Secondo un recente studio le donne che lavorano e hanno figli hanno livelli di stress più elevati. La ricerca, pubblicata dal British Sociological Association rivela qualche ulteriore dettaglio: i livelli cronici di stress sono più alti del 40% nelle donne che lavorano a tempo pieno e che crescono 2 bambini.
Non è che ci colgano di sorpresa, queste affermazioni. Ma quali ricadute ha lo stress accumulato nelle nostre vite? Gli eventi stressanti ripetuti sono quelli che peggiorano la situazione perché si traducono in stress cronico che a sua volta influenza la salute. Cosa può essere d’aiuto? Ne parliamo con la dott.ssa Patrizia Presbitero, cardiologa clinica e interventistica presso l’Humanitas Research Hospital.
Come ci assomigliamo tutte
“Le giovani donne tra i 30 e i 45 anni– spiega la dottoressa- che abitano le grandi città e lavorano, si assomigliano tutte: magre, curate, fanno una dieta rigorosamente appropriata a base prevalente di frutta, verdura, e cereali, molta attività fisica (e spesso poco sesso). Hanno uno o due figli, uno o due mariti e molto stress. Si tratta di una generalizzazione, ovviamente. Anche perché, in questo continuo correre e fare molte cose contemporaneamente, è difficile cogliere l’individualità delle diverse problematiche. Tuttavia, anche i problemi individuali, per come è organizzata la nostra società oggi, potrebbero assomigliarsi molto”.
Stress e problemi di salute
Se lo stress è troppo, ci possono essere ricadute significative sulla salute. “Ci sono molte patologie cardiache legate allo stress – prosegue la Presbitero. Infatti, quando il suo livello è eccessivo, può causare accelerazione del battito cardiaco, fino a vere e proprie aritmie e aumento della pressione arteriosa. Inoltre lo stress aumenta i fattori della coagulazione, che possono provocare trombosi e embolie. Per quanto riguarda la nascita dei figli, la gravidanza aggiunge al sistema cardiovascolare, di per sé, uno stress attraverso l’aumento della portata cardiaca, cioè la quantità di sangue che passa attraverso il cuore che può raddoppiare. Inoltre, gli ormoni, in particolare gli estrogeni, possono rendere la parete delle arterie più fragile e quindi più facilmente danneggiabile.
La pressione arteriosa, che nelle giovani donne è molto bassa tende a ridursi ulteriormente per la vasodilatazione indotta dal circolo placentare, può innalzarsi e dare qualche complicanza. Non credo invece ci siano connessioni specifiche tra nascita dei figli e lo stress, eccetto il fatto che la donna si troverà ad aggiungere un ulteriore compito, che diventerà per molte il più importante, ai molti compiti già presenti (lavoro, casa, marito, genitori).
Un altro problema legato alla salute, che è diventato molto comune tra le giovani donne (e il motivo non è del tutto chiaro) è quello dell’ipotiroidismo per tiroidite autoimmune di Ashimoto. Sicuramente ci sono connessioni con il sistema autoimmune (più sensibile delle donne), con il sottopeso e con lo stress. Non credo ci siano connessioni invece con la nascita dei figli.
Lavoro e famiglia
Lo stress non è di certo riconducibile solo alle difficoltà di conciliare vita e lavoro, tuttavia l’equilibrio tra la vita lavorativa e quella personale, sempre che si possa ancora fare questa distinzione, gioca un ruolo fondamentale. “Ai giorni nostri – prosegue la dottoressa- lavoro e famiglia sono conciliabili, ma va detto: una vera carriera professionale è poco conciliabile con famiglia e figli, e richiede di sacrificare molto: vita sociale , divertimenti, vacanze, ginnastica, musica etc… Questa scelta è difficile, sta ad ognuna la valutazione, e può davvero valerne la pena se in linea con i propri valori e desideri.
Come combattere lo stress
Quali sono dunque le strategie per tenere sotto controllo lo stress? Uno stile di vita sano, per iniziare, ma non solo. “ Si, Sicuramente la sedentarietà non aiuta, così come l’eccesso di peso e il fumo di sigaretta. Lo stress, come il fumo, e in piccola misura gli ormoni estrogeni, possono incrementare i fattori del sangue preposti alla formazione di coaguli, che possono provocare disturbi come dolori toracici o tachicardia. Ma ci sono altri aspetti quotidiani. Spero che per il futuro andrà meglio, ma oggi, tra i vantaggi più significativi per una donna, c’è di sicuro l’aiuto che può venire da un partner rispettoso delle esigenze famigliari, dai nonni, dagli zii. Non bisogna aver paura di chiedere aiuto e di allargare la rete di coloro che possono contribuire la benessere famigliare”.