Congedo parentale straordinario e bonus babysitter da 600 euro sono presenti nel decreto legge. Ma attenzione, bisogna attivarli. Pubblichiamo in questo articolo le informazioni via via aggiornate
Due belle novità per le famiglie: il Decreto Legge Covid 19 del 16 marzo ha approvato anche il piano che prevede il congedo parentale straordinario e il voucher baby sitter da 600 euro a disposizione di genitori che lavorano.
Gli aiuti alle famiglie
Scuole chiuse da settimane e poche certezze sulla riapertura. Se i genitori hanno cercato di improvvisare per i primi giorni, ora c’è una risposta concreta: il congedo parentale straordinario, di 15 giorni, al 50% della retribuzione.
Se non si vuole accettare il dimezzamento dello stipendio, si può chiedere il bonus da 600 euro per pagare la baby-sitter.
Nell’uno e nell’altro caso, però, bisogna ricordarsi che per usufruirne è necessario attivarsi direttamente, svolgendo le pratiche necessarie.
Per usufruire dei 600 euro di bonus è necessario che la baby sitter sia abbia un regolare contratto, registrato sul sito Inps.
Per sostenere queste misure lo Stato stanzia 700 milioni. Sia i congedi parentali che il voucher baby sitter sono misure retroattive, che possono essere utilizzate a partire dal 5 marzo. Quindi i genitori che hanno preso altre forme di congedo, possono riconvertire i giorni in queste nuove modalità e farseli retribuire al 50%, con maggiore convenienza.
Coronavirus: il congedo parentale straordinario
Cominciamo dal congedo parentale straordinario: equivale a 15 giorni retribuiti al 50% del normale importo dello stipendio. Vale ovviamente per tutti i genitori dipendenti pubblici e privati, con figli fino a 12 anni di età, compresi i genitori iscritti alla Gestione separata Inps (Co.co.co e Partite Iva). I 15 giorni sono frazionabili e cumulativi. Non possono usufruirne in contemporanea entrambi i genitori: si fa uno per volta.
Se i figli sono disabili non c’è limite di età. Chi ha figli tra i 12 e 16 anni ha diritto al congedo straordinario, ma senza retribuzione.
Inoltre, se un genitore non si presenta al lavoro per il periodo di chiusura delle scuole, non può essere licenziato e ha diritto alla conservazione del posto di lavoro, purché l’altro genitore non benefici del congedo o di modalità di smart work.
Il congedo parentale è riconosciuto dal datore di lavoro, ma per capire come bisogna attendere i regolamenti Inps.
Coronavirus: voucher Baby sitter
Se i genitori lavoratori non possono assentarsi dal lavoro, il Governo prevede il voucher baby sitter. L’importo previsto è pari a 600 euro complessivi. E’ riservato ai genitori lavoratori dipendenti (entrambi lavoratori) che hanno figli al di sotto dei 12 anni di età. Sale a 1.000 euro se i genitori fanno parte del personale sanitario (medici, infermieri, esperti di laboratorio in servizio).
L’assegno è erogato attraverso il “libretto famiglia”, un libretto nominativo che contiene assegni da 10 euro utilizzabili per compensare attività lavorative di durata non superiore a un’ora. Questo è il modo migliore per pagare i lavoretti domestici saltuari. Normalmente si acquista con un versamento sul “Portale dei pagamenti” Inps. Per ritirare i soldi, la baby sitter deve a sua volta registrarsi alla piattaforma tramite il servizio online dedicato.
In attesa che vengano comunicati i meccanismo di rimborso, conviene prendere confidenza con questi strumenti, se non si conoscono e munirsi delle credenziali per l’identità digitale SPID, gratuita e utilissima in molte altre occasioni.