Cosa serve a un bimbo che impara a muovere i primi passi alla scoperta del mondo che lo circonda? In realtà poco, anzi pochissimo.
Per favorire l’esplorazione la prima cosa da fare è mettere in sicurezza l’ambiente. Il bimbo non è ancora stabile sulle gambe e non ha piena consapevolezza dello spazio intorno a sé. È bene coprire gli spigoli e spostare eventuali mobili o oggetti che potrebbero diventare pericolosi.
Lasciamo da parte il box e, se lo usiamo, teniamolo solo per brevi momenti in cui è davvero necessario: la parola d’ordine è esplorare! Bocciato il girello perché costringe gambe e piedini a movimenti scorretti che rallentano l’acquisizione dell’equilibrio.
Rendiamo lo spazio casalingo sicuro ma stimolante, attrezzando gli spazi a misura di curiosità di bambino. Possiamo attaccare alla parete uno specchio e dei pannelli sensoriali morbidi, facilmente – ma non troppo – raggiungibili, in modo da fornire uno stimolo. È bene che il bimbo trovi intorno a sé oggetti di diverse consistenze, che facciano rumore, che forniscano sensazioni diverse al tatto. Una buona soluzione è quella di mettere per terra stoffe, bottiglie di plastica (magari riempite con pasta o riso o semi), carta stropicciata oppure contenitori con dentro materiali vari per infilarci dentro le manine e sentire le differenze.
Infine possiamo creare una sorta di “percorso a ostacoli” disseminando il pavimento di cuscini morbidi e cuscini duri, tappeti sui quali il bimbo possa cadere e sperimentare nuovi modi di rialzarsi, di stare in equilibrio, di gestire il proprio corpo nello spazio che lo circonda.
[Angela Cagnetta]