C’è latte e latte: arriva in Italia il latte A2

da | 11 Nov, 2019 | Lifestyle, Salute e Benessere, Tutto food

Arriva in Italia il latte A2, un prodotto naturalmente più digeribile che potrebbe permettere il consumo anche a persone affette da criticità digestive 

In Italia ogni persona consuma in media 115 ml di latte al giorno, meno di quello consigliato dalle linee guida ministeriali (375 ml) ma abbastanza da soddisfare più del 50% del fabbisogno giornaliero di calcio.

Il latte è un alimento molto gradito (è più acquistato di succhi e bibite) tuttavia sul suo valore nutrizionale si è discusso a lungo e spesso anche a sproposito, seguendo paure irrazionali e mode dietetiche. La realtà è che il latte non è uno solo. I fattori che influiscono su qualità e digeribilità sono tantissimi: le diverse razze di animali, il modo in cui vivono, quello che mangiano, le differenze di territorio, le marche e i tipi di latte presenti sullo scaffale.

Latte di vacca per consumatori sensibili

Il latte vaccino viene evitato da molte persone che sospettano di avere problemi digestivi. Nello svezzamento viene introdotto normalmente tardi, dopo i 12 mesi. Alcuni genitori sono preoccupati per la digeribilità e il reflusso gastrico. Ma cosa significa digeribilità? “La digeribilità è un concetto complesso – spiega la dottoressa Laura Cavallarin, del Dipartimento di Scienze Veterinarie del CRN -.Più complesso di quello che crediamo, da misurare con modalità specifiche. In nutrizione, la digeribilità di un alimento è la misura di quanto esso sia effettivamente assorbito dall’organismo. Non riguarda quindi quanto lo stesso alimento possa dare fastidio durante il processo digestivo”. 

Latte A1 e A2: quale differenza?

Fino a oggi l’unico latte vaccino destinato ai consumatori con problemi di digestione è stato quello senza lattosio, ossia con una presenza di lattosio inferiore allo 0,1%. Da qualche tempo però sugli scaffali si trova un nuovo tipo di latte, il latte A2, che è prodotto da mucche geneticamente “più antiche” e che presenta una diversa composizione proteica. 

Il latte A2 ha un contenuto di beta-caseina diverso dal normale latte che fino a oggi abbiamo comprato, di tipo A1. “Il latte di tipo A1 rilascia un peptide oppioide che ha un effetto diretto sulla muscolatura dell’intestino – spiega la dottoressa Cavallarin- . Il peptide rallenta il transito, aumentando il rischio, per alcuni soggetti,  di infiammazioni e intolleranze. Il latte A2 viene digerito più in fretta”.  

I vantaggi del latte A2 

Sul latte A2 si stanno facendo numerosi studi. Alcuni sono commissionati dalle aziende impegnate nella produzione, ma ne esistono alcuni indipendenti, come uno studio del 2013 che ha osservato gli effetti del consumo di latte A2 su bambini da 2 a 12 anni in merito al transito intestinale. Ne risulta che il latte A2 diminuisce, in generale, la stitichezza e i sintomi di fastidio gastrointestinale. 

Risultati sorprendenti sono emersi da una ricerca eseguita in Cina e promossa dall’azienda neozelandese A2 Milk Company. La ricerca è stata condotta su bambini di 5 – 6 anni che hanno consumato per un primo periodo il latte A1 e, dopo un periodo di pausa, il latte A2. Oltre a una evidente riduzione dei sintomi per i soggetti intolleranti e a un aumento generale del benessere gastrointestinale, emerge un miglioramento effettivo delle capacità cognitive.  

Chi produce il latte A2

Il latte A2 non viene modificato in laboratorio, ma prodotto da razze bovine opportunamente selezionate per favorire la piccola differenza genetica della beta-caseina. Alcuni produttori commerciano il latte A2 da diverso tempo.

L’Australia è il paese dove è più diffuso, con un consumo che è iniziato più di venti anni fa. 

In Italia è arrivato sul mercato solo di recente. Attualmente alcuni grandi produttori, come la Centrale del Latte di Torino che lo propone nel nuovo brick LAATTE e Granarolo (Gusto di una volta), hanno scelto di selezionare queste razze bovine e la commercializzazione il nuovo prodotto.

Leggi anche –> Latte vaccino italiano: una filiera sempre più controllata

digeribilità Latte vaccino

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