Zermatt è un luogo unico, ai piedi del Cervino. Un posto dove le auto sono bandite e circolano solo veicoli elettrici (compresi skibus e taxi). Per raggiungerlo c’è un’unica strada e solo tre possibilità: in treno, scovando le coincidenze giuste, in elicottero, per chi se lo può permettere, o con gli sci ai piedi. Quest’ultima opzione, la più impegnativa ma anche la più spettacolare, richiede l’equipaggiamento adatto, lo skipass internazionale e tanto entusiasmo, per percorrere tutto d’un fiato una lunghissima distesa infinitamente bianca.
Il punto di partenza è Breuil-Cervinia, che con Valtournenche e Zermatt fa parte del comprensorio Matterhorn Ski Paradise: 360 chilometri di piste e 52 impianti. Sci ai piedi e zaino in spalla (leggero…), con i cambi per un giorno e una notte di soggiorno svizzero, si raggiunge da Cervinia con gli impianti di risalita del Plateau Rosa: si parte con la funivia fino a Plan Maison, si prende la scenografica ovovia fino alla stazione Cime Bianche e poi ancora un’ultima funivia che approda ai 3.480 metri di quota del Plateau Rosa, la terrazza d’arrivo dove è possibile ammirare da vicino i grandi quattromila, dal Cervino al Monte Bianco, dal Gran Paradiso al Monte Rosa. Una sosta qui è d’obbligo, per abituarsi all’altitudine e guardarsi intorno ammirando il panorama nel silenzio ovattato.
La discesa verso Zermatt non ha paragoni per lunghezza ed è fatta di piste di differenti difficoltà e dislivello, non adatte ai principianti ma nemmeno proibitive per i meno esperti o i bambini. In un paesaggio da cartolina dominato dall’imponenza del Cervino, si alternano piste blu (facili) e rosse (di media difficoltà) fino alla nera che porta a Furi, non particolarmente pendente, ma stretta e pericolosa per le lastre di ghiaccio che possono formarsi.
Una volta raggiunta Zermatt, dopo una pausa in uno degli invitanti rifugi di Furi, guardatevi intorno: ovunque si posi lo sguardo, il Cervino – che in patois si chiama la Gran Becca, cioè la “grande montagna” – è lì, incombente e dominante nella sua bellezza, nonostante sia circondato da numerosi picchi (se ne contano ventinove) che superano i 4.000 metri. Zermatt vanta il comprensorio sciistico più alto delle Alpi, dove si può sciare tutta la giornata senza ripetere mai la stessa pista, alternando percorsi semplici ad altri più impegnativi.
Una funicolare porta a Sunnegga: alle “slow slope”, le piste lente, e al parco di Wolli, per chi deve ancora acquisire dimestichezza con gli sci. Il treno a cremagliera più alto d’Europa, il Gornergrat Bahn, trasporta gli sciatori sulla cima del Gornergrat, a 3.089 metri: il percorso è mozzafiato tra ponti sospesi, piste, gallerie e muri di neve.
Una funivia, anche in questo caso la più alta d’Europa, porta al Trockener Steg da cui si raggiunge il Palazzo di ghiaccio del Matterhorn glacier paradise, dove c’è anche una galleria scavata per quindici metri nella profondità del ghiacciaio, nonché la via del ritorno.
Sci ai piedi e zaino in spalla, partendo da qui (e condizioni climatiche permettendo) si può tornare al Plateau Rosa, altrimenti si prende la variante dal Trockener Steg attraverso due lunghi skilift. Zermatt è già lontana, Breuil-Cervinia è ancora distante, ma il Cervino è sempre lì, maestoso e unico.