Cesareo: meno batteri buoni e più infezioni respiratorie

da | 15 Apr, 2019 | Lifestyle, News, Salute e Benessere, Senza categoria

I bambini nati da taglio cesareo sono più lenti ad acquisire alcuni batteri “buoni” nel loro intestino. Hanno invece livelli più elevati di batteri potenzialmente dannosi. Lo conferma una ricerca anglosassone che ha confrontato oltre cento bambini.

I batteri: dalla mamma al neonato

Diversi studi hanno verificato la trasmissione di batteri “buoni” da mamma a figlio. Per la prima volta però una ricerca afferma che i bambini nati da parto vaginale hanno un diverso microbioma intestinale rispetto a quelli nati da parto cesareo. Questo significa che come un bambino viene alla luce influisce sul suo organismo e sulla sua salute.

La ricerca

La nuova ricerca, realizzata da un team di ricercatori anglosassoni e presentato al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive, ha osservato 46 bambini nati da parto cesareo e di 74 bambini da parto vaginale. I risultati, basati sull’analisi delle feci di madri e bambini, hanno dimostrato che i nati da taglio cesareo erano più lenti ad acquisire determinati “batteri buoni”, importanti nella digestione del latte. Avevano invece livelli più alti di alcuni tipi di batteri potenzialmente dannosi.

Cesareo e infezioni respiratorie

I ricercatori, su un monitoraggio di lungo periodo, hanno affermato che i bambini nati da cesareo hanno livelli più elevati di batteri potenzialmente dannosi e per questo tendono ad avere più infezioni respiratorie entro il loro primo anno. “Questo -ha detto Bogaert, dell’Università di Edimburgo- potrebbe spiegare perché i bambini nati da taglio cesareo sono più deboli a livello respiratorio”. Molto dipende dalla nascita.

Gli antibiotici non c’entrano

Precedenti studi avevano affermato che la modalità di nascita influisce sul microbioma del neonato. Alcuni però ritenevano che ciò fosse dovuto al fatto che molte madri che hanno avuto un cesareo richiedono antibiotici. La nuova ricerca sottolinea che gli antibiotici, se necessario, sono somministrati alle madri solo dopo la nascita del bambino. Il che significa che i bambini non erano direttamente esposti agli antibiotici. Le differenze nei microbiomi dei bambini venivano osservate anche nei bambini nati da cesareo nutriti artificialmente, confermando che non sono gli antibiotici a passare attraverso il latte materno a determinarne le modificazioni. “Riteniamo – ha affermato il professor Debby Bogaert- che sia dimostrato che la modalità di nascita sia un importante fattore o modificatore del microbioma intestinale nei bambini piccoli“.

 

Leggi anche: Il parto naturale e quei batteri della mamma che fanno bene al neonato

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