Figli in crisi: che fare?

da | 19 Mar, 2021 | Lifestyle

Stress, depressione e apatia dilagano tra bambini e ragazzi dopo un anno dall’inizio della pandemia. Cosa possiamo fare? I consigli delle psicologhe di CompletaMenti

Depressi, stressati, apatici, svogliati: i nostri figli non stanno bene. Le conseguenze di un anno e più di pandemia sul loro benessere psicologico sono evidenti. 

Da una ricerca dell’ordine degli psicologi e del Ministero dell’istruzione (fonte) è emerso che la stragrande maggioranza dei genitori nota cambiamenti (e non in positivo) nei propri figli, da disturbi minori, come irritabilità e difficoltà di concentrazione a problemi più gravi, come apatia o depressione. 

Nostalgia del tempo che fu

“Non c’è da stupirsi – dicono Stefania Rivoira, Laura Recrosio e Loredana Fuggetta di CompletaMenti -. È una situazione difficile per tutti, la quotidianità è cambiata, si trascorrono troppe ore in casa. Anche se bambini e ragazzi si sono adattati alla nuova situazione, spesso non intravedono la fine di questa situazione e il ritorno alla normalità.

Se prima trascorrevano un paio di ore al giorno sui dispositivi elettronici per svago, nei periodi di Dad hanno gli occhi fissi su uno schermo per 8-10 ore. È davvero tanto! Nozioni e competenze apprese a distanza non sono rielaborate e memorizzate come accade durante le lezioni in presenza”.

Condividere le emozioni

Oggi come non mai, stare vicini ai propri figli e cercare di aiutarli a stare meglio è essenziale. Come possiamo fare? 

“Per prima cosa non dobbiamo atteggiarci a super eroi. Condividiamo con i nostri figli il nostro disagio emotivo – senza esagerazioni e drammatizzazioni – e se ci sentiamo abbattuti o preoccupati non facciamo finta di niente.

Questo li aiuterà a confrontarsi con noi quando si sentono tristi e a condividere i loro stati d’animo. Stare emotivamente vicini non significa però invadere i loro spazi, che invece è importante rispettare, soprattutto in questo periodo di tempi e spazi molto condivisi”.

Attivazione di risorse

“Un buon modo per aiutare i nostri figli è andare alla ricerca di nuove risorse da attivare, che varino a seconda dell’età. Ad esempio, è una buona idea includere i figli nella nostra rete sociale – lo facciamo spontaneamente quando sono piccoli, ma molto di meno quando crescono. In questo periodo di isolamenti e socialità frammentata convinciamoli a venire con noi!

Organizziamo gite nella natura, aperitivi all’aperto, attività divertenti con amici che abbiano figli della loro età”. 

Molti ragazzi stanno rintanati in casa tutto il tempo, ma ce ne sono altrettanti che in questi mesi vivono una socialità molto intensa e vorrebbero passare tutto il tempo libero con gli amici. 

“Anche questo atteggiamento è una reazione alla pandemia, dovuto a una fame di socialità irrefrenabile: vogliono cogliere l’attimo perché non sanno come sarà il futuro. 

In questo secondo caso i genitori devono cercare di contenere questi eccessi e trasmettere la consapevolezza che si tratta di un periodo transitorio e che non è necessario fare tutto e subito”.

Parlare, parlare, parlare

Bambini e ragazzi hanno una grande capacità di adattamento e dopo un anno di pandemia si sono abituati al nuovo modo di vivere, confondendo a volte la nuova quotidianità con la normalità. 

“È importante spiegare e rassicurarli che la situazione attuale è temporanea e passerà, soprattutto ai più piccoli, che più degli altri iniziano a dimenticare come era la vita prima. 

E poi dedichiamo tempo all’ascolto, portiamoli a condividere fantasie e paure, per poterle spiegare.

Non pretendiamo troppo da loro, che si tratti di bambini o ragazzi, ma apprezziamo lo sforzo in più che questo periodo richiede. E, in generale, il tormentone che ripetiamo a tutti i genitori è: parlate, parlate, parlate!”.

Un ambiente positivo

“Se un genitore sta vivendo un momento difficile, e in questo periodo può accadere, è bene rivolgersi a uno specialista. Il carico emotivo è grande e se non stiamo bene noi questo si rifletterà anche sul benessere dei nostri figli. Solo recuperando la serenità noi per primi saremo in grado di creare un ambiente sereno e positivo in casa. 

Presto arriverà la primavera e potremo trascorrere più tempo all’aria aperta: approfittiamone per ‘stanarli’ e organizzare cose belle da fare fuori. A volte una semplice passeggiata non attira, ma un’escursione con amici, panino e gelato sì!”.

 

LE PROPOSTE DI COMPLETAMENTI

Un team di professioniste che si occupa del benessere psicologico delle famiglie. Il valore aggiunto? Tante proposte diverse tra cui scegliere, con modalità, tempi e prezzi differenti, per adattarsi a situazioni differenti.

Si va dalla consulenza classica alle consulenze di gruppo, utili per piccoli gruppi di genitori con problemi comuni. Specifica per i bambini e ragazzi la Palestra psicologica per sviluppare la resilienza e migliorare l’autostima.

Le Pillole sono brevi video che aiutano a gestire situazioni familiari di vario tipo. La Family Help serve per i problemi urgenti, mentre il Vocal Support è un pacchetto di messaggi vocali, utili per un aiuto mirato, veloce.

www.completamentichannel.it

Pubblicità
Pubblicità

I più letti

I più letti

Criticare e correggere: è proprio necessario? 

Focalizzarsi sull’errore, criticare e giudicare non aiuta a crescere. Esiste un metodo alternativo per relazionarci con i nostri figli? L’intervista a Carlotta Cerri, creatrice di La Tela ed Educare con calma

100 cose da fare con i bambini

Si chiama “toddler bucket list” e serve tantissimo quando c’è tempo libero e manca l’ispirazione. Una lista di cose da fare con i bambini a casa e all’aperto