I Carnevali del Piemonte affondano le radici in epoche lontane e raccontano di cittadini ribelli, belle mugnaie, tiranni crudeli e battaglie che si ripetono ancora ai giorni nostri. Ecco i nostri preferiti, gli imperdibili per grandi e piccini.
Ivrea e la battaglia delle arance
Uno dei carnevali più famosi, non solo in Piemonte ma in tutto il mondo, è quello di Ivrea. A Ivrea si dice “al Carlevè a l’è na roba seria”. Cioè: il Carnevale è una cosa seria. Qui si può scherzare su tutto, ma non sulla tradizione di cui gli eporediesi sono più orgogliosi. In questa manifestazione storia e leggenda si mescolano, raggiungendo il clou nei tre giorni di battaglia delle arance. Nove squadre a piedi, a rappresentare il popolo vessato, si scontrano contro una quarantina di carri trainati da cavalli, in una battaglia a colpi di agrumi. La parte storica rivive con i personaggi principali. C’è la Vezzosa Mugnaia, eroina femminile simbolo di forza e libertà. Il Generale è il vero signore della festa. Il Sostituto del Gran Cancelliere custodisce i riti e le tradizioni. I festeggiamenti iniziano il 6 gennaio e proseguono fino al mercoledì delle ceneri. Tantissimi sono i momenti dedicati ai bambini, protagonisti sia nella parte storica con il gruppo degli Abbà, sia nella battaglia con aree di tiro a loro dedicate. Imperdibile il ballo in maschera il giovedì grasso dove i più piccoli se la spassano con travestimenti e costumi.
Dal 28 febbraio al 5 marzo
www.storicocarnevaleivrea.it
La Lachera di Rocca Grimalda
A Rocca Grimalda, nell’Alto Monferrato, rivive la tradizione della Lachera. L’origine di questa festa si perde nella storia, è un mix di danze ancestrali, riti e rappresentazioni teatrali che nei giorni precedenti la quaresima scuotono il piccolo borgo. Tra danze e falò, le rievocazioni parlano di una popolazione che ha saputo recuperare la propria libertà dopo anni di vessazioni da parte di un furente tiranno. Oltre a questi appuntamenti tipicamente folkloristici, il paese si anima grazie a giocolieri e attori di strada. Sicuramente è un Carnevale diverso da quelli che siamo soliti immaginare, ma proprio per questo il fascino sui bambini è grande.
Dal 23 al 24 febbraio
www.lachera.it
Il Carnevale di Borgosesia
A Borgosesia, in provincia di Vercelli, il Carnevale è qualcosa che impegna tutta la cittadina. Sono tantissimi gli eventi che caratterizzano questa festa e che mescolano riti antichi con tradizioni più moderne. I carri allegorici, finemente decorati e pronti a darsi battaglia, gareggiano per aggiudicarsi il Palio dei Rioni. Maschere e costumi provano ad aggiudicarsi il Minipalio delle Mascherate. Tanti sono gli spazi per i più piccoli, in particolare a loro è dedicato il Ballo dei bambini il giovedì grasso. Le tre domeniche di Carnevale è il turno dei Corsi Mascherati, sfilate di carri e maschere per tutta la città. Quest’anno c’è una madrina d’eccezione, Cristina D’Avena.
Dal 10 febbraio al 6 marzo
www.carnevaleborgosesia.it
Lo Storico Carnevale di Santhià
Il Carnevale di Santhià è uno dei più antichi in tutta Italia. Anche qui realtà e fantasia si mescolano dando vita a tradizioni affascinanti. Esattamente come in altri carnevali della regione, si parte da fatti accaduti nel passato per festeggiare la ritrovata libertà tra canti, buon cibo e sfilate allegoriche. A farla da padrona qui ci sono i carri che concorrono nei Corsi Mascherati, sfilate che si svolgono la domenica, il lunedì e il martedì grasso. Insieme ai carri più di duemila figuranti che si sfidano per stabilire il vincitore. Non mancano gli
appuntamenti golosi, come la grandissima fagiolata che il lunedì distribuisce gratuitamente oltre 20.000 porzioni di fagioli grassi. Il martedì mattina è invece il momento dei tradizionali Giochi del Gianduja, direttamente dai tempi antichi, per fare tutti un tuffo nel passato.
Dal 6 gennaio al 5 marzo
www.prolocosanthia.it
Il Carnevalone di Chivasso
Lo dice il nome stesso, quello di Chivasso è un carnevale grande, ampio e pieno di cose da fare e da vedere. Tra carri allegorici, bande musicali, battaglie di coriandoli e caramelle, la festa dura giorni interi. Il personaggio principale è quello della Bela Tolera, impersonata da una giovane ragazza del posto. Per i più golosi i momenti con la buona cucina non mancano, come in molti carnevali della regione l’appuntamento principale è con la Fagiolata Benefica, per gustare il piatto principale di queste giornate di festa, i fagioli
grassi.
Dal 9 al 10 marzo
www.carnevalonedichivasso.it
Il Carnevale di Mondovì
Anche nella provincia di Cuneo il Carnevale è un momento importante. A Mondovì il programma è ricco e prevede sfilate e carri allegorici domenica 24 febbraio e domenica 3 marzo. L’idea in più è quella di unire il carnevale a un piacevole giro per le langhe e la provincia di Cuneo, tra paesaggi mozzafiato e una cucina tra le più buone d’Italia.
Dal 24 febbraio al 3 marzo
www.carnevaledimondovi.it
Il Carnevale delle 2 Province
Insieme è meglio, anche e soprattutto se c’è da festeggiare, ecco perché due storici carnevali, quello di Saluzzo e quello di Rivoli, si uniscono per uno “scambio di maschere”. Si comincia il 10 febbraio con l’investitura del Conte Verde. Domenica 24, a Rivoli, si tiene la grande sfilata di corso Francia. Giovedì 28 tutti invitati alla serata danzante aperta a tutti. Sabato 2 marzo c’è il Veglione di Carnevale con Dj set, hamburger, patatine, birra artigianale e vino del saluzzese, a ingresso gratuito al Pala CRS.
Domenica 3 marzo si cambia provincia. La grande sfilata prosegue a Barge, Oratorio di Verzuolo e Oratorio Odb di Saluzzo con i Carri in Frutta. A Piobesi Torinese, Carmagnola, Candiolo, Cambiano, Santena, Roletto e Luserna San Giovanni ci sono gli imponenti carri in cartapesta.
Lunedì 4 marzo grande ballo dei bambini al Foro Boario di Saluzzo.
Martedì 5 ultima giornata: la Castellana e il Ciaferlin sfileranno in piazza Cavour a Saluzzo, per un pomeriggio tutto giostre e merenda.
Dal 10 febbraio al 3 marzo
fondazionebertoni.it/il-carnevale-delle-2-province/
Fora l’Ours la Festa dell’Orso
A Mompantero, in provincia di Torino, il primo weekend di febbraio è tradizione festeggiare il Ballo dell’Orso. Si comincia sabato 2 febbraio con la caccia all’orso e si prosegue domenica 3 febbraio con il “Mingia e Beiva”, un percorso eno-gastronomico che riempie di profumi e sapori il paese, questo insieme alle tradizionali cerimonie religiose e al ballo. A Mompantero, in provincia di Torino, la tradizionale festa del “Fora l’Ours” è antica, ricca di tradizione e di significati allegorici, unica nel suo genere nel panorama alpino. Protagonista indiscusso l’orso, forse un retaggio dei barbari che invasero il paese e furono “addolciti” con vini e balli.
Dal 2 al 3 febbraio
www.comune.mompantero.to.it/cultura-e-storia/festa-dellorso/
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