Gentile Avvocato, sono mamma di due bambini, non sposata con il padre da cui mi sono da poco separata. Ho acquistato una nuova casa e tra qualche mese mi trasferirò a vivere lì mentre il mio ex compagno continuerà a vivere nel nostro precedente appartamento. Dove vivono i bambini? Devo cambiare la residenza o lascio quella che hanno? Marina
Cara Marina, da quanto mi scrive non riesco a capire quali siano i rapporti tra lei e il padre dei bambini: non so cioè se vi siete lasciati pacificamente, dopo aver preso atto che era venuta meno la comunione materiale e spirituale che sottostà a una convivenza, oppure in seguito a dissapori e litigi. Ciò detto, la regola generale vuole che i figli vivano con la mamma. Io le consiglio di rivolgersi al Tribunale competente (badi bene: Tribunale Ordinario e non Tribunale dei Minorenni) affinché un giudice statuisca in proposito, disponendo dell’affidamento dei bambini (di norma, congiunto con dimora privilegiata presso uno dei due genitori) e stabilendo un assegno a titolo di contributo al loro mantenimento a carico dell’altro genitore.
È fondamentale che vengano formulate regole ben precise per disciplinare i rapporti tra i genitori separati e il loro rispettivo rapporto con i figli (si veda ad esempio il diritto di visita di quello non affidatario) ed è fondamentale soprattutto per i figli i quali subiscono incolpevolmente la separazione di mamma e papà e hanno dunque maggior bisogno di punti fermi. A ciò si aggiunga che è importante che il padre, che pur mantenendo la potestà genitoriale di solito non è il genitore affidatario, contribuisca all’educazione dei figli e partecipi all’adozione delle decisioni più importanti che riguardano la loro vita. Naturalmente se lei e il suo ex compagno avete mantenuto rapporti sereni la procedura sarà alquanto rapida e indolore: insieme potrete, infatti, concordare le condizioni della vostra vita separata regolamentando anche chi e quando deve stare con i bambini. Ove invece non riusciate a raggiungere un accordo, sarà il giudice a decidere avendo sempre a mente l’interesse dei minori.
[Francesca Galdini]