Convivialità, nutrimento e relax per il primo step del progetto Gaia Family Hub, che punta a creare nelle città hub di quartiere con servizi dedicati alle famiglie
A volte basta davvero poco per ricreare quel “villaggio” che servirebbe “per crescere un bambino”. Un esempio? Un tappetone colorato, qualche cuscino, buoni libri e materiali educativi di qualità in un angolo di un ristorante. Ritrovarsi in un bel posto, nel quale mangiare cose buone, dare spazio ai bambini di divertirsi e condividere momenti piacevoli può, infatti, fare la differenza. Parte da qui Gaia Family Hub, l’aggregatore di servizi per famiglie con spazi fisici distribuiti sul territorio, nato a Milano la scorsa estate, che nel ristorante di Mare Culturale Urbano sta sperimentando in queste settimane un modello di pranzo e convivialità a misura di famiglia.
Creare spazi accoglienti
“Gaia Family Hub nasce con l’idea di creare luoghi per le famiglie all’interno dei quali operare un cambio culturale e di narrazione intorno alla genitorialità, capace di rimettere al centro i bisogni dei bambini e dei genitori”, spiega la fondatrice del progetto, Lia Calloni. Da qui il primo step: creare spazi accoglienti in posti abitualmente pensati per adulti. Perché proprio i ristoranti? “Nei ristoranti, per tradizione, si vive una convivialità molto forte: l’ideale per promuovere la socialità e l’incontro. E poi concedersi di pranzare fuori ogni tanto alleggerisce le famiglie anche dal punto di vista pratico”. Non sempre, però, i ristoranti sono a misura di famiglie.
E, invece, “basta davvero poco. Lo stiamo sperimentando a Mare Culturale Urbano, dove abbiamo allestito un’area con cose semplici ma funzionali: un bel tappeto, materiale educativi di qualità, libri e cuscini. Passare qui del tempo per i bambini come per i genitori è ossigeno. E poi ci si incontra e ci si conosce: è questo che crea il villaggio”.
Un modello che Gaia Family Hub punta a esportare presto in altri ristoranti, non solo a Milano, come primo passaggio per la creazione di “hub di quartiere” con servizi e proposte per i bambini e i genitori, che rimane l’obiettivo finale del progetto. “Luoghi nei quali succedono cose intorno alle famiglie e che siano in grado di sostenerle davvero. Proprio come avviene in un villaggio”.
Gaia Family Hub a Fa’ la cosa giusta!
Domenica 26 marzo, alle 11 – “Facciamo villaggio: una rivoluzione pratica per le famiglie”, incontro con Lia Calloni, il coach Paolo Lanciani e la giornalista di GG Silvia De Bernardin. “C’è una grande verità che non ci ripetiamo mai abbastanza: non siamo fatti per crescere i figli da soli”, spiega Calloni. “Come fare per compiere un passo avanti verso una genitorialità più sostenibile, serena, felice? Di questo parleremo in fiera, in uno spazio che, ovviamente, sarà attrezzato per accogliere genitori e bambini come fossero a casa”.