Come state, in questa estate della vostra vita, voi che leggete? Siete felici? Qual è la vostra idea di felicità? Prendete un foglio e, mentre leggete, provate a rispondere!
Siete pronte e pronti a una Caterina un po’ diversa? E se invece vi dicesse che non c’è niente di più coerente con il suo modo di essere di questo treno estivo di domande? A volte può essere interessante o divertente rispondere a quesiti essenziali sulla propria vita, no? Tipo: che cosa ci impedisce, davvero, di fare ciò che ci piace di più? O di mettere un po’ di più di ciò che ci piace nella vita di tutti i giorni? Non ci siamo forse caricate o caricati sulle spalle zaini troppo pesanti per le nostre spalle? Oppure sono così rassicuranti gli zaini, perché ci proteggono oltre ad appesantirci, nascondono le ali, la gobba, la possibilità di essere abbracciati, quella di danzare?
Gli ingredienti della felicità
Come sta, ora, mentre scrive, Caterina? E come state voi, in questa estate della vostra vita, voi che leggete? Siete felici? Qual è la vostra idea di felicità? Come è cambiata nel tempo? Perché non prendere un foglio e mentre leggete, provare a rispondere? Anche voi come Caterina, dopo i quarantaequalcosa avete cambiato idea sugli ingredienti di questa benedetta Felicità? Davvero l’età conta, nel cambiare idea, e conta in modo simile per tante donne? E per gli uomini? Davvero è una questione di genere? Sono passaggi di crescita comuni o sono soggettivi? Tra le vostre amiche, amici chi è felice? Tra amiche e conoscenti chi guardate con ammirazione, chi con invidia, chi con un sentimento di sorellanza e chi con un misto di tutte queste emozioni?
State bene con la persona con la quale state? Vi rispetta, voi la rispettate? Sentite tenerezza, ammirazione, vi divertite? Le dite ciò che provate, sempre? Vi capisce senza bisogno che lo diciate? Vi lascia cambiare, evolvere, mutare abitudini e voi lei, lui? Credete ancora al capirsi senza conversare? O credete che sia necessario parlarsi per capirsi? Fate buon sesso? Se no, avete provato a parlarne con dolcezza?
E se invece non state con nessuno, con nessuna, che cosa vi pesa e che cosa vi piace di questa situazione? Come trovate alleanze, reti, solidarietà e condivisione fuori dalla coppia? Dove trovate ascolto? Che cosa vi manca? C’è qualcosa che non fate (viaggiare, uscire, andare al cinema) perché non siete in coppia? Davvero non potreste farlo? Che cosa ve lo impedisce?
La scrittura dei desideri
Adesso che è estate e forse avete un po’ di tempo, scrivereste la lista dei desideri e delle cose che volete realizzare entro Natale, dal comprare tovagliette colorate per una colazione più allegra all’imparare a cucinare i pancake, all’andare a Venezia a vedere la Biennale d’Arte? Sapete che la scrittura dei desideri è già la prima azione verso la loro realizzazione? Che crea complicità con voi stessi, un luogo segreto che sostiene la vostra energia vitale che poi può scorrere in tutto il resto delle cose che si fanno ogni giorno? Che vedere gli ostacoli permette di provare a ridurli se non proprio a toglierli di mezzo?
Anche voi, per caso, come Caterina, pensate con un po’ di frustrazione a ciò che non vi riesce bene ma che sarebbe importante rafforzare, in voi? Che cos’è per voi, se per lei è l’autorevolezza con i figli, l’ordine nella burocrazia e nei documenti fiscali, la difesa di uno spazio per muoversi e fare sport? Che cosa potreste fare per rafforzarvi e in che cosa? Darvi un premio se ci riuscite? Compilare una lista dei benefici di un cambiamento nel modo di occuparvi di tutto questo? Farvi aiutare? Darvi un metodo?
Prendersi la responsabilità della propria felicità
Che cosa aspetta, Caterina, quanto tempo ancora vuole lasciare passare per provare davvero a cambiare ciò che non va, ciò che genera in lei, nelle varie sfere della vita, tristezza, ansia, dolore, insoddisfazione? Qual è il suo margine di creatività, reinvenzione, movimento, desiderio, progettazione e azione, alleanze? Davvero si sta prendendo la responsabilità della propria felicità, soddisfazione, serenità, gioia? E voi? E qui non ci starebbe un: auguri per una splendida estate per immaginare un futuro che vi stia addosso come un abito su misura ma con i piedi liberi per correre nei prati, sulle spiagge o attraverso una piazza di una bella città?