Le polveri sottili producono uno stress ossidativo nel nostro corpo. Per difendersi bisogna evitare il più possibile l’esposizione, ma anche la dieta mediterranea aiuta
Le polveri sottili (particolato è il loro nome scientifico) sono prodotte dai gas di scarico delle auto e delle caldaie del riscaldamento. Il gas si condensa a contatto con l’aria fredda e le particelle restano sospese nell’aria.
Anche l’usura dei pneumatici e i fumi industriali contribuiscono alla formazione del particolato, infatti la concentrazione è maggiore lungo le strade.
L’unica maniera per evitare di respirare le polvere sottili è limitare l’esposizione, scegliendo percorsi poco trafficati e privilegiando gli spazi nelle aree verdi per fare sport o giocare all’aperto, ma stare nel verde non basta.
Nei giorni in cui l’inquinamento supera i livelli di rischio, è meglio non portare fuori casa i neonati e i bimbi più piccoli.
L’alimentazione contro lo smog
Gli effetti dell’infiammazione da polveri sottili si combattono anche con una corretta alimentazione. La dieta mediterranea, ricca di verdura e povera di grassi animali, è d’aiuto. Lo ha dimostrato uno studio presentato al Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna (Simi).
Il motivo? Gli agenti inquinanti riducono i livelli di Vitamina E nel sangue di più del 50% e incrementano in parallelo il livello di una proteina legata allo stress ossidativo delle cellule. Questo mix accelera l’invecchiamento, danneggia il DNA e rende più vulnerabili a patologie cardiovascolari e ai tumori.
Una dieta ricca di antiossidanti contrasta i danni. Aumentiamo il consumo di olio di oliva, pesce e verdura per difenderci dalle nostre città sempre troppo inquinate.