Sette applicazioni utili a sostegno di donne e ragazze da scaricare per allontanare la paura di violenza o molestie e sentirsi più sicure per strada e a casa
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: un momento per fotografare questo momento storico, in cui quasi ogni giorno la cronaca nera dei quotidiani ci sbatte in faccia l’ultimo femminicidio. Ma non solo di violenza domestica si parla, perché in generale, le donne continuano a non sentirsi sicure di muoversi per le città e fare le proprie scelte in libertà.
Secondo l’ISTAT il 31,5% delle donne italiane dichiara di aver subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Ma non solo: tutte le donne hanno provato almeno una volta insicurezza e paura camminando in una strada deserta oppure ricevuto molestie sui mezzi pubblici o in luoghi affollati.
Oggi però la consapevolezza è più diffusa, come lo è anche la voglia di reagire e difendersi. C’è chi segue un corso di autodifesa personale, oppure chi evita luoghi dalla cattiva fama specialmente in orari serali e notturne.
Mentre la politica procede lentamente nel campo della prevenzione, la percezione della sicurezza nelle strade è sempre la stessa.
Gli obiettivi raggiunti sono perlopiù frutto del lavoro invisibile delle associazioni che proteggono le donne lavorando in difesa dei loro diritti e contro la violenza. Alcune di queste oggi propongono anche soluzioni digitali in supporto a chi per strada vuole camminare a tutte le ore e senza paura, o almeno ci prova.
Applicazioni che possono rivelarsi utili anche per i genitori che, con una buona dose di ansia e paura, attendono la sera a casa le proprie figlie, o figli, in libera uscita.
Safher, la novità del Politecnico di Torino
Una nuovissima app, Safher, prodotta dalla startup di quattro ex studenti del Politecnico di Torino, offre mappe aggiornate dei percorsi considerati “pericolosi” e consente di condividere la propria posizione in tempo reale con amici, familiari o persone di fiducia, permettendo loro di monitorare gli spostamenti. Inoltre, permette di collegarsi con “accompagnatori” in remoto e semplifica la chiamata diretta alle forze dell’ordine.
Oltre al supporto in caso di emergenza, Safher offre molto di più: dalle linee guida gratuite da scaricare su come comportarsi in situazioni di rischio alle informazioni sui diritti delle vittime di violenza, propone l’accesso alla rete sociale di sostegno dove le donne possono condividere informazioni, esperienze e consigli su come gestire situazioni o luoghi pericolosi.
YouPol, in contatto diretto con la Polizia di Stato
Un’applicazione pensata e realizzata dalla Polizia di Stato, Youpol è gratuita e utile per contrastare la violenza di genere ma segnalare anche altri casi di violenza a cui si può assistere. Permette di inviare segnalazioni, anche in forma anonima, con la possibilità di allegare video, audio, immagini e testo.
Per le donne è stato pensato un aggiornamento che permette di nascondere le attività svolte con l’applicazione, per non rischiare di essere scoperte nel momento in cui qualcuno (per esempio un partner violento) si impossessa del loro dispositivo elettronico. Un tasto permette di chiamare direttamente e velocemente il numero unico di emergenza 112 o il 113 della Questura.
Bright Sky, in più lingue
Un sole e una nuvola rappresentano l’icona della app Bright Sky, così discreta da poter essere confusa con un’applicazione per monitorare le previsioni meteo.
In realtà si tratta di una soluzione digitale nata dalla collaborazione tra l’associazione D.i.RE – Donne in Rete contro la violenza – e fondazione Vodafone, disponibile in quattro paesi europei in inglese, francese, italiano e spagnolo. Pensata soprattutto per le donne che subiscono violenza in casa, fornisce supporto e risorse e permette di chiamare il 112 con un tocco.
Siamo Sicure!, la prima app italiana
Realizzata nel 2013, “Siamo Sicure!” è stata la prima app italiana pensata per la sicurezza delle donne, e ha ricevuto patrocini dal Telefono Rosa e numerose istituzioni. In caso di pericolo consente di inviare un segnale di SOS a contatti fidati con la propria posizione GPS in tempo reale, attraverso un tasto di emergenza che invia automaticamente una chiamata d’aiuto.
In chiamata con Viola
Non solo app da usare in caso di aiuto, Viola Walkhome è un servizio di video-accompagnamento, attivo 24 ore su 24, per tutti coloro che cercano compagnia quando tornano a casa la sera. L’applicazione videoregistra, in caso di emergenza, la chiamata in corso con i volontari selezionati e, in caso di violenza, allerta immediatamente le forze dell’ordine.
Questo servizio, gratuito e attivo su territorio nazionale ed europeo da inizio 2023, è stato utilizzato da migliaia di donne in tutta Italia e ha ottenuto il riconoscimento al Myllennium Award.
https://www.violawalkhome.com/it/
Safecity, per mappare la città
Nata a Milano, Safecity è una piattaforma che raccoglie in crowdsourcing storie personali di molestie e abusi negli spazi pubblici. In questo modo i dati, anonimi, vengono aggregati per individuare i “punti caldi” sulla mappa delle città e possono essere anche utilizzati dall’amministrazione locale per identificare i fattori che causano comportamenti che portano alla violenza e lavorare su strategie e soluzioni.
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.safecity.android&hl=it
112 Where are U
Ultima, ma fondamentale, è l’applicazione ufficiale del 112, che offre una connessione immediata con il 112 e fornisce la geolocalizzazione e tutti i dati necessari che l’utente sceglie di condividere, rispettando però la privacy. Un servizio immediato e affidabile, in particolare per coloro che necessitano di soccorso immediato.
https://play.google.com/store/apps/details?id=it.Beta80Group.whereareu&hl=en