Nascere in Italia non è sempre sinonimo di benessere; sono tante le famiglie in difficoltà, fragili, isolate. Individuare le situazioni più critiche fin dalla gravidanza è l’obiettivo di Fiocchi in Ospedale: un progetto di Save the Children che prevede un’azione di sostegno ai neogenitori e alle famiglie attraverso una collaborazione tra ospedali e territori.
Per il momento è avviato in otto strutture di cinque città italiane: Milano, Torino, Roma, Napoli e Bari.
“Fiocchi in Ospedale prevede l’attivazione di uno sportello nei reparti materno-infantili, la presa in carico di mamma e bambino se necessario, una dimissione protetta in casi critici e anche un sostegno materiale con pannolini e altri prodotti per la cura del neonato – racconta Francesca Marta di Save the Children -. Un intervento precoce per tutelare al meglio il diritto dei bambini a uno sviluppo psicofisico sano e sereno e per ridurre l’isolamento dei neogenitori”.
Insieme è meglio, con Fiocchi in Ospedale
“La rete Fiocchi in Ospedale è stata avviata nel 2016 con l’intento di coinvolgere altre realtà sul territorio con esperienze e competenze diverse dalla nostra – racconta Francesca Marta -. Save the Children è un po’ come un filo che unisce vari enti e associazioni: facendo rete si crea una struttura diversa e più efficace, in grado di comunicare con le istituzioni e agire con maggiore incisività. La rete ha l’obiettivo di mettere in comune informazioni e buone pratiche, collegare realtà per attivare progetti concreti volti a migliorare il benessere dei bambini e delle bambine”.
Quali sono i vostri obiettivi per il 2018? “Desideriamo rafforzare ancora di più la rete e portarla anche un po’ fuori dall’ospedale. Vogliamo seguire quelle donne che vivono una situazione di disagio psico-sociale e di isolamento, aiutarle creando esperimenti di socializzazione nei quartieri. Soprattutto nelle grandi città sono tante le situazioni difficili, c’è una grande domanda di sostegno, anche materiale: la nostra azione è sia diretta, di presa in carico, sia di orientamento ai servizi che già sono presenti e attivi”. retefiocchi.savethechildren.it