Non solo DaD: a distanza si possono seguire progetti meritevoli che sono la felicità dei bambini, e adottare un animale è il sogno di tutti
Chi non ha voluto, almeno una volta nella vita, avere un cucciolo? Un gattino, un cane, una tigre, un elefante, un cavallo. Qualcuno ha provato l’emozione di portarsi l’animale in casa, ma pochissimi l’hanno spuntata con l’asinello o l’elefante.
Eppure è possibile adottare e sostenere il nostro animale preferito: basta regalarsi o regalare un’adozione a distanza. Oltre ad assicurarci della buona salute del nostro protetto, riceveremo piccoli premi e una testimonianza del suo affetto. Dunque, quale animale avete sempre desiderato adottare?
Una tigre
“Dio ha creato il gatto perché l’uomo potesse accarezzare la tigre”, disse una volta un saggio. Perché chi ha un gatto di sicuro vorrebbe tuffare la mano, almeno una volta, nel manto striato del suo leggendario parente.
Oggi abbiamo perso il 95% delle tigri selvatiche: in tutto il mondo ne restano meno di 4.000. Il WWF propone un ambizioso programma di salvaguardia e conservazione e si rivolge a chi ha un gatto, con il progetto Cats4Cats. Per 70 euro all’anno si adotta una tigre e si ricevono un peluche, un certificato e un gadget per giocare con il felino di casa.
Uno scimpanzé
Lo zio viaggiatore portò ai nipoti un cuginetto. Non un vero cugino, ma qualcosa di evolutivamente molto simile: un cucciolo di chimp, lo scimpanzé comune che sta soffrendo un particolare rischio di estinzione proprio a causa del Covid-19.
Bubu era rimasto orfano dopo l’uccisione della madre a causa del commercio illegale di carne di animali selvatici. Salvato dall’organizzazione Liberia Chimpanzee Rescue and Protection (LCRP) in Africa Occidentale, ha superato positivamente il trauma e ha un’aspettativa di vita di 50 anni. Ogni tanto dà notizie attraverso fotografie e filmati. L’adozione costa 50 dollari all’anno.
Le api
Come sarebbe un mondo senza api? Grigio, inodore, morto. Le api sono responsabili dell’impollinazione dell’80% del cibo che mangiamo, ma gli sciami selvatici quasi non esistono più. L’ape sopravvive grazie agli apicoltori, veri eroi della contemporaneità, che la proteggono da malattie, predatori e carestie.
Con il progetto 3Bee si sostengono gli apicoltori: scegliete l’alveare e controllate lo stato di salute, l’umidità, persino il ronzio della vostra personale Apis mellifera. A tempo debito riceverete una parte del prezioso bottino: 31 euro per un chilo di miele e 2 milioni di fiori impollinati.
Una mucca
A colazione, burro e formaggio della nostra mucca. La nostra mucca personale che vive sotto il Monte Rosa, in una piccola azienda agricola a conduzione familiare, l’Agriturismo Alagna. D’inverno le mucche stanno al calduccio in fattoria, d’estate vivono libere sui prati.
Per la cifra simbolica di 40 euro, chi adotta riceve un certificato con dedica e un cesto di assaggi di fattoria. Potete farvi spedire tutto, ma noi consigliamo di andare a trovare la vostra mucca: è possibile, anzi è auspicato! Oltre a incontrarla al pascolo, vi faranno gustare i prodotti freschi, compreso il latte appena munto, e scoprirete una valle incredibilmente bella con tante possibilità di escursioni.
Un cagnolino
Non tutti i cani hanno snack, guinzagli, collari e pettorine. Non tutti hanno un padrone che li porta a giocare al parco. Possiamo adottarne uno, anche solo a distanza, e rendere la sua vita più facile, assieme a tutti i suoi amici che vivono rinchiusi in un canile. C’è solo l’imbarazzo della scelta: provate a rivolgervi al rifugio più vicino.
Sono numerosi i modi in cui potrete essere d’aiuto, dal fare una donazione a diventare volontari e aiutare a preparare i pasti, pulire le gabbie e assistere gli animali. Se non sapete da che parte iniziare, l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) chiede 15 euro al mese e in cambio manda foto, informazioni e progressi del nostro beniamino.
Un indri
Vive nelle nebbiose foreste d’altura del Madagascar orientale, su alberi altissimi. È un animale leggendario e per molti aspetti unico. Il babakoto – nome scientifico Indri indri – è un parente degli antichi lemuri giganti ed è il più grande tra i lemuri viventi. Si può adottare, contribuendo alla sua salvaguardia, assieme alle altre specie presenti nel Parco Naturaviva. Progetti simili esistono al Bioparco di Roma e al Giardino zoologico di Pistoia.
Li andremo a trovare appena riapriranno questi luoghi di conservazione delle specie a rischio e di tutela per gli animali che non possono vivere in natura.