Costruisci una capsula del tempo per conservare i ricordi

da | 4 Ott, 2021 | Lifestyle

Chiudi un momento prezioso della vita di famiglia in una scatola adatta a conservare i ricordi, sigilla e conserva per rivivere le emozioni nel futuro

Quante volte, quando siamo con i nostri bambini, vorremmo che il tempo si fermasse in quell’istante preciso e durasse per sempre?

Costruire insieme una capsula del tempo è un bel modo per portare nel futuro un’istantanea del presente e riviverne le emozioni.

Un concentrato della nostra vita di famiglia, selezionato, assemblato, sigillato e conservato con cura.

Ci racconta come realizzare una capsula del tempo Andrea Montorio, ideatore del Festival Archivissima, papà di Louis e autore di un libro molto interessante, Promemoria, in cui spiega come tenere un archivio dei nostri ricordi. 

Una memoria condivisa

“La capsula del tempo è un progetto creativo davvero bello – racconta Andrea Montorio -. È un modo per conservare i ricordi significativi e riviverli nel futuro, un’attività perfetta da fare tutti insieme durante una domenica di pioggia.

Il primo passo per realizzarla è decidere cosa vogliamo conservare: può essere il ricordo di un momento speciale, come il primo giorno di scuola, un compleanno, un viaggio, ma può anche essere l’istantanea della nostra quotidianità, di un normalissimo giorno dell’anno. La mia prima capsula del tempo l’ho fatta per la prima comunione.

Con mio figlio, invece, ne abbiamo realizzata una quando abbiamo traslocato e siamo entrati nella nuova casa.

Come contenitore abbiamo utilizzato un panda di LEGO montato. Abbiamo scelto alcune foto significative, ognuno di noi ha scritto un messaggio e poi abbiamo inserito il tutto all’interno della pancia del panda che abbiamo chiuso e sigillato, segnando poi con un pennarello indelebile la data di apertura.

Sono piccoli rituali che marcano il senso dell’importanza di un evento ed educano all’importanza del ricordo”.

Un contenitore con un significato

Il contenitore della capsula è già di per sé un contenuto. Nel nostro caso, la scelta del panda non era casuale, mio figlio ama molto le costruzioni e avevamo aspettato un’occasione speciale per utilizzarle in modo significativo – spiega Andrea –.

Il secondo passo per costruire la capsula è proprio questo. Scegliere insieme un oggetto simbolico che diventerà il contenitore per conservare i ricordi: è bello se contenitore e contenuto hanno un senso comune e sono collegati tra loro.

Può andare benissimo la classica scatola da scarpe, ma va decorata e personalizzata, magari con un timbro realizzato da noi, oppure con le impronte delle dita o delle mani dei componenti della famiglia”.

memorie famiglia

Contenuti ed emozioni

All’interno della capsula del tempo si inseriscono ricordi che hanno un valore emozionale e sono legati al momento che si desidera tramandare. Possono essere immagini, foto, disegni ma anche piccoli oggetti significativi.

“Mio figlio Louis ha un timbrino a cui tiene molto: prima di inserire le foto all’interno della nostra capsula del tempo le ha timbrate, così quando la apriremo, non solo ricorderemo il timbro, ma rivivremo anche quel momento, quell’esperienza precisa.

La finalità della capsula del tempo è emotiva, quanto più gli oggetti selezionati riflettono la nostra famiglia e la situazione da ricordare, tanto più ritrovandoli, riprendendoli in mano, riusciremo a tornare indietro nel tempo, a rivivere le sensazioni collegate.

All’interno della capsula possiamo anche inserire delle registrazioni salvate su una chiavetta: possono essere suoni di animali, una canzone cantata insieme, ma anche chiacchiere casuali”.

Cosa non va nella capsula

Ci sono controindicazioni, oggetti che è meglio non inserire nella scatola?

“Ovviamente oggetti che ancora ci servono, oppure quelli troppo voluminosi. Facciamo anche attenzione a non inserire cose deperibili (la fetta di pizza mangiata insieme, per esempio. Sembra ovvio, ma ai bambini piacerebbe tanto!)

Oppure tutto ciò che ancora respira, come animali, piante, fiori. Infine, tenete presente che è bello se nella capsula si inseriscono oggetti che, una volta aperta, conducono ad attività, come piccoli giochi da fare o pagine di un libro o giornale da rileggere”.

La cerimonia di chiusura

Una volta raccolto tutto il contenuto all’interno della capsula, arriva il momento di chiuderla. “La capsula del tempo è un’attività che si conclude e anche la chiusura è un rituale, una piccola cerimonia. Prima di chiuderla definitivamente, scriviamo un messaggio legato al tema della capsula, anche semplice, destinato ai ‘noi’ del futuro.

Poi sigilliamo la scatola: consiglio di farlo con la ceralacca, che è bellissima, un po’ magica e dura negli anni. Infine, firmiamo e inseriamo le date sull’esterno della scatola, sia quella di chiusura che quella di apertura.

È importante farlo, perché una capsula del tempo non si può riaprire quando si vuole e dovremo resistere alla tentazione!”.

Promemoria. Come creare l’archivio dei propri ricordi

Imparare a custodire il tempo, organizzando con cura non solo gli oggetti intorno a noi, ma anche i ricordi e la memoria. Il libro di Andrea Montorio è un’affascinante riflessione sull’importanza di ricordare, sulla bellezza di raccontare le nostre vite e sulla necessità di tramandare – e come farlo – ai nostri figli e nipoti, quel che desideriamo rimanga di noi.

capsula tempo

Andrea Montorio – Add Editore

 

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