformato i quartieri del centro, alterandone la natura popolare per trasformarli in vetrine di tendenze. Ma perché tutti vanno a Barcellona? Cosa attira così tanto? Le risposte sono molteplici. A Barcellona si respira un’aria mediterranea, che fa sentire gli italiani a casa, che regala ai nordici un che di esotico, che ricorda ai giovani francesi quel mitico film, L’auberge espagnole, dove Romain Duris recitava la parte di uno studente Erasmus travolto dalle avventure dei coinquilini.
Barcellona è effettivamente la città più cosmopolita di Spagna: si ascoltano mille lingue diverse passeggiando sulla Rambla, nelle vie strette del quartiere gotico o del Born. Il sole tutto l’anno, mare e spiagge, l’atmosfera internazionale, i bar di tendenza, una vita culturale perennemente in fermento ne fanno una meta ideale anche per le famiglie. Dall’Italia arrivarci è facilissimo e poco costoso, grazie alle compagnie low cost. Siete pronti per un weekend? Le meraviglie della città vi aspettano, senza dimenticare la movida serale, o almeno quella praticabile con bambini al seguito.
Venerdì (pomeriggio)
Cominciamo in dolcezza con una bella escursione al Montjuic per vedere la Fondazione Mirò, con i suoi quadri e le sculture variopinte che incuriosiscono e divertono i più piccoli. Quando scende la sera, bisogna attendere le 21.30 per l’appuntamento con la Fontana Magica: dal giovedì alla domenica da giugno a fine agosto (il venerdì e il sabato in aprile e maggio). Sullo sfondo del superbo Museo di Arte Catalana, lo spettacolo serale «son et lumières» lascerà a bocca aperta grandi e piccini con le sue infinite coreografie che fanno danzare i getti d’acqua a suon di musica e colori.
Sabato
La visita al centro di Barcellona comincia con una doverosa passeggiata sulla Rambla, il cuore pulsante della città, che da Plaza de Catalunya va verso il mare fino alla colonna di Cristoforo Colombo. La Rambla è animata a ogni ora del giorno e della notte e i bambini si delizieranno nell’ampia zona pedonale con spettacoli di giocolieri, mimi e artisti di strada.
A mezzogiorno potete sostare per uno spuntino nell’atmosfera pittoresca del vecchio mercato della Boqueria e poi proseguire verso il mare, con due opzioni: ammirare il bellissimo acquario cittadino e il suo corridoio di vetro che vi porta su un tapis roulant al centro della vasca degli squali, oppure proseguire a sinistra del mare per scoprire la Barceloneta, il vecchio quartiere dei pescatori con le casette a due piani dove una volta il pesce seccava sui balconi, con i caratteristici tapas bar e la sua spiaggia piena di chiringuitos dove si mangiano i pesciolini fritti.
Dall’ora dell’aperitivo in poi si va al Born, “il” quartiere della città vecchia dove trascorrere le serate, tra amici o in famiglia. Da qualche anno, l’area costruita intorno al vecchio mercato del Born è diventata il «place to be» di Barcellona, con i bar e i lounge più belli, i ristoranti di tendenza, i negozi dei designer. Passeggiare e godere della movida in una serata primaverile è un autentico privilegio. Alcuni indirizzi per una piacevole sosta: La Vinya del Senior, un grazioso bar la cui terrazza dà sulla splendida facciata della chiesa Santa Maria del Mar; il bar El Born, uno dei più emblematici, il caratteristico bar catalano El Xampanyet, dove gli adulti gustano la «cava» (champagne) locale, o ancora lo Zyriab Fusion bar e il lounge Pitin.
Domenica
La visita della città vecchia continua con la scoperta del Barrio Gotico, della Cattedrale di Santa Eulalia, del Museo Picasso e della Plaça Reial, dove fermarsi per una sosta dedicata al pranzo. La zona è pedonale e i bambini potranno giocare tranquilli mentre gli adulti sorseggiano il caffè ammirando le palme e i portici della magnifica piazza. Il Barrio Gotico è davvero caratteristico e si visita tutto a piedi. Al pomeriggio si va al Passeig de Graçia con i fantasmagorici edifici disegnati dal genio di Gaudì prima Casa Pedrera e Casa Batllò, poi la stupefacente Sagrada Familia, costruita dall’architetto in quaranta anni e perennemente in trasformazione. Il pomeriggio si conclude con un ultimo omaggio a Gaudì nel parco Guell, tra panchine a forma di serpente in mosaico variopinto e sculture visionarie. I bambini lo adoreranno. L’unico neo? Da grandi vorranno assolutamente venire a Barcellona per fare l’Erasmus.