Negli ultimi anni la situazione è migliorata, per colmare il gender gap ci vuole ancora molto tempo, e tanto lavoro da fare
Nonostante quasi una persona su tre, secondo il Women’s Forum Barometer, non riconosca l’esistenza del gender gap, i più recenti dati raccolti in tema parità parlano chiaro.
La percezione errata deriva dal fatto che in quasi tutti i paesi in cui i diritti guadagnati in decenni di lotte sono gli stessi per tutti e tutte ci sono ancora differenze di stipendio, di suddivisione del carico di cura, possibilità di fare carriera, autodeterminazione sul proprio corpo e tutele mediche. Per non parlare del pericolo di aggressione legato al genere.
La parità di genere nel mondo
Negli ultimi anni la situazione è migliorata, ma non ovunque. Il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum, che esamina la parità di genere in 146 economie del mondo, indaga su partecipazione e opportunità economiche, accesso all’istruzione, salute e sopravvivenza ed empowerment politico.
Il punteggio globale medio dei 146 paesi in cui sono stati indagati questi aspetti, è di 68,6%, con un leggero miglioramento generale rispetto all’anno precedente.
Tra questi, l’Italia ottiene il 70,3%, non troppo sopra la media, e si classifica 87ª, perdendo otto posizioni rispetto all’anno precedente, nonostante i progressi in alcune aree. Ad avere ancora un gran peso è lo squilibrio nella distribuzione del lavoro di cura, che secondo il recentissimo Family Report 2024 del Centro Internazionale Studi di Famiglia, ricade principalmente sulle donne. Questo fatto non solo pone metà della popolazione in una condizione di svantaggio, ma priva le aziende di talenti preziosi, può limitare innovazione, diversità di pensiero e sviluppo economico.
C’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere la parità di genere, ovunque.
A oggi, il tempo indicato per raggiungere la piena parità di genere è 134 anni; un obiettivo che, come altri dell’agenda di Sviluppo Sostenibile 2030, difficilmente sarà raggiunto. Si parla del 2159: per le nostre figlie e figli occorre accelerare i tempi.
