Dal film d’animazione Luca al libro di Vergassola: alla scoperta dei luoghi magici delle Cinque Terre
Luca e Alberto sono i giovani protagonisti del nuovo film realizzato da Pixar e Disney, “Luca”. Due piccoli e simpatici bambini che da qualche settimana vivono davvero alle Cinque Terre, ma in fondo al mare: due statue subacquee che li raffigurano, infatti, sono visibili da chiunque abbia voglia di immergersi sotto la superficie. Le statue hanno il colore della sabbia e sono fatte con i materiali di barche e tavole da surf per rispettare l’habitat marino.
“Luca” è la novitàtra i film di animazione, disponile sulla piattaforma Disney. Il lungometraggio è ambientato nel paese immaginario di Portorosso (nome che unisce Monterosso e Portovenere), il cui porticciolo si ispira a quello di Vernazza, circondato da elementi archittetonici e scorci naturalistici riconducibili anche agli altri quattro borghi.
E mentre il treno regionale 5 terre express ha preso le allegre vesti dei disegni della Pixar, l’estate è appena iniziata e sempre più bambini arrivano qui per scoprire i luoghi magici in cui è ambientata la storia di Luca e Alberto.
Cinque terre per cinque borghi
Cinque sono i borghi all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.
Consigliarne uno o due è un’impresa difficile, se non impossibile, perchè ogni borgo ha le sue caratteristiche e meraviglie: insomma, bisogna visitarli assolutamente tutti e cinque.
Monterosso, la più grande e pianeggiante, vanta dell’unica grande spiaggia, con sabbia bianca e acqua turchese. L’area più antica è piena di fiori, mentre la zona a ovest della stazione, di fronte alle spiaggia più grande, è caratterizzata da un bel lungomare per passeggiare e da piccoli bar, dai quali ammirare le meravigliose ville storiche (tra queste quella del poeta Eugenio Montale).
Vernazza è forse la più frequentata: nel piccolo porticciolo c’è una spiaggetta e, se il mare è calmo, è possibile tuffarsi anche dal molo.
Immancabile la vista dal castello Doria e, per chi è non teme le scalinate, dalla torre sulla collina di fronte. Infine la chiesa romanica di Santa Margherita di Antiochia, le cui finestre si affacciano direttamente sul mare, merita sicuramente un giro.
Corniglia si distingue per non avere accesso diretto dal mare e ed è meno frequentata dai turisti ‘toccata e fuga’.
Il paese è raggiungibile attraverso la spettacolare scalinata Lardarina: chi non se la sente di fare 377 scalini in salita c’è anche la navetta. Per visitarla si parte dalla piccola piazza centrale, che divide il piccolo centro storico medievale dal “carruggio”, ovvero una manciata di vicoli strettissimi che conducono a una vista panoramica sul mare.
Le case che si affacciano fuori dal borgo hanno terrazzine vista mare oppure orti da cartolina pieni di limoni, fichi e mandarini.
I colori di Manarola e Riomaggiore
Manarola è la più piccola, raccolta e coloratissima. Il porticciolo, anche se piccolo, è balneabile e lo spazio per i tuffi è garantito perché per mancanza di spazio le barche sostano nei vicoli e sono tutte dotate di ruote.
Da non perdere il sentiero che porta al punto panoramico, che offre uno scorcio mozzafiato da un lato sul borgo e dall’altro sulla costa fino a Corniglia dall’altro, luogo top di tutta la zona per chi vuole scattare bellissime.
Ultima ma non per bellezza, Riomaggiore è la cartolina d’Italia per eccellenza. Per raggiungere il coloratissimo porto bisogna affrontare scale ripide ma ne vale sicuramente la pena.
Un borgo tanto affascinante ma poco adatto a passeggini o disabili in quanto qui tutto è davvero in pendenza.
Treno, barca, trekking
Da anni patrimonio dell’Unesco, il Parco Naturale delle Cinque Terre è visitabile dal mare, dalla costa oppure da strade e sentieri che permettono di raggiunge le aree più alte e panoramiche.
L’opzione più semplice, veloce e anche economica è quella offerta dal treno Cinque Terre Express, che passa ogni 20 minuti circa. Il biglietto per una tratta costa circa 4 euro (gratis per i bimbi) ed è possibile, per 16 euro, acquistare la 5 terre card della durata di 24 ore, per salire e scendere dal treno più volte senza dover fare ogni volta la coda in biglietteria.
La traversata via mare è più costosa ma ne vale la pena: da Riomaggiore per Monterosso o viceversa, con la possibilità di fare tappe intermedie a Vernazza e Manarola.
La prospettiva dal mare cambia completamente: è possibile infatti ammirare a distanza i cinque borghi incastonati tra verde e roccia e le colline a picco sul mare. Il battello ha un costo di 13 euro e parte ogni ora.
La più faticosa, ma più spettacolare e gratificante, è l’alternativa del trekking attraverso i tanti sentieri che collegano un paese all’altro.
La famosa Via dell’amore è momentaneamente chiusa a causa di una frana, ma recentemente è stato riaperto il sentiero Verde-Azzurro.
Un’esperienza unica attraverso gli alberi di fico, i limoni e i vigneti.
Il sentiero più breve e adatto alle famiglie è quello che va da Corniglia a Vernazza (durata 1h30) ma per mappe e itinerari consultare il sito Cinque Terre Trekking Park.
Cinque terre children friendly
Fatta eccezione della zona pianeggiante di Monterosso, i borghi della cinque terre non sono un luogo comodo per comodità e passeggiate con passeggino.
Non è necessario essere per forza super-sportivi, basta solo essere organizzati. Per i piccoli meglio scegliere fasce, marsupi o zaini da trekking.
Per chi scegliere questa meta per una breve vacanza di due o tre giorni, ecco alcuni luoghi da scoprire con i bimbi:
- A Monterosso, il parco giochi di Piazza Garibaldi e la spiaggia libera di fronte al parco letterario Eugenio Montale
- A Corniglia il piccolo campetto da calcio con vista dietro la Chiesa di Santa Caterina (dotato di palloni a disposizione dei passanti)
- Per chi ama castelli e fortezze può ammirare le torri di guardia originali che proteggevano Vernazza e la fortezza difensiva di Riomaggiore
- Imperdibile, a Manarola, c’è il Parco Giochi Paradiso, dotato di giochi, area picnic e bagni pubblici pulitissimi. Da lì parte il breve sentiero dei bambini che costeggia la scogliera fino a una piccola caletta. Il panorama di 180 gradi sul piccolo borgo di Manarola e sulla costa verso Corniglia resterà nella memoria.
Storie vere di un mondo immaginario
Dietro ogni bel film spesso c’è un buon libro.
“Storie vere di un mondo immaginario. Cinque racconti delle cinque terre” è un libro scritto da Dario Vergassola: una guida turistica fantastica che ha ispirato anche il film “Luca”.
Originario di la Spezia, Dario Vergassola conosce molto bene la sua terra tanto da suggerire personalmente a Enrico Casarosa, il regista di “Luca”, i luoghi migliori in cui ambientare il film di animazione.
Alcune leggende riprese nel film hanno tanti dettagli in comune con le cinque “Storie vere di un mondo immaginario” di Vergassola, storie satiriche per guardare il mondo da un’altra prospettiva.