È ancora diffusa la convinzione che le tecnologie inibiscano la manualità. Vero o no? Dipende da che uso se ne fa. La progettazione per i bimbi è innanzitutto un modo divertente per avvicinarsi e capire l’elettronica, la meccanica, l’energia e i loro principi costruttivi. Inoltre far costruire cose ai bambini serve per attivare una modalità di apprendimento per obiettivi. Questo li rende più motivati e li spinge a risolvere i problemi, non perché imposti dal maestro, ma perché incuriositi e spinti da una volontà personale.
Essere concentrati sulle conoscenze (imparare informazioni) e saper passare dalle conoscenze alle competenze (imparare a risolvere problemi, lavorare in gruppo, recuperare e strutturare le informazioni mancanti) sono elementi fondamentali della crescita. Al Fablab di Milano si organizzano molti workshop per piccoli maker, con l’obiettivo di far progettare insieme bimbi e adulti, un po’ per far crescere loro, un po’ per tornare bambini noi. Un obiettivo facilmente raggiungibile da tutti? Un gioco da costruire assieme. Passaggi fondamentali: la progettazione e la personalizzazione di file di modellazione e la realizzazione del pezzo con le macchine disponibili da Opendot, che si trova in via Tertulliano 70 a Milano (tel. 02 36519890, www.opendotlab.it). C’è da sporcarsi le mani, ma chi è è amante dell’autocostruzione e del DIY (do-it-yourself) troverà un modo unico per unire il fare artigianale alla tecnologia delle macchine CNC (a controllo numerico) come la laser cutter, la fresatrice e la stampante 3D.
Partiamo subito!
Gioco n° 1
Wooden Bike for Kids è una bicicletta pedagogica (per bimbi dai 2 ai 5 anni) nata a Opendot in occasione di un workshop tenuto da Enrico Bassi, coordinatore del Fablab, e Paolo Simenone di DUOPUU, gruppo specializzato in costruzioni sostenibili di legno. Non solo le bici pedagogiche aiutano a sviluppare l’equilibrio meglio delle “rotelline”, ma di questa bici conoscerete davvero tutto: come è fatta, con che legno, con che vernice, come ripararla e farla durare più a lungo e come farla evolvere. Alla fine potete pure recuperare i pezzi e smaltire il legno nel modo giusto. Vediamo come, da un file digitale, si arriva a una bicicletta. 
STEP 1: AL PC – Progettazione e personalizzazione
Opendot fornisce un file vettoriale (modificabile con Autocad, Inkscape, Illustrator e altri programmi) che contiene tutti i componenti fondamentali (telaio, ruote, forcella, reggisella e sella). Da qui si parte con l’elaborazione e personalizzazione. Si possono aggiungere scritte, immagini e forme particolari, disegnabili anche dai più piccoli.
STEP 2: ALLE MACCHINE – Taglio e incisione
Dopo aver personalizzato il file accade la vera magia. Tutte le macchine a controllo numerico trasformano il file in informazioni su come spostarsi, dove tagliare, come forare o incidere. Questo passaggio si fa con un fresa di grande formato che ricava tutti i pezzi da un pannello di multistrato di betulla.
STEP 3: IN FALEGNAMERIA – Assemblaggio
A questo punto ci sono tutti i pezzi della bicicletta che possono essere assemblati con ferramenta facilmente reperibile (viti, dadi, bulloni) e infine uniti alle ruote: in 20 minuti la bicicletta è finita e pronta per sfrecciare via!
[Enrico Bassi e Giulia Restifo]