La cucina giocattolo, per bambini e bambine, è un classico gioco di imitazione del mondo dei grandi, perfetto per stimolare la fantasia e la creatività
Sfatiamo un mito: la cucina in miniatura, il più grande classico dei giochi di imitazione del mondo dei grandi, è perfetta per tutti. I maschietti sono attirati da quello che avviene attorno ai fornelli tanto quanto le sorelle. Esattamente come loro, amano ripetere quello che vedono fare a mamma e papà che (per fortuna) sempre di più prepara pranzo e cena.
Provate però a regalare un set di pentoline a vostro nipote. A ogni festa comandata troverete l’occasione per far scoppiare una diatriba di famiglia.
Qualche parente avanzerà dubbi dal sapore sessista e vedrà nella cucina un gioco prettamente femminile. Per fermare la discussione sul nascere, fate quattro bei respiri profondi, poi affermate con voce pacata che gli chef più famosi sono quasi sempre maschi e sono noti anche a chi non frequenta ristoranti stellati. Da Carlo Cracco a Gordon Ramsay, passando per Massimo Bottura. Ma anche questo è sessismo, quindi non ci fermeremo qui.
Giocare senza pregiudizi
La questione è che dovremmo cercare di smettere di condizionare i bambini con i nostri pregiudizi da adulti. In tutti gli asili nido e nelle scuole materne ci sono cucine giocattolo accessibili a tutti i bimbi, che le adorano in egual misura (esattamente come le macchinine e le bambole).
Il motivo per cui è tanto amata dalle scuole, è che la cucina giocattolo è fantastica per stimolare la fantasia e la creatività. Giocandoci i bambini sperimentano l’uso di utensili e ingredienti, imparano ad apprezzare e conoscere il cibo e – non da ultimo – si divertono un mondo.
In legno, a partire dai 2 anni
Se state pensando a un regalo, considerate seriamente la cucina giocattolo, qualsiasi sia il sesso. Si può riflettere, semmai, sull’età giusta a cui pensare di prenderla. I principali produttori consigliano un’età di partenza di 3 anni, ma già a 2 anni tanti bambini e bambine si mostrano pronti. E desiderosi di cominciare la loro avventura da piccoli chef.
C’è poi da decidere il materiale: legno o plastica? Le cucine in legno sono più belle e realistiche, oltre che più solide, ma i prezzi sono più importanti. Si trova qualcosa a partire dai 50 euro, ma per quelle più rifinite e ricche si superano facilmente i 100 euro. Inoltre ci vuole pazienza a montarle, sebbene il risultato sia decisamente più convincente.
Le cucine giocattolo in plastica hanno d’altronde i loro vantaggi: sono presto assemblate, sono più leggere, si spostano e si puliscono con più facilità e costano in genere un po’ meno. E, per chi li apprezza, hanno spesso effetti sonori e luminosi.
Dove comprare la cucina giocattolo
I produttori, quindi. Come già per i mobili “da grandi”, Ikea fa da padrona: la sua cucina in legno si chiama Duktig, è essenziale e funzionale come nello stile della casa svedese. Ma non è la sola. E c’è solo l’imbarazzo della scelta per dimensioni e quantità di accessori.
La produttrice tedesca Hape propone giocattoli di qualità, curati e robusti. La cucina da chef in legno bianco è dipinta con vernice atossica ad acqua, è robusta e ha tutti i comfort della vera cucina,
Un’altra marca teutonica, la Baby Vivo fa cucine molto belle, di alto livello come quelle della marca olandese Kidkraft.
C’è poi l’italiana Legnoland, che propone un solo modello di cucina unisex color legno e rosso. Coloratissime invece le cucine Tectake e quelle di Leomark. Infantastic propone cucine sia in legno sia in plastica. Sempre in plastica e ricche di accessori anche le cucine di Teorema, così come quelle di Smoby.
Non dimenticate gli accessori
La cucina non basta. Nel regalo servono anche un minimo di accessori: il cibo da tagliare, le pentoline, piatti e posate con cui giocare. Anche per questi c’è solo l’imbarazzo della scelta. Le proposte più belle sono quelle di Melissa & Doug (set di cibo in legno, pentole e padelle) e poi di KidKraft, Hape, Smoby.
Ovviamente con gli accessori il prezzo sale, ma si può decidere di fare una “cordata” per il regalo: zia compra le padelle, nonna i vegetali da tagliare, nonno una sedia e il tavolino.
Presto vi troverete a “gustare” uova al tegamino, a sperimentare creativi tramezzini in legno e bere un fiume di caffè immaginari. Ma già lo sapete, sono questi gli attimi più saporiti della vita.