Design Day, per insegnare la bellezza ai nostri figli

da | 27 Mar, 2019 | Lifestyle, Viaggi

Partiamo per un Design Day, un giro immaginario con i nostri figli, per conoscere luoghi e scoprire oggetti che aprono la mente.

“La bellezza salverà il mondo” è una frase ormai un po’ abusata. Tuttavia coltivare e sviluppare il senso del bello è importante fin dalla primissima infanzia.

E in questo ci può aiutare anche il design – inteso come progettazione funzionale che soddisfa criteri estetici condivisi e innovativi.

Perché rappresenta un’espressione del bello a portata di mano, da respirare in luoghi o in oggetti di uso comune.

Capire la progettazione (e il design)

Progettare significa sviluppare la creatività per metterla al servizio di qualcosa di utile, funzionale e se possibile anche bello. È una forma mentale che può essere insegnata e allenata.

Proprio questa è la mission della Fondazione Franco Albini e per questo il nostro giro inizia da qui.

In una palazzina Liberty nel cuore di Milano, culla delle innovazioni apportate da Franco Albini nel campo del design e dell’architettura.

All’interno dello studio-museo è conservato il design di Albini-Helg, tra cui prototipi e pezzi unici che hanno fatto storia.

I locali della Fondazione ospitano lo Studio Albini Associati, che custodisce e divulga l’intero Archivio, attraverso visite guidate, spettacoli sull’architettura, eventi, mostre, convegni, laboratori, pubblicazioni.

Inoltre organizza laboratori per bambini con lo scopo di sviluppare il pensiero creativo, sul modello di quello del designer.

Li aiuta a identificare obiettivi, esplorare le opportunità, ideare soluzioni e implementarle. Il tutto trasmettendo i criteri di un metodo.

Volete mettervi alla prova? Sono previste attività, da scoprire sul sito della Fondazione.

 

Un nido speciale

Spostandoci a Bologna, ci dirigiamo verso la Fondazione Mast, un’istituzione internazionale, culturale e filantropica che fa di tecnologia, arte e innovazione i suoi centri di interesse.

Qui dal 2012 è diventato operativo il Nido, uno spazio per i più piccoli in cui la luce, i colori, la natura sono parti integranti del concept grazie alla vegetazione esterna del parco sempre visibile dalle facciate, grazie agli ampi giardini d’inverno e agli atelier per le attività di laboratorio.

Il progetto su cui si basa offre stimoli educativi e culturali fondanti: il valore della bellezza viene trasmesso ai bambini attraverso scelte architettoniche, di colori e arredi che si ispirano ai più recenti studi pedagogici sulle percezioni dei più piccoli.

Insomma, una culla del bello e del design. Utile da sapere che il Nido non è l’unico servizio disponibile al Mast: gallery, ristorante, caffetteria, auditorium, palestra fanno di questo luogo uno spazio multifunzionale d’eccellenza.

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Languorino con stile

Per una pausa pranzo con stile ci dirigiamo da Temakinho, una catena di ristoranti nippo-brasiliani che attualmente conta quattro sedi italiane (una a Milano e tre a Roma) più altre estere a Londra, Ibiza e Formentera. Per quest’anno è previsto il debutto anche a Torino.

Quella di Temakinho è una cucina che fonde due continenti e due culture in piatti creati da chef appassionati di benessere, per questo è frequentato anche da donne in dolce attesa, mamme (fasciatoi sempre presenti) e bambini. Oltre al menu loro dedicato, hanno a disposizione fogli e colori in ogni ristorante.

Etico, sostenibile e anche di design: ogni ristorante ha un’insegna differente, ispirata dai grandi tipografi della cultura vernacolare brasiliana, ha uno chef proprio, alcuni “signature dishes” e un’architettura unica, che trae ispirazione dal design brasiliano.

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Per leggere meglio

Ricaricato il corpo, ritempriamo lo spirito. Leggere qualcosa in un ambiente che ispira bellezza non può che sortire benefici effetti sulla fantasia e sull’umore.

A Cuneo, nel Palazzo Santa Croce, dove prima sorgeva l’antico ospedale della città, è stata aperta recentemente la Biblioteca 0-18.

Progettata e realizzata dagli architetti dello studio area_progetti di Torino, la Biblioteca offre un percorso per ciascuna fascia d’età attraverso spazi diversificati, grazie anche alla personalizzazione grafica del pluripremiato illustratore inglese Chris Haughton.

Le sezioni 0-5, 6-10, 11-14 e 14-18 anni sono caratterizzate non solo da libri diversi, ma anche da differenti arredi, funzioni e strumenti tecnologici che permettono sia ai piccoli lettori sia ai loro genitori di fruire al meglio dei servizi disponibili.

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Una biblioteca diversa

Cosa può mai avere di interessante dal punto di vista del design un parco? Basta dirigersi verso la Biblioteca degli Alberi di Milano per capirlo.

Si tratta di un’area inaugurata a fine 2018 nel quartiere di Porta Nuova, disegnata dallo studio Inside Outside|Petra Blaisse di Amsterdam.

Un parco che si caratterizza prima di tutto per la grande varietà e ricchezza della vegetazione, così come si deduce dal nome.

Privo di recinzioni, ha un’area pedonale di 170 mila mq con 5 km di piste ciclabili.

Al suo interno una grande varietà di essenze delicate distribuite in giardini di concezione contemporanea.

Una biblioteca botanica urbana con un patrimonio vegetale di oltre 135 mila piante di 100 specie diverse, 500 alberi e 22 foreste circolari, disegni creati sia dalla vegetazione sia dai sentieri che creano una scacchiera di stanze verdi.

Il risultato è una distesa di campi irregolari, campi fioriti, prati, piccole piazze e foreste circolari, un labirinto e aree attrezzate con arredi progettati su misura.

Un luogo di svago, sport, apprendimento e bellezza, dove è possibile toccare con mano la potenzialità del design quando applicato alla vegetazione e all’urbanistica.

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Tempo di shopping

La prima tappa per fare acquisti è Firenze, dove troviamo Bettino, il nuovo Padiglione dedicato alla vendita dei prodotti di merchandising della Fondazione Meyer, all’interno dell’omonimo Ospedale Pediatrico.

Bettino è un piccolo angolo di pace ed eleganza aperto nel 2018. Uno spazio immacolato, pieno pieno di oggetti interessanti, sistemati in bell’ordine e sovrastati da un’ipnotica ripetizione di arcate.

Lo ha progettato Margine, lo studio romano fondato da Giulio Ciccarese e Valentina Pontieri.

La seconda tappa ci porta invece giù giù fino a Castelbuono, nei pressi di Palermo, da Adidì, un negozio che nasce all’interno dello studio di architettura di Francesca Mazzola.

La storia di questo posto vuole che sia nato dal desiderio di regalare un giocattolo speciale al primo nipotino della famiglia. Un desiderio che si è presto trasformato in qualcosa di più, ovvero un luogo dove oggi si progettano spazi e oggetti pensati esclusivamente per bambini.

Sviluppato come un vero e proprio laboratorio, si occupa non soltanto della progettazione ma anche della realizzazione di oggetti e giochi fatti a mano, arredi e complementi per l’infanzia, valorizzando materiali e saperi della tradizione locale.

In un connubio fra qualità design, pedagogia e dimensione ludica.

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In gita a Londra e New York

C’è un posto a Londra che ancora non tutti conoscono ma che è una meta da non perdere.

Si tratta del Design Museum, aperto dal novembre 2016 nella nuova sede di Kensington High Street, nel west London, un po’ fuori dal circuito turistico ormai consolidato.

Il nuovo edificio include due grandi spazi espositivi, una collezione permanente a ingresso gratuito, un ristorante con vista su Holland Park, auditorium, biblioteca, archivio e attività didattiche di vario tipo per le famiglie.

A New York, invece, ha aperto lo scorso dicembre la nuova biblioteca per bambini a Concourse House: Home for Women and Their Children, un rifugio con sede nel Bronx per mamme e bambini di età inferiore ai nove anni senza fissa dimora.

Progettata dallo studio MKCA di NY, la biblioteca si propone come una finestra per aprire l’immaginazione dei bambini che non hanno possibilità di avere libri propri. Le favole a volte esistono davvero.

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