Lampadino e Caramella è il primo Cartoon Able al mondo, ovvero i cartoni animati inclusivi. I primi 20 episodi sono usciti lo scorso marzo su Rai Yoyo e su Rai Play, con un timing perfetto per portare felicità ai bambini durante il lockdown
Intervista con Andrea Martini di Animundi
Ha portato gioia e intrattenimento ai bambini durante i difficili mesi dell’emergenza Covid, la scorsa primavera. Ma Lampadino e Caramella è molto di più di un cartone animato, perché è adatto a tutti i giovani telespettatori. Inclusivo e senza barriere, può essere visto da bambini con o senza deficit sensoriali.
Tutto nel cartone è pensato per essere fruito universalmente. E così i personaggi, le forme e i colori, le parole e la musica, sono tutti realizzati per essere adatti alle diverse sensibilità e livelli di competenza di bambini da 2 a 6 anni.
Ce ne parla Andrea Martini di Animundi, la società di produzione che ha realizzato, in collaborazione con Rai Ragazzi, questo cartone animato così unico.
“Tutto è iniziato nel 2015 quando la casa editrice Punti di vista, specializzata in pubblicazioni dedicate a bambini con deficit sensoriali, ci ha chiesto di trasformare in cartone alcuni loro progetti. L’incontro ci ha stimolato e abbiamo fatto una controproposta: cartoni adatti non solo a bambini con difficoltà sensoriali ma pensati proprio per tutti, per una visione che unisce e non divide”.
Focus: equilibrio e creatività
Nasce così Cartoon Able, un metodo che, applicato ai cartoni animati, ne consente una fruizione senza barriere. “Abbiamo immaginato sin da subito un cartone che potesse essere fruito da tutti i bambini, favorendo l’inclusività. Ma la progettazione è stata lunga: ci siamo mossi con attenzione per mantenere un equilibrio su tutti gli aspetti, senza dare più attenzione a un gruppo di disabilità piuttosto che a un altro. Cartoon Able nasce e si sviluppa in un confronto continuo.
Per noi la sfida era non sacrificare la creatività nel processo, ma anche uscire dagli schemi consolidati in 25 anni di cartoni pensati in un certo modo e avvicinarsi a una metodologia completamente nuova, fatta di continue attenzioni. A partire dalla primissima stesura: abbiamo sviluppato 60 soggetti che alla fine sono diventati 20 episodi di 6 minuti ciascuno”.
Chiarezza narrativa
La tecnica di Cartoon Able si basa su uno schema ben definito: linguaggio chiaro, tempi narrativi calibrati, un tipo di animazione fruibile da tutti, una voce narrante e un commento sonoro armonizzati al contesto per le parti prive di dialogo (a vantaggio dei bambini ciechi o ipovedenti) e sottotitoli con traduzione in lingua dei segni (per i bambini sordi).
Forme, grafica e colori sono pensati per ridurre l’ansia e attivare le zone del cervello legate al piacere. Le musiche e gli effetti sonori sono studiati per non risultare invasivi, a vantaggio dei bambini autistici.
Intrattenimento per tutti
“Il processo di realizzazione è stato molto lungo, una sorta di continuo brain storming, di costante aggiustamento, anche della scrittura.
Essendo coinvolte tante persone, molti passaggi sono stati più laboriosi. Però eravamo convinti che fosse la strada giusta e il risultato finale ci ha gratificato.
Così come ci ha aiutato il sostegno che il progetto ha ottenuto, da tante parti. A iniziare dalla Rai, cui l’abbiamo presentato fin dagli inizi: Luca Milano, il direttore di Rai Ragazzi, ne ha capito subito l’importanza e lo ha supportato con convinzione.
Poi, ovviamente, il riconoscimento più bello è quello che arriva dai bambini. Quando Lampadino e Caramella è andato in onda su Rai Yoyo e gli ascolti ci hanno premiato, abbiamo avuto la conferma definitiva che avevamo fatto bene. Si era in piena emergenza Covid, e poter dare un intrattenimento anche ai bambini con difficoltà in questo periodo così delicato è stata la soddisfazione più grande!”.
Nel frattempo è stato avviato anche un progetto di ricerca in collaborazione con l’ospedale Niguarda di Milano che, attraverso l’utilizzo di Lampadino e Caramella, punta al recupero di piccoli pazienti.
“Se una forma di intrattenimento può evolvere in un aiuto alla cura, beh, questo è uno sviluppo del nostro lavoro che non ci aspettavamo ma che ci fa un gran piacere!”.