In principio fu Jovanotti. A sdoganare l’epoca del rock a misura di famiglia è stato lui dal palco di un concerto. “Ma qui è pieno di bambini!”. Le telecamere inquadrano una bimba, maglietta a righe, occhiali colorati, musetto allegro. “Come ti chiami? – le chiede Lorenzo -. Sei al tuo primo concerto?” Sì, come tantissimi altri, pare, qualcuno con la testolina ciondolante sulle spalle dei genitori, mentre la maggior parte tiene botta, saltella, brandisce nel buio spade laser luminose. Che belle le famiglie che saltano, che ballano, che portano i figli a un concerto. Magari a quello di Caparezza, che sembra uno show con tutti quei canti, quelle coreografie, persino i carri di Pomigliano, dove il piccolo si addormenta in un angolo e la grande, 8 anni, snocciola a memoria i testi delle canzoni, veloce e precisa come un cecchino. Che emozione, da non trattenere le lacrime, alzare le mani intrecciate al grande concerto “One Love Manchester”, con tutti gli idoli dei ragazzini, da Robbie Williams ad Ariana Grande, un’esibizione dietro l’altra, il senso di unione e di coraggio, l’amore per una città, per il futuro, per la libertà.
A Parigi arriva il Lolla
I grandi happening musicali cambiano, ma non dimenticano i fedelissimi, neppure quando mettono su pancetta e figli. Aprono le porte, sempre più volentieri, ai genitori e ai bambini di tutte le età. Hanno location spaziali dove si fa di tutto: la cena, il bagno, il campeggio. Sono ovunque: c’è quello nel parco sotto casa e quello nel deserto dell’Arizona, sull’isola in mezzo al Danubio o alle porte di Parigi. Partecipare significa vivere un’esperienza di vacanza open air che unisce divertimento, cultura, viaggio, scoperta e tanta felicità. Per dire: il 2017 è l’anno di esordio del Lollapalooza Paris (www.lollaparis.com) festival che si ispira al fratello maggiore, l’itinerante Lollapalooza americano (quest’anno ospitato a Chicago). Dal 22 al 23 luglio si alternano sul palco The Weekend, gli Imagine Dragons, i Red Hot Chili Peppers e Lana Del Rey. Al suo interno, tra ristoranti con grandi chef, c’è il Kidzapalooza, un’area interamente dedicata alle famiglie intriso dello spirito del festival. “Non è la classica garderie – dicono gli organizzatori – ma uno spazio dove godere della musica anche da piccoli, tra momenti di gioco e altri divertimenti”. All’area kids gli adulti possono accedere solo se accompagnati da un minore di 14 anni.
The ultimate family festival
Che dire del Deer Shed Festival (deershedfestival.com)? Si dichiara un festival “fatto da famiglie per famiglie”, immerso nei boschi a nord dello Yorkshire, in Gran Bretagna. Elencare il quantitativo di attività e workshop è pressoché impossibile, anche perché “non c’è l’area bimbi come si intende normalmente – racconta Oliver Jones, barbutissimo direttore –. Non vogliamo chiuderli nei recinti, mica sono animali dello zoo”. Dalla “Science Tent” in cui si costruiscono robot al team che indaga su un teatrale e fantomatico delitto, dalla piscina al campeggio con i teepee, dai bar e ristoranti accessibili a prezzi pop, dal cinema al teatro all’aperto, vi capiterà magari di passare sotto al palco e, chissà, ascoltare dal vivo gli Arab Strap. Purché acquistiate in tempo i biglietti: il 21 luglio è vicino.
In mezzo al verde
Veloci, veloci, che i biglietti vanno a ruba! Anche se si tiene dal 17 al 20 agosto, il Green Man Festival attira visitatori a frotte. Sarà perché è organizzato nel mezzo del verdissimo Brecon Beacons National Park, in Galles, sarà perché è candidato al premio “Best Family Festival”, sarà perché nella line-up ci sono PJ Harvey e Ryan Adams, ma tutto spinge per farne uno dei festival più gettonati del momento. “Ci sono diciassette palchi su cui si alternano spettacoli di musica, ma anche letteratura, arte, film, teatro, commedie – dicono gli organizzatori -. Per i bambini c’è l’area Little Folk, strategicamente separata dal caos, colorata e piena di altalene. Perfetta fino ai 12 anni e vicina al campeggio. Per gli adolescenti c’è Somewhere, lo spazio dove farsi nuovi amici, innamorarsi e trovare le idee giuste per cambiare il mondo. Ogni giorno ci sono corsi da dj, laboratori di scrittura di canzoni, di film-making, di design di t-shirt o tornei di calcio”. Ultima area, ma non per importanza, è l’Einstein’s Garden, uno spazio che offre la perfetta fusion di scienza, arte e natura con oltre cento performance e installazioni. La tenda di Einstein è organizzata, tra gli altri, dall’Istituto di fisica della Cardiff University. Qui bambini e ragazzi possono pedalare su biciclette per produrre l’energia elettrica utilizzata nel festival.
Sotto casa
C’è il circo e il cinema, l’ultimo figlio di Bob Marley e l’omaggio a Rino Gaetano al Festival Carroponte di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano che, tutti i sabati e domenica dell’estate, organizza speciali iniziative per bambini. Si lavora sull’ambiente e sul riciclo e la partecipazione per i bimbi è gratuita. In più, si mangia e si beve all’aperto: tre ristoranti, una pizzeria, gli hamburger, le irresistibili pietanze palermitane, un’area di street food, quattro bar e quattrocento posti a sedere sono quello che serve per accompagnare una buona birra.
“Nel panorama del Sud Italia spiccano due festival – racconta Alessandro Roggero del club Hiroshima Mon Amour -. Il primo è Ortigia Sound, un festival elettronico a Siracusa”. Come scrive la rivista Vice: se fai un festival in uno dei più bei quartieri di una delle più belle città di una delle più belle regioni italiane, vinci facile. “Sul sito www.ortigiasoundsystem.com si trovano idee da abbinare alle serate musicali (dal 27 a 28 agosto) come il tour in barca all’isola di Ortigia e alle caverne marine, la street food experience o percorsi subacquei per gli amanti delle immersioni”.
L’altro festival da non perdere è Ypsig Rock (www.ypsigrock.it) dal 10 al 13 agosto a Castelbuono, in provincia di Palermo. Qui la musica è indie-alternative rock. Ci sono spazi per bambini e buona predisposizione per le famiglie all’Ypsicamping, situato all’interno della riserva naturale del Parco delle Madonie.
Infine, come dimenticare il Flowers Festival? All’interno del Parco della Certosa di Collegno, alle porte di Torino, tra prati, banchetti di street food e gelati artigianali, il grande palco ospita nomi che vanno da Brunori Sas a chicche vintage come i sempre validissimi Einsturzende Neubauten. La miglior sera in cui partecipare con i bambini? Giovedì 13 luglio c’è lo scatenato rock gipsy e balcanico di Gogol Bordello. Chi ha amato “Ogni cosa è illuminata” troverà nella band capitanata dall’eccentrico Eugene Hütz un filotto di riferimenti culturali da restare senza fiato. Mercoledì 12 luglio è il giorno dei TheGiornalisti, che hanno fatto sold out nell’ultimo concerto torinese. I bambini fino a 10 anni entrano gratis. Come non approfittarne?
Apolide, il festival in compagnia di GG
Quest’anno ci trovate in mezzo ai boschi. La quattordicesima edizione di Apolide, bellissimo festival musicale nell’area naturalistica Pianezze a Vialfrè (TO), aspetta le famiglie per un lungo weekend di energia e armonia. Ci siamo anche noi, orgogliosi media partner. Dal 27 al 30 luglio si animano tre palchi: Main Stage (fino a tarda notte con star nazionali e internazionali), Boobs Stage (dal mattino alla sera, tra musica, teatro e reading) e Soundwood Stage (dedicato alla musica elettronica).
Per sgranchirsi le gambe tra un concerto e l’altro si fa un salto alla Sport Arena per giocare a frisbee e provare il parkour, il circo e il grass volley. Al Relax Garden si fanno massaggi shiatsu, meditazione, lezioni di yoga e aikido. L’Apolide Market mette in vendita prodotti vintage e freak, artigianali e sperimentali. “Ad Apolide si arriva la prima volta in coppia e poi si torna in tre – dicono gli organizzatori -. Quest’anno abbiamo la piscina di fieno, le letture ad alta voce, il laboratorio ‘Viaggio con i semi’, lo yoga bimbi, gli spettacoli di cabaret e Circo Luce, le attività esperienziali genitori-bimbi con Nati per la Musica (da 0-6 anni). E ovviamente animazione e giochi nel prato.
Benvenuti vegetariani, vegani, celiaci e onnivori, che trovano cibo e bevande, dalla colazione allo spuntino di mezzanotte”. Apolide pensa davvero a tutto: c’è anche l’area camping divisa in tre sezioni. “Una di queste è il Family Camp, dotato di tutto il necessario, dal fasciatoio allo scaldavivande, dal servizio di sicurezza al servizio docce.
Il Family Pass costa 60 euro (fino a 4 figli con meno di 12 anni). Il programma completo e la line-up si trovano su www.apolide.net. Facile facile raggiungere il festival: si trova a 25 minuti da Torino, a meno di un’ora da Milano e Aosta. Condividere il passaggio in auto è la cosa migliore: mette allegria, fa risparmiare e crea nuove amicizie. Tanto, ormai, avete la familiare, no?”.
Imprescindibili le cuffie
Per proteggere i delicati padiglioni, è bene accedere ai festival muniti delle apposite cuffie antirumore (per i bebè) o dei tappi auricolari protettivi (per i più grandi). L’atmosfera familiare e le attività per bambini non devono far dimenticare che i concerti live e i set elettronici hanno alti livelli di rumore, luci stroboscopiche e spazi sovraffollati. Non è raro che, le prime volte, si manifestino disagi o nervosismi. Non bisogna vivere come una sconfitta la decisione di uscire anticipatamente dall’area concerto: andrà meglio l’anno prossimo, quando saranno un po’ più grandi e un po’ più rock.