Durante la lezione di Pilates, l’elastico cede e provoca una brutta caduta, oppure si scivola malamente sul pavimento bagnato delle docce. L’infortunio in palestra è sempre in agguato, ma per fortuna può essere tutelato con un adeguato risarcimento.
Cosa bisogna sapere? La prima raccomandazione riguarda la scelta della palestra: meglio affidarsi a strutture che prevedono assicurazioni complete, da valutare ovviamente prima dell’iscrizione. L’obbligo di assicurazione è previsto solo per i tesserati di Federazioni e discipline sportive riconosciute dal Coni, ma non è raro che i centri sportivi siano provvisti di polizze a tutela degli iscritti. Normalmente la quota assicurativa è inserita nella quota di iscrizione o di associazione: è possibile chiedere una ricevuta con i dettagli.
Nell’eventualità in cui si subisca un infortunio, è necessario rivolgersi subito al medico che, constatata la presenza e la gravità del danno, rilascia un certificato indicante le cure mediche necessarie. Bisogna conservare ogni ricevuta di pagamento, anche per le terapie svolte, poiché di queste spese è possibile ottenere rimborso. È doveroso comunicare immediatamente l’infortunio al gestore della palestra e alla compagnia assicuratrice, preferibilmente con una raccomandata con ricevuta di ritorno, dopodiché ci si può aspettare una visita da parte del medico dell’assicurazione, a seguito della quale verrà proposta una liquidazione.
Se la palestra non è assicurata (o lo è, ma non per il tipo di infortunio avvenuto) può essere utile rivolgersi a un legale per farsi consigliare ed, eventualmente, intraprendere una causa giudiziale di risarcimento danni. Può succedere che l’infortunio sia provocato dal degrado delle attrezzature. In questo caso è bene sapere che il gestore è considerato per legge il custode dei beni all’interno dei locali e da ciò deriva l’obbligo, ai sensi dell’articolo 2051 del Codice Civile, di prevenire ogni situazione di pericolo dovuta al loro malfunzionamento o a una noncuranza nell’attività di manutenzione. Se non adempie a questo obbligo e a causa di ciò si verifica un infortunio, è obbligato a risarcire il danno.
Ancora: se l’infortunio si verifica durante un esercizio consigliato da un istruttore, quest’ultimo potrebbe essere considerato responsabile insieme al gestore della palestra per aver calibrato in modo erroneo l’esercizio con riferimento all’età, alle condizioni fisiche e all’effettiva capacità dell’infortunato. Se si arriva a intraprendere una causa legale per chiedere un risarcimento, sarà il giudice a valutare se il danno è derivato dalla potenziale lesività dell’attrezzatura oppure, dal comportamento negligente del gestore o dell’insegnante.
[Laura Citroni – Avvocato – www.slcx.it]